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Flight Simulation

Tutto ciò che riguarda il mondo della simulazione del volo: add-on, programmazione, scenari, software aggiuntivi, aerei di terze parti, etc.

Flight Simulation

Giorno epocale: esce Microsoft Flight!

Oggi è il 29 Febbraio 2012: il mondo sta aspettando fremente la prima beta pubblica di Windows 8, più nota come Windows 8 Consumer Preview.

Ma io questa mattina vi voglio parlare di una cosa ben diversa, più consumer ancora di Windows 8. Proprio oggi Microsoft ha rilasciato la nuova versione del proprio simulatore di volo, Microsoft Flight. Noi appassionati della simulazione di volo la consideriamo una giornata epocale per il semplice fatto che l’ultima versione – Microsoft Flight Simulator X – uscì il 13 Ottobre 2006, quasi 6 anni fa, che in campo informatico & videoludico sono un’era geologica.

Questa versione ha suscitato, sta suscitando e susciterà un bel po’ di polemiche tra gli appassionati, per una serie di motivi, che cerco di riassumere in questa tabella.

FSX costa circa 30-40 euro in base alla versione MS Flight è totalmente gratuito
FSX comprende l’intero globo, con tutte le città ed ovviamente tutti gli aeroporti MS Flight comprende solamente le isole Hawaii
FSX comprendeva un certo numero di aerei di vario tipo (ad elica, liners, elicotteri, alianti) MS Flight comprende un paio di aerei
FSX è una vera simulazione di volo MS Flight ha un approccio più videoludico
FSX non ha uno store: bisogna cercare gli add-on in giro per il Web MS Flight ha uno store interno dove acquistare add-on di ogni tipo

 

Preciso che il confronto qui sopra è fatto confrontando le caratteristiche dei due prodotti così come li si trova appena installati.

La morale è MS Flight sembra essere almeno all’inizio più limitato: non possiamo volare per il pianeta, non possiamo selezionare un qualsivoglia aeroporto, e soprattutto ciò che sembra trapelare è che sembra più un prodotto videoludico. Con Microsoft Flight abbiamo missioni da completare, punti esperienza da accumulare, segreti da scoprire volando per le isole Hawaii. Queste sono tutte features che fanno storcere il naso al vero simmer, che invece vuole avere il pieno controllo della situazione. Non vuole un videogioco, vuole un mondo il più realistico possibile all’interno del quale volare.

Eppure ci sono punti di forza, indubbiamente. Innanzitutto, come forse sapete, sono un membro dei Piloti Virtuali Italiani da qualche anno, ormai. E mi capita spesso, durante gli eventi e le manifestazioni che organizziamo, di parlare con persone che di simulazione non sanno nulla, oppure che si stanno avvicinando a questo mondo per la prima volta. Molto spesso queste persone mi chiedono: ma cosa si fa in una simulazione? ma davvero ci metti un’ora per volare da Londra alle coste francesi con un B-17? ma non ti annoi a fare una trasvolata atlantica con un 737? ma dov’è il divertimento? Tutte domande legittime, credo! Effettivamente, ve lo dico per esperienza, durante gli eventi la gente si ferma a guardarmi quando sono ai comandi di un B-17 solo quando mi vede fare la procedura di accensione, quando mi vede decollare o quando sto per atterrare, perchè sono le parti più emozionanti e a rischio. Appena si è in volo di crociera, la gente se ne va perchè non vede più alcun fascino nel vedere il terreno scorrere lento in attesa di arrivare a destinazione. Il fattore “noia” vince sul fattore “divertimento”, a quanto pare.

Ma torniamo a noi. Microsoft secondo me ha voluto attaccare su due fronti:

  1. partire da un livello più basso e più semplice per far avvicinare più persone
  2. dare più risposte alla domanda: “cosa si fa in una simulazione di volo?”

Il punto (1) è dovuto al fatto che MS Flight è un videogioco ben strutturato: espandibile con scenari aggiuntivi, aerei acquistabili separatamente, mission pack installabili, etc. etc. Anche l’hardware richiesto è stato livellato verso il basso: è possibile volare con tastiera & mouse (cosa che farebbe inorridire il vero simmer), ma ovviamente anche con joystick e pedaliere più professionali.

Il punto (2) è dovuto al fatto che in MS Flight ci sono missioni da completare, passeggeri e merce da trasportare, luoghi da scoprire, missioni da completare. Quindi, finalmente, al prossimo evento (per la cronaca: Piloti Virtuali Italiani sarà a Ludica dal 16 al 18 Marzo 2012 a Milano, FieraMilanoCity) avrò ed avremo delle risposte in più da dare alle persone. Forse queste persone vedranno una miglior noia nel volare in questo modo, perchè c’è qualcosa da fare, esattamente come accade in qualsiasi videogioco.

Ma la cosa che credo più di tutte è che con il passare del tempo MS Flight cresca, comprendendo tutte quelle features che un simmer ritiene vitali per fare di un simulatore di volo il SUO simulatore. Cito qualche esempio:

  1. possibilità di usare hardware evoluto (pedaliere, joystick, TrackIR, pannelli aggiuntivi per radio, etc. etc.)
  2. Aerei evoluti (aerei GA di qualità, liners realistici, con pannelli 3D con switch, leve, pulsanti completamente utilizzabili)
  3. possibilità di usare software di terze parti (come il mio Fsx Logger) che offrono funzionalità aggiuntive rispetto al simulatore base: gps, meteo aggiornato in tempo reale, miglioramento delle textures, simulazione del traffico reale, integrazione con Google Maps, e via dicendo.

