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OT del Venerdì (Reborn)

[OT] del Venerdì (20)

Non penso di aver mai scritto un OT del Venerdì con dentro qualche fotografia o immagine.

La cosa più bella nel lavorare a casa è potersi concedere una pausa caffè, intorno alle 9:30 del mattino, non davanti ad un banale distributore automatico del caffè e di bevande varie, ma davanti alla macchina del caffè della propria cucina. Magari c’è poca varietà, perchè dai distributori si può prendere cioccolata, thè e altre bevande, ma almeno ci guadagno in salute e in monetine.

Tutto questo non ha prezzo.
Rapido e conciso.

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OT del Venerdì (Reborn)

[OT] del Venerdì (19)

Non so quanti di voi seguano su Rai Uno, prima del Tg1, il quiz di Carlo Conti “L’Eredità”. Io lo faccio, e lo trovo piuttosto triste. Triste perchè è un quiz dove non interessa assolutamente trovare il concorrente più bravo, ma solo avere una faccia, un protagonista, un personaggio, insomma, da sbattere in prima serata, cercando di fargli vincere una montagna di soldi. I regolamenti di ogni singolo mini-quiz di cui è composta l’intera trasmissione sono studiati per decimare i concorrenti: si parte in 8 persone, e solo uno arriverà fino alla fine. E, come ho detto prima, spesso quella persona che arriva in finale non è la più brava, ma semplicemente una fra tante, quella che è sopravissuta alla decimazione, quella che ha sbagliato tutte le domande, ma ha azzeccato quella giusta che gli ha permesso di andare avanti. Odioso.

Ma poi ho allargato il giro. Non è solo L’Eredità che ha questo genere di approccio. Anche il gioco dei pacchi di Max Giusti (che fortunatamente la maggior parte delle volte evito alla grande) è studiato per avere un personaggio con cui intrattenere il pubblico. Questa persona non è un eroe, non è migliore di me, non ha nessuna particolare qualità: è lì e basta. Non c’è più meritocrazia nemmeno nei quiz, insomma. Nel 2010 tutte le trasmissioni televisive sono dominate da questo concetto: è come se avessero camuffato il casting, spostando questa fase (che prima era anteriore alla messa in onda) subito in diretta, senza alcuna preselezione. Questo è triste. Ed il tutto è molto più evidente con il Grande Fratello, e con tutti i reality dell’era moderna.

Come qualcuno di voi sa, ho un passato da giocatore di giochi di ruolo. Giocatore rompiscatole, probabilmente, perchè nelle sessioni di gioco a D&D cercavo di adattare le regole, di trovare bachi, di migliorarle secondo il mio personale punto di vista. Questa cosa mi viene naturale anche davanti alla TV, e quindi in certe occasioni mi è venuto da da dire…questo gioco sarebbe meglio che fosse così…questo gioco non rispetta la logica…questo gioco è totalmente sbagliato, il concorrente dovrebbe…ma poi ho pensato che ai manager della TV non interessa avere regole giuste ed eque. Interessa il marketing, il casting, il richiamare il maggior numero possibile di persone, e via dicendo.

Mi manca tanto Mike Bongiorno.

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Flight Simulation

[FSX] Uno scenario un po’ più complesso con TeamSpeak

Vi rimando al mio post precedente per avere un’idea più chiara di come abbiamo gestito le comunicazioni vocali con TeamSpeak all’interno di una sessione di volo in multiplayer con FSX. La versione breve è questa: in ogni circostanza, quando premete il tasto che avete configurato vi sentono tutti quelli presenti nel vostro stesso canale. Va da sè, quindi, che se la flotta è composta da 30 persone e siete tutti nello stesso canale, vi fate sentire da tutta la flotta. Se invece vi siete divisi in più canali, allora vi fate sentire solo da quelli nello stesso canale.

Ma c’è di più. E’ possibile configurare un tasto per parlare privatamente ad un gruppo limitato di persone connesse. Questa funzione di TeamSpeak viene definita come whisper to (tradotta in italiano come: bisbigliare a). A cosa può servire? Serve quando il numero di partecipanti alla sessione multiplayer è piuttosto elevato, e quindi è necessario formare una sorta di gerarchia. Guardiamo il seguente diagramma:

Per semplicità ho posizionato soltanto 7 aeroplani, ma ci sono tutti i ruoli che mi servono per spiegare lo scenario. Vediamoli uno ad uno:

  1. CMD Flotta : è il comandante dell’intera flotta. Di solito è l’organizzatore del volo, chi ha preparato il piano di volo, chi sa da dove si parte e dove si deve arrivare. E’ il più autoritario, chi sa fornire indicazioni gli altri, etc. etc. E’ il comandante, insomma, gli si deve rispetto e lo si deve ascoltare
  2. CAP A e CAP B : sono due capitani. Questi sono due piloti con una certa esperienza. Questi due si affidano al comandante seguendo i suoi ordini, che poi rigirano ai piloti appartenenti al loro gruppo.
  3. Aerei grigi : partecipanti del volo. Tutti gli altri, che non devono far altro che seguire gli ordini che arrivano dal loro capitano.

