Technology Experience
OT del Venerdì (Reborn)

[OT] del Venerdì (10)

Atteggiamento neutrale, ecco quello che ci impone la Corte Europea di Strasburgo. Siccome c’è qualcuno che non ha le stesse usanze e le nostre stesse tradizioni, allora pure noi dobbiamo esimerci nell’esibire le nostre. Attenzione, però, in casa nostra possiamo continuare a fare tutto quello che vogliamo, quindi un minimo di libertà c’è ancora. E’ nelle scuole che abbiamo il divieto, perchè le scuole sono un luogo di tutti, e come tale deve essere agnostico, incolore, insipido, inodore. Il più neutro possibile, insomma. Non deve compiacerci e non deve offenderci, deve farci rimanere indifferenti.

Ma, allora, mi chiedo…anche le strade e le piazze sono un luogo pubblico. O no?
Quindi lo stesso principio deve essere applicato anche lì?
O vale solo per le scuole? O solo per la religione?

Perchè non ci viene imposto di indossare solo magliette bianche? Il rosso…il rosso no, dai, è troppo comunista, e poi richiama la protesta dei monaci del Myanmar. L’azzurro ancora no, è quello della Nazionale di Calcio, e se magari dovesse passare un francese, potrebbe non piacergli del tutto. Ok, vada per il bianco, simbolo di purezza e di libertà: oh, ma che sia Vero Bianco, eh: RGB(255, 255, 255), guai a farlo sembrare grigio, che poi non si capisce più. Prendetevi Dash che più bianco non si può.

Ficcatevi bene questo in testa: dovete andare in giro neutrali, dovete mimetizzarvi, non potete pensare liberamente: qualcuno dall’alto vi deve dire cosa esporre e cosa no.

A volte penso che il mondo è davvero un posto triste, soprattutto perchè pochi si prendono il diritto di prendere decisioni per tutti. Senza consultarli.

Ma non hanno problemi più grandi, questi qua della Corte Europea di Strasburgo?

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Software

Riattivare manualmente Aero su Windows 7

In questi giorni mi ritrovo spesso a lavorare con Team Viewer, un software di controllo remoto veramente stupefacente. In breve: la persona dall’altra parte prende possesso del mio PC e ci lavora, aprendo Visual Studio 2008, eseguendo progetti WPF e quant’altro. Peccato però che Windows 7 – dopo un po’ – si accorge che deve disattivare Aero per migliorare le prestazioni della rete: Aero fa uso di un maggior numero di colori, di gradienti, effetti speciali, e disattivarlo significa richiedere una minor larghezza di banda. Al termine della sessione – dopo qualche ora – chiudo Team Viewer, ma Aero rimane disattivato.

Come farlo per riattivarlo?

Aprite il Centro Operativo di Windows, cliccando col destro sull’icona a forma di banderuola nella tray-area, vicino all’orologio.

Cliccate su Risoluzione dei problemi e poi su Visualizzare gli effetti Aero per il desktop. Parte un semplice wizard formato da un solo step, che – et voilà – riattiva Aero.

Nota bene: la stessa cosa la si raggiunge da Start –> Pannello di Controllo –> Sistema e sicurezza –> Risoluzione dei problemi comuni relativi al computer –> Visualizzare gli effetti Aero per il desktop. E’ un po’ più lungo, ma si raggiunge esattamente la stessa cosa.

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.NET World

Attivare Windows Vista/Server 2008 con licenza Open License

Il mio server TFS, che gira in una macchina virtuale Windows Virtual PC, questa mattina mi ha chiesto l’attivazione via Internet. Fiducioso che tutto vada a buon fine, clicco sul pulsante Activate Now. Windows ragiona qualche secondo, e poi l’operazione fallisce. Purtroppo non ho screenshots da fornirvi.

Fortunatamente, c’è un bel More Information che dà qualche dettaglio in più: DNS doesn’t exists.