Ovviamente, ci vuole tempo per soddisfare questi punti. Finchè questi punti non verranno risolti, MS Flight molto probabilmente attirerà il pubblico più inesperto (e forse più numeroso), ma magari i simmer più esigenti lo lasceranno perdere. Che sia chiaro: questa stessa situazione si è verificata anche all’uscita di FSX. E’ ovvio che un simulatore più “vecchio” dispone di più add-on (perchè c’è stato più tempo per studiare gli SDK e per sviluppare i prodotti): appena immesso sul mercato, FSX sembrava povero e spoglio con i suoi miseri 20 aeroplanini, poi pian piano è cresciuto fino a superare il vecchio Flight Simulator 2004.

Nel frattempo, vi lascio con il classico saluto del nostro Comandante Luigi Cattadori.
Buoni Voli a tutti voi!

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Flight Simulation

Il mio progetto per Piloti Virtuali Italiani: WPF, WCF, ASP.NET MVC, Google e WP7

Questo si preannuncia come un post piuttosto lungo, almeno credo.

Da qualche anno sono socio dei PVI (Piloti Virtuali Italiani). Spesso, quando parlo con altri soci (siamo diverse centinata, sparsi un po’ in tutta Italia) mi definisco la “parte informatica” di PVI. Proprio seguendo questo filone, ho contribuito in prima persona alla realizzazione di un sistema, che per gli standard PVI è piuttosto complesso.

E siccome, come potete ben immaginare, coinvolge soprattutto tecnologie Microsoft, questa sera ne voglio parlare qua sul mio blog.

Introduzione
Dunque, una premessa è d’obbligo. PVI è una community a pagamento che tratta di simulazione di volo. Questo significa che quasi tutti i soci hanno un PC a casa con installato Microsoft Flight Simulator X, più una miriade di add-on (scenari, aerei, utility) tutti inerenti il volo. I soci hanno accesso ad un server privato e dedicato che permette loro di volare in multiplayer.

Il problema che si voleva risolvere era di rendere evidente le attività di volo che ciascun socio fa per conto suo, sul suo PC, senza necessariamente collegarsi ad un server con altre persone. E’ così che il Natale scorso, in sordina, ho cominciato a farmi venire qualche idea per dare il mio contributo.

Guardate questo schema sempliciotto:

Qualche dettaglio in più
Ok, lo so, è un po’ infantile, ma mi sono divertito con la tavoletta grafica che giaceva abbandonata da un po’.
I rettangoli rappresentano le componenti principali, e cioè:

  • FSX : Flight Simulator X, il vero simulatore di volo, installato a casa dei soci PVI, prodotto da Microsoft
  • FSX Logger, software in WPF scritto da me che rappresenta una vera e propria scatola nera specifica per FSX. FSX è programmabile e gestibile da .NET grazie all’utilizzo della libreria SimConnect.dll, che viene automaticamente installata nel sistema quando si installa il simulatore
  • WCF Service, servizio WCF scritto da me che dialoga con FSX Logger, riceve ed invia informazioni (maggiori dettagli di seguito)
  • Roster PVI, sito Web scritto (da me!!!!!!) in ASP.NET MVC che permette di scaricare FSX Logger, di vedere tutti i voli completati, etc.

Quindi, la morale è: i soci utilizzano FSX per fare i loro voli, da Milano a Roma, dal Nord Africa all’Inghilterra, con piccoli Cessna al grande 747, con elicotteri da trasporto, oppure con vecchi biplani. Tali voli vengono registrati con FSX Logger. La registrazione di volo è contenuta in un file zip, che viene salvato all’interno della cartella Documenti del PC. Questo file zip contiene un po’ di cosucce interessanti:

  • il file kml del volo (file XML standard riconosciuto, tra le altre cose, da Google Maps e Google Earth, ma non solo)
  • eventuali fotografie scattate durante il volo (premendo il tasto ‘v’ mentre si vola con FSX si scatta uno screenshot della schermata – il mio software trova la foto e la include nello zip
  • file csv, che contiene DAVVERO UNA MIRIADE di informazioni, registrate ogni secondo di volo. Per maggiori informazioni, cliccate qui. L’elenco non è aggiornatissimo, altre variabili sono state aggiunte successivamente

Lo zip, come dicevo prima, viene automaticamente salvato sul proprio PC. FSX Logger, però, può inviarlo automaticamente per la pubblicazione sul sito Web, attraverso l’utilizzo di servizio WCF che espone un’interfaccia per mettere in atto determinate funzionalità. Uno di questi metodi riceve un semplice byte[], che lato server viene manipolato e pubblicato.

