Quando l’altro giorno ho scritto che sarebbe ora di ricominciare a bloggare sul serio, non stavo scherzando. Ne ho tutte le intenzioni. Vedremo se il tempo mi darà ragione: ci vuole costanza, dedizione e la voglia di rimettersi in carreggiata. Vi ricordate quando un certo Simone Chiaretta mi dava del blogorroico? O magari quello degli OT del Venerdì? Ecco, quell’Igor – forse – sta tornando.
Ricominciamo quindi con il raccontarvi cosa mi è successo negli ultimi mesi.
Fino a giugno 2009 ero il solito bravo consulente che tutti i giorni andava e veniva a Milano per sviluppare applicazioni con PPC2003/WM5/WM6. Ho raccontato l’addio a quel posto di lavoro in questo mio post di giugno, appunto.
Ho lasciato quel posto di lavoro per cambiare ambiente, per cambiare tecnologie, per vedere mondi nuovi, per ricominciare daccapo da qualche altra parte. Sempre da consulente, quindi, mi sono gettato in un’avventura con la stessa società di consulenza dove lavora mio fratello. Mi era stato proposto a metà giugno 2009 un bel progetto con ASP.Net (ebbene sì), .NET Framework 3.5, un bell’ambiente dove lavorare. Insomma, mi era sembrata una buona occasione per ripartire e per vedere se davvero ASP.Net è odioso oppure no: voi sapete come la penso, ma non sono talebano fino a questo punto. Ma questo progetto è naufragato in meno di 48 ore per motivi “politiciâ€. E’ troppo assurdo cercare di spiegarvi in due parole quello che è successo, perciò lo eviterò.
La società di consulenza quindi mi ha assegnato ad un cliente a Cernusco sul Naviglio: a lavorare con Excel 2003 e Visual Basic Scripting, allo scopo di creare tabelle pivot. Uno dei periodi più…brutti…lavorativamente parlando: teso come non mai, a fare un lavoro che non ero in grado di padroneggiare completamente, ho fatto le due del mattino per rispettare i tempi, e per evitare ritardi anche causati da altri. Ma a fine luglio quel progetto, nel bene e nel male, si è concluso.
A fine luglio me ne sono andato in ferie. E nelle tre settimane di ferie mi son passati per la testa un miliardo di pensieri diversi sul nostro lavoro. Quanto ti dà , ma quanto ti toglie. Quanto ti dà soddisfazioni nei momenti giusti, ma allo stesso tempo ti fa tirare pugni alle pareti quando le cose non girano. Quanto ci si sbatte per gli altri, e quanto gli altri invece poco ti danno. E sono diventato un po’ più pessimista. Ho pensato di cambiare davvero. E mi sono ripromesso che, se avessi continuato a fare lo stesso lavoro (che in fondo amo), qualcosa sarebbe cambiato.
Lo sanno bene mio fratello ed il mio amico Fabio, con i quali condividevo i viaggi in auto. E’ davvero assurdo svegliarsi alle 6:30 del mattino solo per essere in ufficio alle 9. E stessa cosa al ritorno: uscire alle 18 con il sole alto in cielo, ed arrivare a casa solo un’ora e mezza dopo, un po’ più stressati dal viaggio. Questa è una cosa che avrei eliminato con tutte le mie forza.
Quando a fine agosto sono tornato nella mia Lombardia, ho subito avvisato la società di consulenza che non avrei voluto continuare a lavorare per loro. Non hanno battuto ciglio, dal momento che comunque sia non avevano alcun lavoro a cui assegnarmi. Quindi, un po’ come si fa nelle storie d’amore, ci siamo presi una pausa di riflessione. Io comunque qualche lavoro ce l’avevo (ce l’ho tuttora), perciò sono riuscito a ritrovare un po’ l’equilibrio perduto, una tranquillità interiore, che mi ha aiutato a mettere a fuoco le cose. E capire davvero cosa voglio.
Poi, è arrivata la svolta. E questa è storia recente. Ho avuto una piacevole conversazione con due carini amici di UGIdotNET, che mi hanno fatto una proposta lavorativamente interessante. Si tratta di un progetto che utilizza WPF e WCF, di viaggiare ogni tanto, e soprattutto di evitare tutti i giorni viaggi di andata e ritorno chissà dove. Sì, perchè per il 90% del tempo lavoro da casa. Quindi ho deciso di accettare, e proprio in questi giorni sto entrando sto cercando di entrare nel vivo del progetto. Risparmio in stress, in benzina, in pause pranzo fuori. E alle 8 del mattino sono davanti al PC, rilassato e pronto a cominciare la giornata.
Ecco come stanno le cose.
Tutto questo per dirvi che, quindi, non sono sparito, ma sono più vivo che mai.
E sono un po’ più tranquillo rispetto a qualche mese fa.
Vedremo nei prossimi mesi se tutti questi buoni propositi avranno i loro frutti oppure no.
Stay tuned!