Considerazioni varie

  1. Il Comandante può chiaramente parlare a tutta la flotta quando vuole, premendo il tasto configurato. Meglio ancora, può (e deve) parlare solo con i due capitani A e B, fornendo quota, velocità e rotta da seguire. Per far questo non userà il tasto di broadcasting che abbiamo visto l’altra volta: ne parlerò fra poco.
  2. I Capitani A e B teoricamente dovrebbero parlare solo con il comandante, oppure con l’altro capitano di pari grado, oppure ai piloti di loro competenza.
  3. I piloti semplici possono parlare solo fra di loro, oppure con il capitano di loro competenza.

Questi tre punti non sono sempre fondamentali, e non sono da seguire alla lettera. Se il volo si sta svolgendo in modo informale, nulla vieta al pilota semplice di dire questo o quello, di raccontare un’anedotto, o di descrivere la zona che si sta sorvolando, perchè magari la si conosce bene. A me è capitato una sera di essere in volo sopra la Valtellina, con altri amici di PVI, e di aver chiesto informazioni per sapere se qualcuno sapesse con esattezza dove fossero Morbegno e Talamona (due importanti località della Valtellina, appunto).

Però, se siete in 30 piloti, è necessario mantenere il controllo di tutto. Non possono 30 persone parlare contemporaneamente, quindi si cerca di strutturare la conversazione in modo più intelligente e gerarchica. Se un pilota ha un dubbio, quindi, non rompe le scatole a tutti gli altri, ma chiederà lumi solo al suo capitano. Se il capitano sa risolvere il suo problema, bene: risponderà solo a lui senza disturbare gli altri. Altrimenti, parlerà con l’altro capitano o il comandante e ridigererà la richiesta del pilota a loro. Tutti gli altri saranno all’oscuro di questa comunicazione. Sarà magari compito del capitano chiederà al comandante di chiarire il dubbio del pilota, perchè magari non è il solo ad aver avuto lo stesso problema. Seguite questo dialogo, che può chiarire le idee.

Scenario : siete all’aeroporto XYZ, la torre vi autorizza al decollo sulla pista 18 (quindi in direzione sud). Dopo il decollo, dovete mantenere questa direzione e salire a 2500 piedi.

Pilota Pluto
Ok, il pilota è decollato, sta mantenendo la direzione 180° e pian piano sta salendo a quota 2500 piedi, con una vertical speed di 700 piedi/minuto. Solo che…c’è un’imprevisto: l’aereo che sta pilotando sale troppo lentamente, e quindi rischiate di andare a sbattere contro delle montagne in prossimità dell’aeroporto. Il pilota interpella il suo capitano e gli chiede spiegazioni.

Capitano A

Il capitano risponde privatamente al pilota che avrebbe dovuto salire più rapidamente, a 1200 piedi/minuto. Ecco perchè è troppo basso, e perchè sta rischiando di andare a sbattere contro le montagne. Gli dice di accelerare la salita, e che se proprio non ce la dovesse fare, di virare verso 220 (lì c’è una vallata e quindi spazio), salire e poi tornare a seguire il piano di volo.
Pilota Pluto
Il pilota ringrazia il suo capitano e provvede.
Capitano A
Il capitano decide che lo stesso problema può presentarsi anche a tutti gli altri piloti (siamo in 30!!!) e prima che sia troppo tardi comunica la questione al comandante della flotta. Deciderà lui se spiegare al cosa massivamente a tutti i 30 piloti.
Comandante
Sì, il comandante richiede opportuno spiegare la questione. Nel frattempo, infatti, è andato a vedere il piano di volo pubblicato sul sito Web e lì effettivamente era stato detto di salire a 700 piedi/minuto. Preme quindi il tasto di broadcasting, parla con tutti e spiega di salire almeno a 1200 piedi/minuto, altrimenti andrebbe a sbattere.