Preso un file zip, il file csv contenuto viene aperto e manipolato, dicevo, al fine di ottenere tutta una serie di informazioni, tra cui:

  1. Durata effettiva del volo
  2. Consumi di carburante
  3. Tipo di aeromobile utilizzato (tipo di motore, modello, etc. etc.)
  4. Andamento dell’altitudine, della velocità verticale, dell’heading e molto altro ancora
  5. Velocità al momento del decollo (rotation speed) e dell’atterraggio (touch-down speed)
  6. Varie condizioni di allarme: stallo, overspeed, angolo di virata troppo elevati, utilizzo del carrello errato, etc.
  7. Stato delle luci (beacon, landing, panel, strobe, e via dicendo)

Per ciascun volo, viene calcolato un punteggio. Nel momento in cui vi scrivo, tale punteggio viene calcolato basandosi esclusivamente sul tempo. Ogni 10 minuti di volo effettivo, il pilota guadagna 1 punto. Avevo inserito delle penalità, ma le ho rimosse perchè dopo averci ragionato su per parecchie settimane, non piacevano e non potevano essere del tutto corrette. Un volo può comunque essere invalidato e guadagnare 0 punti se:

  1. Il pilota ha messo in pausa in simulatore
  2. Il pilota ha rallentato/aumentato la velocità di simulazione
  3. Il pilota ha fatto carburante in volo (operazione che ovviamente in realtà sarebbe impossibile con i classici aerei)
  4. Il pilota non è nemmeno decollato nè atterrato (sembrerà strano, ma può succedere)
  5. Il pilota ha cambiato aeroplano in volo (nella realtà sarebbe impossibile, ma qui ovviamente sì…che simulatore sarebbe?)

Tutti i voli pubblicati finiscono quindi su quello che noi Piloti Virtuali chiamiamo Roster. Quello ufficiale di PVI lo trovate a questo indirizzo. Oltre al classico elenco di tutti i voli completati, sono disponibili altre viste:

  1. Classifica in base al tempo
  2. Classifica in base al punteggio

Girando sul sito è possibile ottenere altre viste più o meno dettagliate. C’è anche una vista dedicata alla visualizzazione delle fotografie scattate durante il volo: ovviamente quando FSX Logger invia il file zip sul server, tale file contiene anche i files jpg, e quindi realizzare tutto ciò non è un grosso problema.

Come dicevo prima, il sito Web è stato realizzato interamente da me con ASP.NET MVC. E mi sono trovato alla grande. Dietro le quinte, ovviamente, utilizzo SQL Server ed Entity Framework per la gestione delle entity e del piccolo dominio con cui ho a che fare.

Categoria del volo
Quando si avvia Fsx Logger, il pilota che si appresta ad iniziare un volo può specificare in quale categoria cade il volo stesso. VFR significa Visual Flight Rule, ed in pratica (molto in pratica) significa volo visuale. Si vola di giorno, orientadosi guardando il paesaggio sottostante: fiumi, laghi, tangenziale, paesi, tralicci della luce, mulini a vento, e tutto ciò che vi pyò aiutare a capire dove siete e in che direzione state andando. Un’altra categoria è IFR, che sta per Instrumental Flight Rule. Qui si vola con le classiche regole di radio-navigazione: NDF, VOR, radiali, SID e STAR, e via dicendo. Questa categoria è quella di tutti voli di linea, italiani ed esteri. Noi di Piloti Virtuali ci siamo “inventati” altre categorie, derivate da queste, e che si legano a particolari eventi che si sussegguono durante l’anno. Qualche esempio:

  • IVAO VFR
  • IVAO IFR
  • Crazy Horse
  • Purple Drake
  • Altre ancora

IVAO sta per International Virtual Aviation Organization. La faccio breve: è un’organizzazione internazionale di controllori di volo. Normalmente quando si vola con FSX sta a noi rispettare e simulare le vere regole di navigazione. Esempio: durante il rullaggio non si possono superare i 30 nodi, oppure sotto i 10.000 piedi di altitudine non si possono superare i 250 nodi. Oppure, in uscita da Linate devo seguire determinate rotte, e non andare dove mi pare e piace. Volare su IVAO significa collegarsi con un client, mettersi in comunicazione con i controllori di volo virtuali, che dirigono il traffico. Quando si vola su IVAO, è necessario impostare in Fsx Logger le categorie corrette.

Crazy Horse e Purple Drake sono invece due iniziative diverse: voli in multiplayer che si svolgono in determinate serate, con un particolare tema.

Ora, la cosa importante da dire è che quando si selezionano queste categorie la regola di calcolo del punteggio cambia. Mentre normalmente si guadagna 1 punto ogni 10 minuti di volo, se si vola durante il Purple Drake i punti guadagnati sono 1,5 ogni 10 minuti, e così via. Si è reso necessario quindi fare in modo che queste categorie di volo siano effettivamente disponibili in Fsx Logger solo quando quel determinato volo esiste. Altrimenti è come dire che io ho partecipato alla 5° Tappa del Giro d’Italia oggi, 1° Ottobre 2011, quando in realtà il Giro d’Italia non c’è.

Per risolvere questo problema, ho inizialmente sviluppato questa cosa sfruttando il mio database che fa girare tutto il sistema. Nella tabella che contiene tutte le categorie di volo mi sono inventato due campi: StartDate ed EndDate, facendo in modo quindi che Fsx Logger all’avvio scarichi solo le categorie effettivamente disponibili in quel momento. Però la cosa è diventata complicata da gestire, soprattutto in presenza di eventi schedulati nel tempo, perchè ogni settimana dovevo ricordarmi di spostare in avanti la data.