La prima cosa che penso è che non sia connesso ad Internet. Falso, perchè apro IE e raggiungo tranquillamente Google. Magari è giù il server Microsoft per l’attivazione delle licenze. Scarto questa possibilità.

Allora cerco sul Web questo messaggio di errore, ed effettivamente trovo questo articolo su TechNet che parla proprio di problemi relativi all’attivazione di Windows Vista o Server 2008 Enterprise/Standard, specialmente con licenze Open License. Lì è riportata la soluzione più rapida.

  1. Aprire il command prompt come amministratore
  2. Eseguire il comando:
    slmgr -ipk xxxxx-xxxxx-xxxxx-xxxxx-xxxxx
  3. Le x indicano il punto dove scav….ehm…indicano il codice MAK da inserire. Cos’è il codice MAK? Non ne ho idea: so solo che mi sono loggato al portale Microsoft dedicato alle licenze Open License, sono andato nella sezione delle keys et voilà…ho copiato ed incollato il codice MAK relativo al mio sistema operativo. C’è una colonna apposta.
  4. L’esecuzione del comando slmgr dura qualche secondo: una MessageBox deve comunque apparire, sia in caso di errore, sia in caso di successo. Perciò aspettate fiduciosi e pazienti.
  5. Se l’esito è positivo, a questo punto potete attivare il sistema senza più problemi da Start –> Control Panel –> System. Cliccare sul link nella sezione Windows activation e siete a posto.

C’è sempre una soluzione a tutto! 🙂

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.NET World

Usare Visual Studio 2008 e TFS come repository di documentazione

Il progetto su cui sto lavorando comprende una parte server, una parte client ed una parte admin (che comprende una serie di strumenti interni che nessuno distribuirà). Ciascuna di queste tre è quindi un progetto C#, che viene mantenuta sotto source control con TFS 2008.

Oltre a tutto questo, c’è una directory in più, docs, che – come dice il nome – contiene una serie di files PDF, immagini, piccoli documenti di testo, documenti Word ed Excel, e così via. Questa – fino a ieri – non era mantenuta sotto TFS. E quindi, mi son chiesto: è possibile farlo?

E’ possibile aggiungere una directory che non è un progetto .NET al source control di TFS 2008?
La risposta è ovviamente sì.

Ecco la procedura che ho seguito io: mi aspetto critiche e commenti, precisando che è stata inventata di sana pianta, per cui…

  1. Anche se non è una solution .NET nel vero senso del termine, dovete comunque utilizzare VS2008. Quindi, aprite VS2008 e create un nuovo progetto. Dalla finestra di dialogo New Project, selezionate il gruppo Other Project Types –> Visual Studio Solutions, selezionate Blank Solution e dategli un path ed un nome (es: X:docs).
  2. Fatto questo, VS2008, vi crea la cartella X:docs, all’interno della quale ci sono i files docs.sln e docs.suo.
  3. Ok, a questo punto potete aggiungere tutti i files che volete. Come? Se fosse un progetto .NET normalissimo, potreste drag’n’droppare i files: qui non potete. Perchè? Semplice: perchè solitamente dentro una solution c’è sempre un project, mentre qui no. E non potete nemmeno aggiungerlo, perchè non c’è un template Blank Project.

    L’unico modo che avete per aggiungere files alla solution appena creata è quella di cliccare – banalmente – col pulsante destro del mouse e fare Add –> Existing Item. VS2008 vi fa sfogliare directories e files per decidere quali di essi devono essere inclusi nella solution. Con un’altra piccola differenza rispetto ad un progetto .NET. Quando fate Add –> Existing Item in un progetto C# e selezionate un file esterno alla directory della solution, esso viene copiato in tale directory. Mi spiego meglio: se avete una console application in X:console ed aggiungete un file Main.cs preso dal desktop, esso viene copiato in X:console. Qui no. Se aggiungete files da un path esterno rispetto alla blank solution creata, i files rimangono lì dove sono. E quindi?