Di tutte le comunicazioni “simulate” qui sopra, solo l’ultima avviene in broadcasting: tutte le altre avvengono privatamente tra pilota, capitano e comandante.

Cosa sarebbe accaduto se avessimo usato la modalità broadcasting? Semplice: che il primo pilota ad avere il problema avrebbe chiesto a tutti. Un secondo dopo, TUTTI avrebbero risposto CONTEMPORANEAMENTE: le vostre cuffie – e le vostre orecchie – vi avrebbero maledetto. Oltre al volume, l’altra questione è che le risposte non saranno chiare, perchè le voci si sarebbero accavallate. Quindi, di fatto, alla fin fine ci sarebbe stato uno che avrebbe preso in mano la situazione e avrebbe risposto a nome di tutti. Esattamente quello che è accaduto nella nostra comunicazione simulata, ma in modo molto più ordinato.

La morale quindi è questa: cercare di limitare il più possibile le comunicazioni radio in broadcasting.

Ho fatto chiaramente più di un volo, ormai, in diverse modalità (modalità broadcasting/gerarchica) e vi posso assicurare che la differenza si sente eccome. Nella prima modalità le cuffie non smettano mai di trasmettere la voce tutti gli altri che parlano (e quindi trovate davvero difficoltoso trovare il tempo giusto per inserirvi per le vostre comunicazioni) – nella seconda modalità la comunicazioni sono ridotte al minimo.

Come si fa tecnicamente tutto questo?
Ok, la premesse è che dobbiamo configurare un altro tasto della tastiera. Con quello tradizionale infatti si va in broadcasting verso tutte le persone nel nostro canale. Con quest’altro, invece, si parla solo con chi vogliamo noi. Seguite questi semplici passi ed il gioco è fatto.

  1. Cliccate sul menù Settings e poi cliccate su Key Settings. Apparirà la seguente schermata:

  2. Cliccate su Add per aggiungere la configurazione per un nuovo tasto. Apparirà questa schermata:

  3. Qui è sufficiente cliccare Set in alto a sinistra per inserire il tasto che volete associare: io ho messo lo Shift di destra, ma ovviamente un tasto vale l’altro. Nell’elenco delle azioni scegliete Whisper to, poi selezionate Player list. Fatto questo, scegliete uno ad uno i giocatori dalla casella indicata come Player to add ed ogni volta cliccare sul pulsante Add per aggiungerlo all’elenco

Fine!

Fatto questo, quando premete il tasto configurato parlerete soltanto con l’elenco delle persone che avete indicato. Purtroppo TeamSpeak non si ricorda l’elenco da una sessione all’altra, per cui ahimè ad ogni avvio dovete star lì a specificare di nuovo l’elenco di persone. Normalmente non è un problema, perchè ad ogni volo fatto in multiplayer i partecipanti saranno diversi da quelli della volta precedente, o sarà probabilmente diversa la gerarchia, per cui è un’operazione da fare comunque.

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Community

Domani al workshop UGIdotNET feat. Community Tour

Domani pomeriggio, alle ore 13:30, sarò in Microsoft per partecipare ad un nuovo workshop UGIdotNET, il primo dopo un’infinità di tempo al quale parteciperò. Purtroppo sarò senza voce, per cui mi limiterò a salutare con la manina tutti gli amici che so per certo che troverò. Spero che le caramelline alla menta mi facciano calmare la tosse; vi tranquillizzo tutti, comunque: non sono infettivo, per cui non c’è nulla di cui preoccuparsi. 🙂

Sarà un’occasione per sentir parlare di Silverlight e di sentire qualche news su Blend e SketchFlow.
Senza dimenticare la cena, ovviamente, che come mi ha detto Andrea qualche giorno fa, è la parte più interessante di tutta la giornata.

Quindi, domani, cari amici, ci si vede là!

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OT del Venerdì (Reborn)

[OT] del Venerdì (18) – in ritardo

Il 13 Novembre 2009 Enrico Gelpi, presidente ACI in carica presentati a Roma le statistiche sugli incidenti stradali avvenuti nel 2008. Vi butto lì qualche frase nel modo più preciso possibile: tenete presente che tutti i numeri citati qui sotto si riferiscono all’anno 2008