E’ qui che ho cominciato ad utilizzare Google Calendar!

Pianificazione degli eventi con Google Calendar
Google Calendar è un normalissimo calendario, molto accessibile e molto semplice da utilizzare. E grazie ad opportune API è anche facilmente programmabile anche da .NET.

Riassumo quindi in breve:

  • Quando Fsx Logger viene avviato, chiede al servizio WCF di fornirgli l’elenco delle categorie di volo disponibili
  • Il servizio WCF forma e restituisce questo elenco in tre modi: categorie di volo pubbliche e sempre disponibili a tutti; categorie di volo private ed associate all’utente che mi ha fatto la richiesta (esempio: esistono le categorie “Trainer” o “Flight School”, che diventano disponibili rispettivamente solo ai Trainer ed agli Allievi della Scuola di Volo PVI); categorie di volo schedulate attraverso Google Calendar
  • Quindi, riassumendo: il servizio WCF soddisfa la richiesta: “Sono l’utente Pippo, dammi per favore le categorie di volo che mi spettano”

La cosa a cui non avevo mai pensato, francamente, è di utilizzare Google Calendar come repository di dati, usufruibili da applicazioni esterne. Adesso quando PVI organizza un evento particolare, un contest, una gara, un tour da qualche parte, è sufficiente che io vada nel Google Calendar ed inserisca un appuntamento il cui titolo corrisponde alla categoria di volo che voglio attivare. Ed il gioco è fatto! Molto, molto più semplice di quanto avrei fatto continuando ad usare il mio database.

E Windows Phone 7, cosa c’entra? 
L’ultimo tassello in ordine di tempo è l’applicazione per Windows Phone 7, che riassume un po’ di strumenti ed utilità dedicate ai soci, ma non solo.

  • Visualizzazione del Roster PVI (in pratica, una vista in Silverlight di questa pagina Web)
  • Visualizzazione del report di volo di ciascun volo, e delle eventuali fotografie scattate
  • Consultazione dei codici IVAO dei soci PVI
  • Consultazione sito Web, Facebook, Twitter ufficiale
  • Poter scrivere ai contatti principali di PVI: segreteria, direttivo, etc.
  • Poter scrivere nella mailing-list privata di Piloti Virtuali Italiani
  • Poter richiedere l’attivazione di una licenza di Fsx Logger (che è nato come software a pagamento, ma come mio regalo a tutti i soci di PVI)

L’applicazione è ancora under-development. Vi terrò informati!

Tempo per la realizzazione del sistema
Ho cominciato a lavorarci intorno a Natale 2010, ed in certi 4 mesi l’intero progetto era up & running.
Ci stiamo lavorando ancora adesso, per migliorarlo e per correggere piccoli dettagli, ma ormai il grosso c’è.

E’ stata, e lo è tuttora, una bella soddisfazione, perchè era qualche anno che PVI soffriva di un sorta di immobilismo e di un distaccamento tra i soci. Come ho introdotto all’inizio, ciascun volo volava, ma lo faceva privatamente, e quindi nessuno sapeva cosa stessero facendo gli altri. Il sistema descritto in questo post, il cui sviluppo molto probabilmente proseguirà nei mesi a venire, ha portato alla luce tutta questa attività. Inutile dire che molte, molte persone di PVI continuano ancora oggi a ringraziarmi! Il loro contributo è stato fondamentale, perchè mi hanno spiegato e dettagliato regole di volo reali, che sono state applicate in lungo e in largo all’interno del sistema. Io posso averci messo del mio per quanto riguarda l’aspetto tecnico, ma senza di loro le cose non sarebbero così dettagliate al punto giusto.

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CommunityFlight Simulation

Weekend prossimo al Flight Simulator Show 2010

Il weekend prossimo sarò insieme a tanti altri amici presso la Fiera di Verona, dove si terrà il Model Expo Italy, fiera dedicata al modellismo statico e dinamico (quindi aerei, automobili, navi, trenini elettrici, etc. etc. : per avere un’idea basta guardare le foto che ho scattato all’epoca a Novegro (MI)).

All’interno di questa manifestazione noi di Piloti Virtuali Italiani festeggeremo il nostro 15° anno di attività con il nostro evento Flight Simulator Show 2010 (in breve FSS2010). Un modo come un altro per conoscere il mondo della simulazione del volo, con Flight Simulator X e con X-Plane, per provare hardware particolarmente “evoluto” e magari non adatto a tutte le tasche.

Vi rimando al blog ufficiale dell’evento Flight Simulator Show 2010, raggiungibile a questo indirizzo. Nell’ambito FSS2010, non troverete solo noi di PVI, ma ci saranno anche IVAO (International Virtual Aviation Organization), Saitek (grazie al quale potrete provare joystick, volantini & pedaliere più o meno evolute) ed altre community/società che personalmente non so dirvi in questo momento.

Vi ricordo che Piloti Virtuali Italiani è anche su Twitter.

Se siete in zona e se avete voglia di passare qualche ora diversa dal solito, venite a trovarci!

