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Gli anni 80, Internet ed una lacrimuccia

Questa è una storia che parte da un pochino lontano. Nel titolo ho citato gli anni ’80, ma non preoccupatevi: non si parte da così lontano, bensì dallo scorso 9 Ottobre 2019. Era una domenica. Quel giorno io e la mia compagna abbiamo accompagnato all’aeroporto di Bergamo Orio al Serio un’amica in comune, una certa salentina, una certa Daniela. Lasciata l’amica un’oretta prima della partenza, risaliamo in macchina e propongo una delle mie idee malsane: “Fede, siamo ad una decina di chilometri da Brusaporto, e proprio oggi si tiene il Brusaporto Retrocomputing. Che dici, facciamo un salto?”. Lei – che ovviamente asseconda quando può le mie idee malsane – ha accettato.

Ovviamente quel giorno – come immaginavo – ho saltellato dalla felicità più estrema. Di per sè la manifestazione non è gigantesca (è ospitata più o meno in una grande palestra, per capirci), ma c’è tutto quello che può servire ad un nerd come me per passare il tempo a lucidarsi gli occhi nel vedere Commodore 64, Amiga, Atari 2600, vecchi sistemi Apple ancora perfettamente funzionanti. Ho chiaccherato con persone appassionate come me, ho conosciuto qualche community dedita al retrogaming ed al retrocomputing. Preso e spronato da questi incontri, qualche settimana dopo quella giornata ho fatto riparare i miei vecchi home-computer, due Texas instruments TI-99/4A, con i quali nei primi anni ’80 mossi i primi passi nella programmazione e nel linguaggio BASIC. Dopo quasi 40 anni in mansarda, durante i quali erano comunque stati conservati e riposti nel migliori dei modi, soffrivano di qualche problema hardware; problemi che sembravano insormontabili, ed invece grazie all’aiuto del gruppo Facebook Ti-99 Italian User Group ed a Ciro B. oggi, nel 2020, funzionano ancora, anzi: adesso posso collegarli alle moderne TV e posso persino caricare giochi e programmi da schede SD che ai tempi ovviamente nemmeno esistevano.

Ed adesso possiamo finalmente arrivare al punto di questo post. Proprio giocando con i miei vecchi computer riportati alla vita, ho recuperato da uno scatolone tutte le mie vecchie riviste acquistate all’epoca da mio padre. Ho ritrovato una vecchia rivista, LIST, del Marzo 1985, dove ovviamente i programmi ed i giochi erano da trascrivere, dalla carta al nostro computer. Una volta l’open source era by default, lo sappiamo.

E guardate cos’ho trovato: un vecchio trafiletto nel quale si parla di Internet, nel 1985, prima che si chiamasse tale.

Forte no?

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Igor Damiani

La sua passione per l'informatica nasce nella prima metà degli anni '80, quando suo padre acquistò un Texas Instruments TI-99. Da allora ha continuato a seguire l'evoluzione sia hardware che software avvenuta nel corso degli anni. E' un utente, un videogiocatore ed uno sviluppatore software a tempo pieno. Igor ha lavorato e lavora anche oggi con le più moderne tecnologie Microsoft per lo sviluppo di applicazioni: .NET Framework, XAML, Universal Windows Platform, su diverse piattaforme, tra cui spiccano Windows 10 piattaforme mobile. Numerose sono le app che Igor ha creato e pubblicato sul marketplace sotto il nome VivendoByte, suo personale marchio di fabbrica. Adora mantenere i contatti attraverso Twitter e soprattutto attraverso gli eventi delle community .NET.

3 pensieri riguardo “Gli anni 80, Internet ed una lacrimuccia

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