  • La distrazione è la 2° causa di incidenti sulle strade. Provoca il 15,57% degli incidenti
  • Gli incidenti totali sono stati 218.963 (-5,2% rispetto al 2007)
  • I 218.963 incidenti hanno provocato 4.731 decessi (-7,8% rispetto al 2007) e 310.739 feriti (-4,6% rispetto al 2007)
  • Dall’anno 2000 all’anno 2008 gli incidenti stradali sono diminuiti da 256.546 a 218.963 (-14,6%)
  • Dall’anno 2000 all’anno 2008 i decessi sono diminuiti da 7.061 a 4.731 (-33%)
  • Dall’anno 2000 all’anno 2008 i feriti sono diminuiti da 360.013 a 310.739 (-13,7%)
  • Il tasso di mortalità nel 2000 (numero di morti ogni 100 incidenti) era del 2,8%: nel 2008 era del 2,2%
  • L’indica di gravità è passato da 1,9 a 1,5 decessi ogni 100 infortunati (dall’anno 2000 all’anno 2008)

Piccola nota: queste statistiche che raffrontano l’anno 2000 con l’anno 2008 tengono conto di un altro importante parametro: che in 9 anni il parco veicolare in Italia è aumentato del 17,7%. Più precisamente, dal 2007 al 2008 il numero di veicoli è aumentato di solo l’1,7%.

Continuiamo.

  • Luglio è il mese con il maggior numero di decessi (487)
  • Febbraio è il mese con il minor numero di decessi (341)
  • Sabato è il giorno della settimana con il maggior numero di decessi (814)
  • La domenica è il giorno con il più alto indice di mortalità (3,4 vittime ogni 100 incidenti)
  • Le 18 sono l’ora più critica, quella che provoca il maggior numero di decessi
  • La fascia d’età 20-24 è quella con il maggior numero di feriti
  • La fascia d’età 25-29 è quella maggiormente penalizzata dall’ingente quantità di decessi
  • Nel 2008 (lo ricordo) ogni giorno avvengono in media 538 incidenti, causando la morte di 13 persone ed il ferimento di 849
  • Il 76,8% degli incidenti avviene in città: 43,9% di decessi e 73,5% di feriti
  • Il 5,7% degli incidenti avviene invece in autostrada: 9,6% dei decessi e 6,6% dei feriti
  • Nel 2008 il numero degli incidenti in autostrada è calato del 9,3%
  • Rispetto al 2007, nel 2008 c’è stato un calo delle morti del 14,1% ed un calo dei feriti del 10,8%
  • Sulle statali e sulle provinciali ci sono stati 2.203 decessi in più che in città
  • Sulle arterie extraurbane ci sono 5,7 decessi ogni 100 incidenti
  • Sulle strade urbane ci sono 1,2 decessi ogni 100 incidenti
  • Sulle strade ad una carreggiata a doppio senso di marcia ci sono 6,6 morti ogni 100 incidenti

Ultima tranche di numeri e statistiche

  • Il 76% degli incidenti avviene tra uno o più veicoli
  • Il 35,5% degli incidenti avviene con un impatto frontale-laterale (77.735 incidenti di questo tipo)
  • Nel 2008 sono stati registrati 40.047 tamponamenti, con 499 morti e 65.534 feriti
  • L’investimento di pedoni rappresenta l’8,5% degli incidenti
  • Il mancato rispetto delle regole di precedenza o del semaforo causa il 17,15% degli incidenti
  • La guida distratta causa il 15,57% degli incidenti
  • La velocità elevata causa l’11,24% degli incidenti
  • Le condizioni psicofisiche alterate da alcol e sostanze stupefacenti sono responsabili di circa il 3% degli incidenti (pochi – scrive il giornale – ma sono gli incidenti più gravi)
  • Di tutti gli incidenti causati da “condizioni psicofisiche alterate da alcol e sostanze stupefacenti”, 5.920 casi riguardano l’ebbrezza da alcol, 882 casi un semplice malore, 958 l’assunzione di droghe varie e 694 colpi di sonno

Buon weekend, che non è un invito sarcastico o chissà cosa. Buon weekend oggi significa guidate piano.

Fonte : “L’Automobile” – Rivista dei soci ACI – Gennaio 2010 – Pagine 4-9

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Software

Il migwiz di Windows Vista non funziona sotto Windows 7

C’era da immaginarselo. Dopo la delusione della nuova e peggiore versione del tool migwiz incluso dentro Windows 7 (ne ho parlato qui), ho provato a lanciare sotto Windows 7 la versione vecchia, quella inclusa dentro Vista.