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[FSX] Uno scenario un po’ più complesso con TeamSpeak

Vi rimando al mio post precedente per avere un’idea più chiara di come abbiamo gestito le comunicazioni vocali con TeamSpeak all’interno di una sessione di volo in multiplayer con FSX. La versione breve è questa: in ogni circostanza, quando premete il tasto che avete configurato vi sentono tutti quelli presenti nel vostro stesso canale. Va da sè, quindi, che se la flotta è composta da 30 persone e siete tutti nello stesso canale, vi fate sentire da tutta la flotta. Se invece vi siete divisi in più canali, allora vi fate sentire solo da quelli nello stesso canale.

Ma c’è di più. E’ possibile configurare un tasto per parlare privatamente ad un gruppo limitato di persone connesse. Questa funzione di TeamSpeak viene definita come whisper to (tradotta in italiano come: bisbigliare a). A cosa può servire? Serve quando il numero di partecipanti alla sessione multiplayer è piuttosto elevato, e quindi è necessario formare una sorta di gerarchia. Guardiamo il seguente diagramma:

Per semplicità ho posizionato soltanto 7 aeroplani, ma ci sono tutti i ruoli che mi servono per spiegare lo scenario. Vediamoli uno ad uno:

  1. CMD Flotta : è il comandante dell’intera flotta. Di solito è l’organizzatore del volo, chi ha preparato il piano di volo, chi sa da dove si parte e dove si deve arrivare. E’ il più autoritario, chi sa fornire indicazioni gli altri, etc. etc. E’ il comandante, insomma, gli si deve rispetto e lo si deve ascoltare
  2. CAP A e CAP B : sono due capitani. Questi sono due piloti con una certa esperienza. Questi due si affidano al comandante seguendo i suoi ordini, che poi rigirano ai piloti appartenenti al loro gruppo.
  3. Aerei grigi : partecipanti del volo. Tutti gli altri, che non devono far altro che seguire gli ordini che arrivano dal loro capitano.

Considerazioni varie

  1. Il Comandante può chiaramente parlare a tutta la flotta quando vuole, premendo il tasto configurato. Meglio ancora, può (e deve) parlare solo con i due capitani A e B, fornendo quota, velocità e rotta da seguire. Per far questo non userà il tasto di broadcasting che abbiamo visto l’altra volta: ne parlerò fra poco.
  2. I Capitani A e B teoricamente dovrebbero parlare solo con il comandante, oppure con l’altro capitano di pari grado, oppure ai piloti di loro competenza.
  3. I piloti semplici possono parlare solo fra di loro, oppure con il capitano di loro competenza.

Questi tre punti non sono sempre fondamentali, e non sono da seguire alla lettera. Se il volo si sta svolgendo in modo informale, nulla vieta al pilota semplice di dire questo o quello, di raccontare un’anedotto, o di descrivere la zona che si sta sorvolando, perchè magari la si conosce bene. A me è capitato una sera di essere in volo sopra la Valtellina, con altri amici di PVI, e di aver chiesto informazioni per sapere se qualcuno sapesse con esattezza dove fossero Morbegno e Talamona (due importanti località della Valtellina, appunto).

Però, se siete in 30 piloti, è necessario mantenere il controllo di tutto. Non possono 30 persone parlare contemporaneamente, quindi si cerca di strutturare la conversazione in modo più intelligente e gerarchica. Se un pilota ha un dubbio, quindi, non rompe le scatole a tutti gli altri, ma chiederà lumi solo al suo capitano. Se il capitano sa risolvere il suo problema, bene: risponderà solo a lui senza disturbare gli altri. Altrimenti, parlerà con l’altro capitano o il comandante e ridigererà la richiesta del pilota a loro. Tutti gli altri saranno all’oscuro di questa comunicazione. Sarà magari compito del capitano chiederà al comandante di chiarire il dubbio del pilota, perchè magari non è il solo ad aver avuto lo stesso problema. Seguite questo dialogo, che può chiarire le idee.

Scenario : siete all’aeroporto XYZ, la torre vi autorizza al decollo sulla pista 18 (quindi in direzione sud). Dopo il decollo, dovete mantenere questa direzione e salire a 2500 piedi.

Pilota Pluto
Ok, il pilota è decollato, sta mantenendo la direzione 180° e pian piano sta salendo a quota 2500 piedi, con una vertical speed di 700 piedi/minuto. Solo che…c’è un’imprevisto: l’aereo che sta pilotando sale troppo lentamente, e quindi rischiate di andare a sbattere contro delle montagne in prossimità dell’aeroporto. Il pilota interpella il suo capitano e gli chiede spiegazioni.

Capitano A

Il capitano risponde privatamente al pilota che avrebbe dovuto salire più rapidamente, a 1200 piedi/minuto. Ecco perchè è troppo basso, e perchè sta rischiando di andare a sbattere contro le montagne. Gli dice di accelerare la salita, e che se proprio non ce la dovesse fare, di virare verso 220 (lì c’è una vallata e quindi spazio), salire e poi tornare a seguire il piano di volo.
Pilota Pluto
Il pilota ringrazia il suo capitano e provvede.
Capitano A
Il capitano decide che lo stesso problema può presentarsi anche a tutti gli altri piloti (siamo in 30!!!) e prima che sia troppo tardi comunica la questione al comandante della flotta. Deciderà lui se spiegare al cosa massivamente a tutti i 30 piloti.
Comandante
Sì, il comandante richiede opportuno spiegare la questione. Nel frattempo, infatti, è andato a vedere il piano di volo pubblicato sul sito Web e lì effettivamente era stato detto di salire a 700 piedi/minuto. Preme quindi il tasto di broadcasting, parla con tutti e spiega di salire almeno a 1200 piedi/minuto, altrimenti andrebbe a sbattere.