    Beh, è semplice. Dopo aver creato la blank solution, ho manualmente copiato tutti i files dentro la directory X:docs. A VS2008 non danno fastidio: l’importante è non pasticciare con i files docs.sln e docs.suo. Terminata la copia, fate Add –> Existing Item dalla stessa directory ed il gioco è fatto.

  4. Ma c’è un altro piccolo problema. Nel momento stesso in cui cliccate sul pulsante Add – non ho capito il perchè – ma o VS2008 o il sistema operativo apre tutti i files selezionati. Li aggiunge alla solution, che è quello che volevamo ottenere, ma allo stesso tempo li apre con l’applicazione predefinita. Quindi, se avete aggiunto alla solution 10 files pdf, vengono aperte 10 istanze di Adobe Reader, e così via. Se avete un buon processore e tanta RAM, tutto fila liscio. Dovete avere anche un po’ di pazienza, perchè dopo dovrete chiuderle tutte! 🙂
  5. A parte questo problema, dopo potrete aggiungere la solution al source control, esattamente come fareste con un normale progetto .NET.

A questo punto, tutto funziona regolarmente. Se aprite un file di testo e tentate di modificarlo, prima ne viene fatto il check-out. Se aprite il file senza modificarlo (un pdf, ad esempio), il server non entra neppure in gioco. Da notare che VS2008 apre il file con l’applicazione predefinita: i .xls vengono aperti con Excel, i .pdf con Adobe Reader, e così via. Altrimenti potete cliccare con il destro e fare Open With…

Direi che l’obiettivo è stato raggiunto: adesso qualsiasi modifica ad uno dei files di documentazione passa da un check-out e da un check-in. Ma soprattutto, versioning dei files e via dicendo. Cose che chi utilizza TFS conosce benissimo! 🙂

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OT del Venerdì (Reborn)

[OT] del Venerdì (9)

Che figata questo OT del Venerdì. Mi è capitato di scrivere questi post nei posti più disparati, perchè mi è sempre piaciuta l’idea che venissero scritti davvero il venerdì, evitando quindi quella caratteristica di future-posting: se un OT è del Venerdì, allora va scritto in quel giorno, anche se mi dovesse capitare di doverlo scrivere in posti assurdi e strani.

L’OT del Venerdì numero 9 che state leggendo sta per essere scritto nella mia camera di hotel, in pieno centro a Barcellona, a due passi dalla Avinguda Diagonal, a due fermate di metro dalle famose Ramblas, e allo stesso numero di fermate dalla Sagrada Familia.

Non sono mai stato un grande viaggiatore, e quindi tutte le volte che me ne sono andato via – all’estero o in Italia – ho sempre sentito la maledetta voglia di ritornarmene a casa, perchè là ho tutte le cose che più contano: la famiglia, gli amici, i luoghi di sempre, la tranquillità. Questa volta credo che sarà ben diverso: Barcellona mi mancherà davvero tanto. In questa settimana ho ovviamente e prevalentemente lavorato, ci si svegliava alle 7:30 del mattino, cominciavamo intorno alle 9 e si finiva molto tardi – ore 20 o giù di lì – ma poi la sera, passeggiando nel dopocena, ci si rende conto di trovarsi una città spettacolare. Sarà per il mare, per le ragazze, per la sangrìa, per le vie sempre piene anche a mezzanotte, per il clima (venti minuti fa stavo tranquillamente camminando con su solo una semplice camicia!), sarà per un sacco di cose … ma domani torno a casa, e sento che vorrò tornarci. Nel centro le vie sono strette, i marciapiedi alti, e le auto si fermano per lasciarti attraversare. Tutti ti salutano con un holà divertito, e quando capiscono che sei italiano, ti sorridono ancora di più. Ed è fantastico sentire come certe frasi od espressioni siano esattamente le stesse tra le nostre due lingue. Una lingua troppo bella, con strani accenti e suoni particolari.

Io, sul serio, se trovassi un’opportunità di lavoro qui, ci farei un serio pensierino.