Ho avuto qualche problema, perchè migwiz per Vista a 32bit non gira sotto Win7 a 64bit. E – come ben sappiamo – Virtual PC e Windows Virtual PC non supportano OS guest a 64bit (mi serviva una macchina virtuale per installare temporaneamente Vista). Ho quindi realizzato una vm con VirtualBox, che invece supporta sistemi operativi a 64bit. Dopo aver installato Vista dentro la vm, ho tirato fuori la cartella di migwiz, e ho provato ad eseguire il tool nel mio OS host, che è un Windows 7.

Niente da fare. Cerca diverse dll, che si trovano dentro C:WindowsSystem32. Dovrei sovrascrivere dll di sistema – appartenenti a Windows 7 – con quelle di Windows Vista. Niente da fare: sarò scemo, ma non fino a questo punto. 🙂

Quindi, morale: se lanciate migwiz in un sistema operativo Windows 7, non riuscite a fare le stesse cose che facevate invece dentro Windows Vista (nel mio caso: esportare SOLO le impostazioni di Office 2007).

Che soluzione vedo a questo problema?
Sfruttare la macchina virtuale con dentro Vista, installare anche lì Office 2007, configuratelo ESATTAMENTE come lo volete voi (quindi aggiungere account, firme, impostazioni, regole dei messaggi, etc. etc.), poi eseguire migwiz dentro la macchina virtuale esportando tutte le impostazioni. A questo punto siete a posto: avete ottenuto il file .mig. E’ sufficiente usare (questa volta sì!) migwiz da Windows 7 ed importare il file .mig, per ritrovarvi il vostro Office 2007 configurato come avete fatto nella vm.

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Hardware

Come disabilitare la richiesta del PIN ad ogni accensione del BlackBerry

Da circa dieci giorni sono un felice detentore di un BlackBerry (BB) (aziendale!!!), con cui mi trovo devo dire abbastanza bene. Ho impostato un’ora di accensione e di spegnimento automatici, per rispettare i normali orari di ufficio. Con un piccolo problema, però. Ad ogni accensione, il BB mi chiede(va) continuamente il PIN della SIM Card. Normalmente non è un problema, però alle 8:30 (ora di accensione automatica) sono davanti al PC e non sto lì a guardare il display del telefono: lo vedo acceso, punto e stop, mi basta. Invece mi sono accorto che – giustamente – prima dell’inserimento del PIN il BB non cerca la rete cellulare, e quindi rimane in modalità SOS. Si inserisce il PIN ed il gioco è fatto.

Ho fatto un giro nelle opzioni, nelle opzioni di protezione e nelle opzioni avanzate, e alla fine grazie all’aiuto di una certa Alessandra, ho trovato la soluzione. Basta fare così:

  1. Aprire il menù
  2. Entrare nelle Opzioni, poi in Opzioni Avanzate
  3. Entrare nella voce SIM
  4. A questo premere il pulsante menù, che nel BB nella maggior parte dei casi funge da una specie di clic destro
  5. Selezionare Disabilita protezione
  6. Inserire il PIN e confermare

Et violà, procedura completata!!!

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Flight Simulation

[FSX] Diversi scenari per la comunicazione con TeamSpeak

Nel post precedente abbiamo introdotto l’utilizzo di TeamSpeak per la comunicazione vocale durante i voli in multiplayer. Abbiamo visto come collegarci ad un server, che differenza c’è tra la modalità Push-to-talk (PTT) e la modalità Voice Activation (VA).

Abbiamo inoltre visto cos’è un canale (channel) e come questo possa servire per “isolare” le comunicazioni, perchè le persone connesse sentono solo le comunicazioni che avvengono all’interno del canale in cui si trovano. In questo post descriveremo meglio quali scenari si possono creare, in base anche a quanti (e quali) piloti di sono connessi.

Modalità broadcasting (io verso tutti)
L’abbiamo già detto. Quando ci si collega ad un server TeamSpeak, si entra di default nel canale chiamato Default (scusate il gioco di parole :-). Lo scenario graficamente appare come segue:

Spiegazione. Quello che vedete qui sopra è una porzione dell’aeroporto di Sestri Levante. L’aereo giallo è il nostro, quelli rossi sono altri aerei collegati con noi presso lo stesso server FSX, e tutti parcheggiati al loro posto. Ce n’è uno parcheggiato in acqua, dovuto a chissà cosa. Ok, supponiamo che tutti i piloti siano connessi allo stesso server TeamSpeak, e tutti nello stesso canale Default.