Di tutte le comunicazioni “simulate” qui sopra, solo l’ultima avviene in broadcasting: tutte le altre avvengono privatamente tra pilota, capitano e comandante.

Cosa sarebbe accaduto se avessimo usato la modalità broadcasting? Semplice: che il primo pilota ad avere il problema avrebbe chiesto a tutti. Un secondo dopo, TUTTI avrebbero risposto CONTEMPORANEAMENTE: le vostre cuffie – e le vostre orecchie – vi avrebbero maledetto. Oltre al volume, l’altra questione è che le risposte non saranno chiare, perchè le voci si sarebbero accavallate. Quindi, di fatto, alla fin fine ci sarebbe stato uno che avrebbe preso in mano la situazione e avrebbe risposto a nome di tutti. Esattamente quello che è accaduto nella nostra comunicazione simulata, ma in modo molto più ordinato.

La morale quindi è questa: cercare di limitare il più possibile le comunicazioni radio in broadcasting.

Ho fatto chiaramente più di un volo, ormai, in diverse modalità (modalità broadcasting/gerarchica) e vi posso assicurare che la differenza si sente eccome. Nella prima modalità le cuffie non smettano mai di trasmettere la voce tutti gli altri che parlano (e quindi trovate davvero difficoltoso trovare il tempo giusto per inserirvi per le vostre comunicazioni) – nella seconda modalità la comunicazioni sono ridotte al minimo.

Come si fa tecnicamente tutto questo?
Ok, la premesse è che dobbiamo configurare un altro tasto della tastiera. Con quello tradizionale infatti si va in broadcasting verso tutte le persone nel nostro canale. Con quest’altro, invece, si parla solo con chi vogliamo noi. Seguite questi semplici passi ed il gioco è fatto.

  1. Cliccate sul menù Settings e poi cliccate su Key Settings. Apparirà la seguente schermata:

  2. Cliccate su Add per aggiungere la configurazione per un nuovo tasto. Apparirà questa schermata:

  3. Qui è sufficiente cliccare Set in alto a sinistra per inserire il tasto che volete associare: io ho messo lo Shift di destra, ma ovviamente un tasto vale l’altro. Nell’elenco delle azioni scegliete Whisper to, poi selezionate Player list. Fatto questo, scegliete uno ad uno i giocatori dalla casella indicata come Player to add ed ogni volta cliccare sul pulsante Add per aggiungerlo all’elenco

Fine!

Fatto questo, quando premete il tasto configurato parlerete soltanto con l’elenco delle persone che avete indicato. Purtroppo TeamSpeak non si ricorda l’elenco da una sessione all’altra, per cui ahimè ad ogni avvio dovete star lì a specificare di nuovo l’elenco di persone. Normalmente non è un problema, perchè ad ogni volo fatto in multiplayer i partecipanti saranno diversi da quelli della volta precedente, o sarà probabilmente diversa la gerarchia, per cui è un’operazione da fare comunque.

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[FSX] Diversi scenari per la comunicazione con TeamSpeak

Nel post precedente abbiamo introdotto l’utilizzo di TeamSpeak per la comunicazione vocale durante i voli in multiplayer. Abbiamo visto come collegarci ad un server, che differenza c’è tra la modalità Push-to-talk (PTT) e la modalità Voice Activation (VA).

Abbiamo inoltre visto cos’è un canale (channel) e come questo possa servire per “isolare” le comunicazioni, perchè le persone connesse sentono solo le comunicazioni che avvengono all’interno del canale in cui si trovano. In questo post descriveremo meglio quali scenari si possono creare, in base anche a quanti (e quali) piloti di sono connessi.

Modalità broadcasting (io verso tutti)
L’abbiamo già detto. Quando ci si collega ad un server TeamSpeak, si entra di default nel canale chiamato Default (scusate il gioco di parole :-). Lo scenario graficamente appare come segue:

Spiegazione. Quello che vedete qui sopra è una porzione dell’aeroporto di Sestri Levante. L’aereo giallo è il nostro, quelli rossi sono altri aerei collegati con noi presso lo stesso server FSX, e tutti parcheggiati al loro posto. Ce n’è uno parcheggiato in acqua, dovuto a chissà cosa. Ok, supponiamo che tutti i piloti siano connessi allo stesso server TeamSpeak, e tutti nello stesso canale Default.

Premiamo CTRL per parlare (supponiamo di aver abilitato il PTT). Quello che accade è questo:

Morale: la nostra voce arriva a tutti gli altri. Escludo in questo frangente eventuali problemi hardware (del tipo…microfoni non funzionanti, configurazione errata, oppure casse spente degli altri PC :-). Questa è la modalità broadcasting più completa, dove un pilota parla contemporaneamente con tutti gli altri. Se siete in pochi (meno di 10 persone) può andare bene. Se siete in 5, ma c’è di mezzo un chiaccherone, o un inesperto che ogni 10 secondi chiede aiuto, o conferme di questo e quello, può essere un problema. Ma è probabilmente la più comoda e la più veloce da utilizzare.