E sapete cosa penso, oltre a tutto questo? Che è bello viaggiare poco, perchè così quando lo si fa, ce lo si gode di più, si vede chiaramente che il mondo è grande e piccolo allo stesso tempo.

Beh, insomma, non l’avrei mai detto, ma vorrei stare qua un pochino di più.
Adesso vado a nanna, domani c’è l’ultima giornata di lavoro, domani pomeriggio tardi l’aereo, e ritorno in patria in prima serata! 🙂

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Software

Trasferire le impostazioni di Outlook 2007: missione compiuta!

Che sia chiaro una volta per tutte. Che uno strumento evoluto come Outlook 2007 non abbia un meccanismo proprio per salvare/esportare/importare in un file informazioni quali: account di posta, impostazioni, regole dei messaggi in arrivo, firme e quant’altro è veramente scandaloso. Perciò confermo il mio post precedente, provocatorio ma – almeno dal mio punto di vista – assolutamente veritierio e dal quale non mi sposto nemmeno un po’.

Se si cerca su Internet, si trova un sacco di gente che chiede lumi. Gente arrabbiata e sbigottita di fronte a questa mancanza. E le risposte che ho letto sono ancora più scandalose: nella migliore delle ipotesi l’MVP di turno rispondeva in modo tranquillo che Outlook 2007 non ha questa feature. Come dire che Visual Studio non compila. Alla faccia!

Ma siccome, come mi è capitato di sentir dire da Lorenzo e da altre persone toste, ogni tanto è giusto sbatterci la testa e provare e riprovare, così ho fatto anche io questa mattina, e vi dico qual’è la soluzione, senza star lì a spendere soldi in utility di terze parti.

Prima la descrizione del problema
Riassumiamo un attimo qual’è il nostro problema. Supponiamo di avere un PC con installato Windows Vista, con installato Outlook 2007, perfettamente funzionante con circa una 15ina di account di posta di tutti i tipi. Oltre agli account, avete configurato firme, regole per le mail in arrivo che smistano nelle varie cartelle, etc. etc.

Ora, supponiamo, vi fate una nuova partizione con su Windows 7. Installate Outlook 2007 e, ma guarda un po’, dovete riconfigurare TUTTE le impostazioni elencate prima. Cioè, inserire tutti gli account di posta: inserendo indirizzo, nome-utente, password, server POP e SMTP, etc. etc. A mano, uno ad uno. E non solo: firme (diverse per ogni account), regole delle mail, etc. etc. Fatevi un giro dentro Strumenti –> Impostazioni Account e Strumenti –> Opzioni per farvi un’idea.

Come fare a fare tutto nel modo più semplice possibile?
Reinserite tutto quanto a manina?
Acquistate un software di terze parti che lo faccia per voi??
Esportate ed importate una porzione del registro di Windows???
No: utilizzate l’utility migwiz e risolvete tutto nel giro di pochi minuti.

Procedura step-by-step
Ok, avviate il vostro sistema Windows Vista. Poi l’OS è partito, lanciate l’utility migwiz dal menù Start –> Esegui.

L’utility parte obbligatoriamente a pieno schermo. Chiudete tutti gli altri programmi eventualmente aperti, altrimenti siete bloccati.

Cliccate Avanti per proseguire.

Adesso dobbiamo dire se intendiamo esportare le impostazioni del computer corrente (quindi stiamo usando il vecchio computer), oppure se intendiamo importare le impostazioni precedentemente salvate (quindi stiamo usando il nuovo computer). Nel nostro caso clicchiamo su Il vecchio computer e proseguiamo.

Adesso dobbiamo specificare come intendiamo trasferire le impostazioni da un PC all’altro. Possiamo utilizzare un cavo di trasferimento, possiamo utilizzare la rete (se i PC sono effettivamente PC differenti e connessi nella stessa LAN), oppure salvare il tutto su un file in una chiavetta USB, oppure su un disco qualsiasi in rete/locale. Io personalmente ho utilizzato la terza opzione, che è più comoda. Facciamo la nostra scelta e proseguiamo.