Premiamo CTRL per parlare (supponiamo di aver abilitato il PTT). Quello che accade è questo:

Morale: la nostra voce arriva a tutti gli altri. Escludo in questo frangente eventuali problemi hardware (del tipo…microfoni non funzionanti, configurazione errata, oppure casse spente degli altri PC :-). Questa è la modalità broadcasting più completa, dove un pilota parla contemporaneamente con tutti gli altri. Se siete in pochi (meno di 10 persone) può andare bene. Se siete in 5, ma c’è di mezzo un chiaccherone, o un inesperto che ogni 10 secondi chiede aiuto, o conferme di questo e quello, può essere un problema. Ma è probabilmente la più comoda e la più veloce da utilizzare.

Modalità broadcasting (io verso tutti quelli nel mio canale)
Dal punto di vista pratico, fate esattamente la stessa cosa del punto precedente. Cosa cambia, allora? Cambia che prima vi siete spostati all’interno di un canale diverso da Default. Ecco lo scenario:

Spiegazione. Il rettangolo viola in basso a sinistra è un canale (contiene 2 aerei). Il parallelogramma arancione è un altro canale (contiene 4 aerei). Il quadrato verde è un altro canale ancora, ed è dove ci troviamo noi (contiene 3 aerei + il nostro).  Premiamo CTRL per parlare (supponiamo di aver abilitato il PTT). Quello che accade è che la nostra voce arriva solo ai 3 aerei che si trovano nel nostro stesso canale. Gli altri non ci sentono. Questa configurazione è comoda se siete in tanti, e quindi non trovate mai lo spazio e il tempo giusto per inserirvi nelle comunicazioni in corso. Immaginate 20 o più persone connesse, e immaginate che vi troviate tutti nello stesso canale: probabilmente la “linea” risulterà sempre intasata.

Suddividendo i partecipanti in diversi canali è possibile suddividere anche le comunicazioni. Immaginate che ci sia un canale “Servizio di terra”, che comunica solo con gli aerei che devono rullare e chiedere le autorizzazioni per il decollo, ignorando completamente gli altri che magari sono già in volo. Immaginate un canale “Avvicinamento”, che invece gestisce esclusivamente il traffico dovuto gli aerei in avvicinamento, quindi che li mette in fila, che autorizza gli atterraggi, etc. etc. Questa modalità richiede due cose:

  1. chi gestisce un canale deve coordinarsi con gli altri. Supponiamo che la persona che stia gestendo il traffico in avvicinamento non sappia nulla di quello che accade al servizio di terra. Quest’ultimo autorizza un decollo, mentre l’altro autorizza un atterraggio. Il risultato immaginatevelo pure – per fortuna che è tutto virtuale. Quindi chi fornisce un servizio alla sessione in multiplayer deve poter comunicare privatamente con gli altri fornitori di servizi: ne parleremo in futuro.
  2. c’è una responsabilità in più da parte dei singoli piloti. Ogni pilota deve spostarsi nel canale giusto nelle varie fasi del volo. Immaginiamo un volo come si deve: prendiamo un Cessna e ci facciamo trovare in uno dei parcheggi dell’aeroporto di Rimini. Ci colleghiamo al server TS e ci troviamo nel canale di Default. Prima di togliere i freni di parcheggio e di spostarci, dovremmo richiedere l’autorizzazione al servizio di terra. Perciò dobbiamo spostarci nella stanza giusta e cominciare a comunicare. Dopo aver rullato, ci troveremo sulla pista e decolleremo. Una volta spiccato il volo, probabilmente ci sarà la torre di controllo a gestire il nostro volo, per cui dovremo spostarci nel canale giusto, e così via. Stessa cosa quando arriveremo presso l’aeroporto di destinazione: dovremo spostarci nel canale dedicato agli avvicinamenti, e così via.

Porca miseria, che casino!
Non preoccupatevi troppo, se avete fatto confusione con canali, servizi di terra, avvicinamento e quant’altro. Dipendentemente dall’ambiente e dagli amici con cui vi trovate, tutto potrebbe essere molto più semplice. Dieci piloti, ci si parla in broadcasting e via al decollo.

Se invece siete in trenta, allora le cose sono ben diverse e vi posso assicurare che vorrete a tutti i costi un qualcosa di più organizzato, come appunto torri di controllo, servizi che gestiscono gli avvicinamenti e i decolli, e così via. Se non fate questo, probabilmente vi ritroverete a mezzanotte a girare in tondo su un aeroporto austriaco, in attesa che l’unica torre di controllo vi faccia atterrare dopo un’intera fila di altri aerei in volo insieme a voi.

Nei prossimi appuntamenti approfondiremo maggiormente alcuni aspetti che abbiamo introdotto quest’oggi.