Modalità broadcasting (io verso tutti quelli nel mio canale)
Dal punto di vista pratico, fate esattamente la stessa cosa del punto precedente. Cosa cambia, allora? Cambia che prima vi siete spostati all’interno di un canale diverso da Default. Ecco lo scenario:

Spiegazione. Il rettangolo viola in basso a sinistra è un canale (contiene 2 aerei). Il parallelogramma arancione è un altro canale (contiene 4 aerei). Il quadrato verde è un altro canale ancora, ed è dove ci troviamo noi (contiene 3 aerei + il nostro).  Premiamo CTRL per parlare (supponiamo di aver abilitato il PTT). Quello che accade è che la nostra voce arriva solo ai 3 aerei che si trovano nel nostro stesso canale. Gli altri non ci sentono. Questa configurazione è comoda se siete in tanti, e quindi non trovate mai lo spazio e il tempo giusto per inserirvi nelle comunicazioni in corso. Immaginate 20 o più persone connesse, e immaginate che vi troviate tutti nello stesso canale: probabilmente la “linea” risulterà sempre intasata.

Suddividendo i partecipanti in diversi canali è possibile suddividere anche le comunicazioni. Immaginate che ci sia un canale “Servizio di terra”, che comunica solo con gli aerei che devono rullare e chiedere le autorizzazioni per il decollo, ignorando completamente gli altri che magari sono già in volo. Immaginate un canale “Avvicinamento”, che invece gestisce esclusivamente il traffico dovuto gli aerei in avvicinamento, quindi che li mette in fila, che autorizza gli atterraggi, etc. etc. Questa modalità richiede due cose:

  1. chi gestisce un canale deve coordinarsi con gli altri. Supponiamo che la persona che stia gestendo il traffico in avvicinamento non sappia nulla di quello che accade al servizio di terra. Quest’ultimo autorizza un decollo, mentre l’altro autorizza un atterraggio. Il risultato immaginatevelo pure – per fortuna che è tutto virtuale. Quindi chi fornisce un servizio alla sessione in multiplayer deve poter comunicare privatamente con gli altri fornitori di servizi: ne parleremo in futuro.
  2. c’è una responsabilità in più da parte dei singoli piloti. Ogni pilota deve spostarsi nel canale giusto nelle varie fasi del volo. Immaginiamo un volo come si deve: prendiamo un Cessna e ci facciamo trovare in uno dei parcheggi dell’aeroporto di Rimini. Ci colleghiamo al server TS e ci troviamo nel canale di Default. Prima di togliere i freni di parcheggio e di spostarci, dovremmo richiedere l’autorizzazione al servizio di terra. Perciò dobbiamo spostarci nella stanza giusta e cominciare a comunicare. Dopo aver rullato, ci troveremo sulla pista e decolleremo. Una volta spiccato il volo, probabilmente ci sarà la torre di controllo a gestire il nostro volo, per cui dovremo spostarci nel canale giusto, e così via. Stessa cosa quando arriveremo presso l’aeroporto di destinazione: dovremo spostarci nel canale dedicato agli avvicinamenti, e così via.

Porca miseria, che casino!
Non preoccupatevi troppo, se avete fatto confusione con canali, servizi di terra, avvicinamento e quant’altro. Dipendentemente dall’ambiente e dagli amici con cui vi trovate, tutto potrebbe essere molto più semplice. Dieci piloti, ci si parla in broadcasting e via al decollo.

Se invece siete in trenta, allora le cose sono ben diverse e vi posso assicurare che vorrete a tutti i costi un qualcosa di più organizzato, come appunto torri di controllo, servizi che gestiscono gli avvicinamenti e i decolli, e così via. Se non fate questo, probabilmente vi ritroverete a mezzanotte a girare in tondo su un aeroporto austriaco, in attesa che l’unica torre di controllo vi faccia atterrare dopo un’intera fila di altri aerei in volo insieme a voi.

Nei prossimi appuntamenti approfondiremo maggiormente alcuni aspetti che abbiamo introdotto quest’oggi.

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Flight Simulation

[FSX] Comunicare con gli altri piloti con TeamSpeak, usando la voce

Precisazione sin da subito: vi rimando ai miei due post precedenti per sapere come creare una sessione di volo in multiplayer, e come collegarsi a quest’ultima da un’altra postazione. Ovviamente su entrambi i PC dovete avere installato FSX.

Nei due post precedenti sono stato ben attento nel dirvi di disattivare tutte le funzioni native di FSX riguardanti la comunicazione vocale. Perchè? Perchè noi di Piloti Virtuali Italiani preferiamo utilizzare un software esterno, TeamSpeak (in breve TS), che è prima di tutto freeware (e quindi liberamente scaricabile ed utilizzabile) e in secondo luogo dispone di caratteristiche comode e irrinunciabili per un’esperienza di volo on-line degna di questo nome. Ne parleremo a breve.