Se selezionate la terza scelta, migwiz vi chiede di selezionare esattamente il path locale, che sia un CD/DVD oppure un path su un disco vero e proprio. Clicchiamo sulla terza scelta ed impostiamo il percorso di un file, in modo tale che esso sia visibile da ambedue i PC:

Impostato il path, clicchiamo Avanti per proseguire. Siamo quasi arrivati alla fine della prima parte.

Ok, questo è il succo del discorso. L’utility migwiz non esporta solo quello che riguarda Outlook 2007. Esso vi permette di esportare/importare qualsiasi informazioni del sistema operativo: impostazioni di IE, del pannello di controllo, percorsi, Office, condivisioni di rete, permessi. Solo per l’utente corrente o per tutti gli utenti del sistema. Un’infinità di roba. Io prima ho disattivato tutto, poi sono andato ad esplorare attentamente i nodi ed ho attivato solo le caselle relative ad Office 2007.

Fatto questo, ho cliccato Avanti, il sistema ha lavorato qualche minuto e poi semplicemente il wizard ha terminato il suo lavoro.
Basta cliccare su Fine per terminare la prima parte della procedura.

Fare la stessa cosa…dall’altra parte
A questo punto è sufficiente avviare l’altro sistema, Windows 7, e lanciare l’utility migwiz. Sotto Windows 7 ha subìto un miglioramento devastante: non gira per forza a pieno schemo. 🙂 Il wizard è bene o male la stessa cosa. Bisogna solo indicare che ci si trova sul nuovo computer, si dice che si vogliono importare le impostazioni da file (e non da rete o altro), si seleziona il file salvato prima et voilà, il gioco è fatto. Nel mio caso, ho esportato/importato solo ciò che riguarda Outlook 2007, e questo mi ha permesso di trasferire account, regole, opzioni: tutto ciò che riguarda questa applicazione. Ad esclusione delle password: quelle dovrete inserirvele a mano, ma è il minore dei mali.

Insomma, arrabbiati ok, ma almeno la missione è compiuta!!!

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Software

Trasferire impostazioni ed account da Outlook 2007

Constato per l’ennesima volta che i software a pagamento per trasferire le impostazioni di Outlook 2007 ancora oggi sono solamente due:

http://www.backupoutlook.com/

http://www.outlookbackup.com/

Sembra uno scherzo, ma è così. Il primo costa 29,95 dollari. Il secondo costa 39,95. Funzionalità? Esattamente le stesse. Dico io: perchè il team di sviluppo di Outlook 2007 è stato così stupido ed inetto da non voler inserire una feature la cui utilità è proporzionale al numero di PC posseduto da ciascuno di noi? Perchè sono costretto a spendere soldi per spostare account, regole dei messaggi, firme??? Perchè persino Outlook Express di 10 anni fa spostare esportare in files .iac (mi pare che l’estensione fosse quella), mentre oggi il più diffuso programma PIM di Microsoft non fa nulla di tutto ciò???? Perchè – mi chiedo – perchè????????

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OT del Venerdì (Reborn)

[OT] del Venerdì (8)

La settimana scorsa vi ho parlato dell’evento milanese Ludica, accennandovi al fatto di non fidarvi troppo di TG2 Costume e Società, perché questa rubrica può essere imprecisa e fuorviante. Volete saperne una in più? Non fidatevi neppure di me, vi conviene. 🙂 Parlando di Ludica, ad esempio, vi basti sapere che – almeno dal mio punto di vista – è stata un pochino deludente. Dell’intera area espositiva, solo il 25% era occupata da Ludica: tutto il resto era occupato da Hobby Show, una fiera su decoupage, decorazioni natalizie, stoffe pregiate, perline, arredamento, etc. etc. Roba da donne, insomma. 🙂 Difatti, tutte le coppie con cui ho parlato hanno confermato la regola: uomini incazzati arrabbiati perché si aspettavano più giochi & videogiochi, donne felici perché non sapevano della presenza di Hobby Show. Vabbè, pazienza. L’importante è che la nostra PVI si sia fatta valere, anche perché credo che fossimo alla fin fine lo stand più in-topic di tutta Ludica. Almeno la gente arrivava lì, si faceva un volo virtuale a Genova, a Napoli o a Roma e se ne andava contenta per essere riuscita ad atterrare (mica tutti, eh). Mi è capitato un ragazzino che voleva compiere un attentato terroristico in Germania, usando un 747 in picchiata sopra un aeroporto pescato a caso sulla mappa. Attentato prontamente evitato!