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Flight Simulation

[FSX] Comunicare con gli altri piloti con TeamSpeak, usando la voce

Precisazione sin da subito: vi rimando ai miei due post precedenti per sapere come creare una sessione di volo in multiplayer, e come collegarsi a quest’ultima da un’altra postazione. Ovviamente su entrambi i PC dovete avere installato FSX.

Nei due post precedenti sono stato ben attento nel dirvi di disattivare tutte le funzioni native di FSX riguardanti la comunicazione vocale. Perchè? Perchè noi di Piloti Virtuali Italiani preferiamo utilizzare un software esterno, TeamSpeak (in breve TS), che è prima di tutto freeware (e quindi liberamente scaricabile ed utilizzabile) e in secondo luogo dispone di caratteristiche comode e irrinunciabili per un’esperienza di volo on-line degna di questo nome. Ne parleremo a breve.

Introduzione
Dunque, spero che tutti voi sappiate scaricare ed installare un software da Internet. Una volta che avete installato TS, avete bisogno essenzialmente di due cose:

  1. un microfono collegato e funzionante al vostro PC
  2. un server TeamSpeak al quale collegarvi

Il server al punto (2) deve ovviamente essere lo stesso per tutti i piloti. Quindi, se avete 5 amici e volete volare volare assieme, dovete mettervi d’accordo su quando & dove ritrovarsi (martedì sera, ore 21:30, all’aeroporti di Bresso a Milano) e dire a quale server collegarsi. PVI dispone di un server TS dedicato, quindi quello è un assunto: avviamo TS e ci colleghiamo al nostro server, previa autenticazione.

Collegamento ad un server TeamSpeak
La schermata iniziale di TeamSpeak è questa:

Per collegarsi, basta andare sul menù Connection e cliccare su Connect. Apparirà l’elenco di tutti i server che avete configurato. Se l’elenco è vuoto, dovrete ovviamente inserire il server, chiedendo le informazioni a chi di dovere (indirizzo IP, username, password, etc.).

Ho preferito nascondere l’indirizzo IP del server di Piloti Virtuali Italiani. Se è tutto ok, è sufficiente cliccare sul pulsante Connect ed il gioco è fatto.

Una volta collegati, quello che appare in TS dipende da come è configurato il server. Nell’esempio (reale) qui sopra, vedete diversi canali (“Channel”, seguendo la terminologia di TS): Default, Combat Gruppo Falchi, Combat Gruppo Folgore, Direttivo PVI, PVI Training. Ogni canale pò essere suddiviso in ulteriori sottocanali: ad esempio, il canale PVI Training contiene altri tre sottocanali (Training 1, Training 2 e Training 3). Di default, entrate nel canale Default. Facendo doppio-click su un altro canale, ci entrate. Più semplice di così si muore.

A questo punto potete parlare con il microfono. Importante: quando parlate al microfono, vi possono sentire solo le persone che sono nello stesso canale. Quindi, supponiamo ci siano 6 persone collegate, e noi siamo la settima. Supponiamo che tre di queste persone siano nel canale Training 1, mentre tutte le altre (quindi 4) sono rimaste nel canale Default, compresi noi. Quando parlate, la vostra voce arriva solo a tutti i presenti nel canale Default, mentre le altre non sentiranno nulla: questo può essere davvero comodo in particolari scenari di volo. Ne parleremo in seguito.

Configurare il microfono come “Push To Talk” o “Voice Activation”
Arriviamo adesso ad un punto interessante. TeamSpeak può trasmettere la vostra voce in due modalità differenti: o premendo un tasto (Push To Talk) oppure quando viene rilevata una voce in ingresso (Voice Activation).

Io preferisco di gran lunga la prima modalità. E’ un po’ come parlare con il CB: quando volete parlare, premete un tasto a vostra scelta, parlate e poi rilasciate il tasto. Mentre state parlando, il vostro nome nell’elenco di TS appare evidenziato con un pallino verde illuminato, che di solito invece è spento.


(non state parlando)

(state parlando – il rettangolo rosso l’ho messo io 🙂

Come si configurano le due possibili modalità di trasmissione della voce. E’ molto semplice. Basta andare sotto il menù Settings –> Sound Input/Output Settings. Apparirà la seguente schermata:

E’ sufficiente spostare l’opzione attiva su Push to talk oppure su Voice Activation. Nel primo caso bisogna poi premere il tasto Set per scegliere il tasto che deve abilitare il microfono: io ho messo il CTRL della tastiera. Nel secondo caso, invece, bisogna regolare il livello di volume oltre il quale il microfono viene automaticamente abilitato.