Parliamo di cose serie, a questo punto. Il mio programma per il weekend è alquanto scombussolato: qualche minuto fa ho saputo che la SMAU domenica non ci sarà. Scioccato: da che mondo e mondo, la SMAU di domenica c’era eccome. Questa cosa della crisi sta diventando una scusa bella e buona. Vabbè. Sabato a pranzo andrò a trovare la community DotDotNet che, in occasione del lancio di Windows 7, ha organizzato appunto un bel Windows 7 Party. E quindi andrò a trovare Alessandro, Igor e tutti gli altri che vorranno esserci.

E poi? E poi domenica relax, per ricominciare a testa bassa con una trasferta in quel di Barcellona. Trasferta per durerà per l’intera settimana. A proposito, non è che c’è qualcuno che sa dirmi che tempo farà nella capitale catalana? Un meteorologo, un indovino, un qualcuno insomma…

Buon weekend a tutti!!!

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Software

Nuova versione di TV Center Pro compatibile con Windows 7

Da circa un anno ho marcato come obsolete qualsiasi televisione in camera mia. Questo perché considero la televisione un’invenzione spettacolare e ineguagliabile, ma ormai del secolo scorso: vecchia, non interattiva, piena di sciocchezze e futilità. Ma non riesco a farne a meno. 🙂

Per questo utilizzo una Pinnacle Hybrid Pro Stick 340e, la classica chiavetta USB che, connessa all’antenna di casa sul tetto, mi permette di vedere senza alcun problema canali analogici e digitali. In combinazione con un telecomando Infrared ed il software Intelliremote, non c’è in pratica alcuna differenza con la classica TV da salotto: anzi, qualche features in più c’è. Ma non voglio dilungarmi troppo.

Ho provato tutto l’hardware di cui sopra su Windows 7, senza alcun tipo di problema. Windows riconosce la periferica, al punto che essa è disponibile sia attraverso Media Center, sia con il suo software proprietario (TV Center Pro), usando i driver disponibili sul sito.

Ma c’è comunque un problema. TV Center Pro dopo un po’ spara un’eccezione non gestita, che fa chiudere inesorabilmente l’applicazione. Adesso non posso descrivervela con esattezza, è qualcosa che riguarda GDI ed il .NET Framework: usando finestre non propriamente standard, è facile che i programmatori abbiano lavorato a basso livello, rendendo l’applicazione un po’ deboluccia da questo punto di vista.

Il 12 Ottobre scorso, però, finalmente Pinnacle ha rilasciato la versione 6.2.0.449 di TV Center Pro, compatibile con Windows 7. Non l’ho ancora testata, ma sono fiducioso.

Ora non ho più scuse per non voler migrare completamente il mio sistema desktop a casa! 🙂

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.NET World

Nuovo look di MSDN

Avevo letto già da qualche settimana che MSDN, il portale di Microsoft dedicato agli sviluppatori, avrebbe cambiato look, ma non avevo davvero capito che la cosa sarebbe accaduta nel giro di pochi giorni.

Adesso basta raggiungere la home-page per vedere un nuovo stile ed una nuova impaginazione grafica. E siccome quest’anno tutte le sfumature di viola sono andate di moda, ecco che lo stesso colore compare anche qui. Insomma, più fashion per tutti! 🙂

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