E’ comodo il pulsante Activate local test mode, grazie al quale potete testare il funzionamento del microfono. In pratica, parlate secondo l’impostazione attiva (PTT/VA), la trasmissione va e rimbalza indietro dal server TS, torna sul vostro PC e sentite la vostra voce. Se la vostra voce non torna indietro, qualcosa non va. 🙂

Controindicazioni del “Voice Activation”
Come dicevo prima, noi di Piloti Virtuali Italiani non utilizziamo questa modalità. Perchè? Credo sia facilmente immaginabile. Se avete l’attivazione automatica del microfono in base al volume rilevato, basta che un cane abbai, oppure che la televisione abbia un volume più alto, oppure basta esclamare qualcosa e il danno è fatto. Il microfono si attiva e trasmettete tutto agli altri! 🙂 Senza contare i normali rumori durante il volo, come il rombo dei motori, il tic-tac dei tasti sulla tastiera, etc. etc. Insomma, è MOLTO meglio avere un tasto da premere: più semplice e più comodo.

Quello che abbiamo configurato oggi permette di dialogare con tutti gli altri piloti connessi allo stesso server e nello stesso canale. E’ un po’ quella che io chiamo – magari impropriamente – modalità broadcasting, perchè ciascuno di noi parla con tutta la flotta. Se siamo in 10 piloti, può anche andare bene. Se nessuno sta parlando, potete farlo voi e qualcuno vi risponderà. Potete chiedere autorizzazioni al rullaggio/decollo, potete chiedere informazioni sulla rotta che state seguendo, o l’altitudine, quanto manca all’aeroporto, etc. etc.: tutto quello che volete (in realtà, dipende molto dalla severità con la quale state volando – se siete fra amici tutto va bene, se state volando su IVAO le cose sono ben diverse!).

Se la flotta è composta da un numero maggiore di aerei, allora bisogna organizzare meglio le cose, formando una specie di gerarchia.

Ne parleremo nel prossimo post, per oggi chiudiamo qua.

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OT del Venerdì (Reborn)

[OT] del Venerdì (17)

Da quando è iniziato il 2010 ho stabilito una nuova regola, che riguarda il mio modo di comportarmi con gli altri, con i familiari con i quali convivo fino al prossimo cambiamento e – ad esempio – con la televisione.

Non so quanti di voi siano d’accordo con me, ma nel mio stretto habitat quotidiano l’inquinamento acustico sta raggiungendo livelli intollerabili. Non mi riferisco a clacson di automobili, treni o roba del genere. Mi riferisco principalmente a due cose:

  • volume medio della televisione
  • volume medio delle conversazioni delle persone

Le trasmissioni televisive, durante il pranzo e la cena, hanno SEMPRE un volume irregolare e scostante nel tempo: la pubblicità fa schizzare il volume a livelli che mi fanno letteralmente innervosire. Ho applicato questa soluzione: ho preso possesso del telecomando (quando posso) ed ho abbassato il volume medio del 20-30%. Adesso la pubblicità si sente normalmente, mentre per sentire le trasmissioni bisogna stare tutti zitti. Magnifico!

Il secondo punto, invece, è un po’ particolare. A seconda di quanti dialoghi si formano (siamo in quattro, calcolate voi le permutazioni possibili) il volume tende ad alzarsi, perchè ci si vuole scavalcare, come se quello che ciascuno sta dicendo è più importante di quello degli altri. Brutta situazione. Qualcuno dirà…è maleducazione!!!, ma io parlo per me: spesso non ci faccio nemmeno caso. Alzo la voce senza rendermene conto, perchè magari sto parlando con Omar di lavoro, e sento il casotto intorno a me aumentare senza controllo. Io ho un vocione (i miei ex-colleghi se lo ricordano benissimo), ma questo vocione l’ho in qualche modo ereditato, e quindi potete immaginare cosa succede.

Ho quindi inaugurato una parola magica, salvavita, che pronuncio per dichiararmi fuori dalla mia discussione corrente. Tre persone che parlano è meglio di quattro. E’ una parola magica, perchè alzo le mani in segno di resa (“così non si può andare avanti”), ed esclamo Salvavita!!. E’ una parola secca, veloce, piena di lettere ‘a’, che è una vocale aperta. E dopo mi sento liberato, libero da quella frenesia che prima mi obbligava a portare a termine il mio discorso.

Dopo abracadra, sim-sala-bim ed affini, quindi, imparate ad utilizzare anche Salvavita!!

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