Introduzione
Dunque, spero che tutti voi sappiate scaricare ed installare un software da Internet. Una volta che avete installato TS, avete bisogno essenzialmente di due cose:

  1. un microfono collegato e funzionante al vostro PC
  2. un server TeamSpeak al quale collegarvi

Il server al punto (2) deve ovviamente essere lo stesso per tutti i piloti. Quindi, se avete 5 amici e volete volare volare assieme, dovete mettervi d’accordo su quando & dove ritrovarsi (martedì sera, ore 21:30, all’aeroporti di Bresso a Milano) e dire a quale server collegarsi. PVI dispone di un server TS dedicato, quindi quello è un assunto: avviamo TS e ci colleghiamo al nostro server, previa autenticazione.

Collegamento ad un server TeamSpeak
La schermata iniziale di TeamSpeak è questa:

Per collegarsi, basta andare sul menù Connection e cliccare su Connect. Apparirà l’elenco di tutti i server che avete configurato. Se l’elenco è vuoto, dovrete ovviamente inserire il server, chiedendo le informazioni a chi di dovere (indirizzo IP, username, password, etc.).

Ho preferito nascondere l’indirizzo IP del server di Piloti Virtuali Italiani. Se è tutto ok, è sufficiente cliccare sul pulsante Connect ed il gioco è fatto.

Una volta collegati, quello che appare in TS dipende da come è configurato il server. Nell’esempio (reale) qui sopra, vedete diversi canali (“Channel”, seguendo la terminologia di TS): Default, Combat Gruppo Falchi, Combat Gruppo Folgore, Direttivo PVI, PVI Training. Ogni canale pò essere suddiviso in ulteriori sottocanali: ad esempio, il canale PVI Training contiene altri tre sottocanali (Training 1, Training 2 e Training 3). Di default, entrate nel canale Default. Facendo doppio-click su un altro canale, ci entrate. Più semplice di così si muore.

A questo punto potete parlare con il microfono. Importante: quando parlate al microfono, vi possono sentire solo le persone che sono nello stesso canale. Quindi, supponiamo ci siano 6 persone collegate, e noi siamo la settima. Supponiamo che tre di queste persone siano nel canale Training 1, mentre tutte le altre (quindi 4) sono rimaste nel canale Default, compresi noi. Quando parlate, la vostra voce arriva solo a tutti i presenti nel canale Default, mentre le altre non sentiranno nulla: questo può essere davvero comodo in particolari scenari di volo. Ne parleremo in seguito.

Configurare il microfono come “Push To Talk” o “Voice Activation”
Arriviamo adesso ad un punto interessante. TeamSpeak può trasmettere la vostra voce in due modalità differenti: o premendo un tasto (Push To Talk) oppure quando viene rilevata una voce in ingresso (Voice Activation).

Io preferisco di gran lunga la prima modalità. E’ un po’ come parlare con il CB: quando volete parlare, premete un tasto a vostra scelta, parlate e poi rilasciate il tasto. Mentre state parlando, il vostro nome nell’elenco di TS appare evidenziato con un pallino verde illuminato, che di solito invece è spento.


(non state parlando)

(state parlando – il rettangolo rosso l’ho messo io 🙂

Come si configurano le due possibili modalità di trasmissione della voce. E’ molto semplice. Basta andare sotto il menù Settings –> Sound Input/Output Settings. Apparirà la seguente schermata:

E’ sufficiente spostare l’opzione attiva su Push to talk oppure su Voice Activation. Nel primo caso bisogna poi premere il tasto Set per scegliere il tasto che deve abilitare il microfono: io ho messo il CTRL della tastiera. Nel secondo caso, invece, bisogna regolare il livello di volume oltre il quale il microfono viene automaticamente abilitato.

E’ comodo il pulsante Activate local test mode, grazie al quale potete testare il funzionamento del microfono. In pratica, parlate secondo l’impostazione attiva (PTT/VA), la trasmissione va e rimbalza indietro dal server TS, torna sul vostro PC e sentite la vostra voce. Se la vostra voce non torna indietro, qualcosa non va. 🙂

Controindicazioni del “Voice Activation”
Come dicevo prima, noi di Piloti Virtuali Italiani non utilizziamo questa modalità. Perchè? Credo sia facilmente immaginabile. Se avete l’attivazione automatica del microfono in base al volume rilevato, basta che un cane abbai, oppure che la televisione abbia un volume più alto, oppure basta esclamare qualcosa e il danno è fatto. Il microfono si attiva e trasmettete tutto agli altri! 🙂 Senza contare i normali rumori durante il volo, come il rombo dei motori, il tic-tac dei tasti sulla tastiera, etc. etc. Insomma, è MOLTO meglio avere un tasto da premere: più semplice e più comodo.

Quello che abbiamo configurato oggi permette di dialogare con tutti gli altri piloti connessi allo stesso server e nello stesso canale. E’ un po’ quella che io chiamo – magari impropriamente – modalità broadcasting, perchè ciascuno di noi parla con tutta la flotta. Se siamo in 10 piloti, può anche andare bene. Se nessuno sta parlando, potete farlo voi e qualcuno vi risponderà. Potete chiedere autorizzazioni al rullaggio/decollo, potete chiedere informazioni sulla rotta che state seguendo, o l’altitudine, quanto manca all’aeroporto, etc. etc.: tutto quello che volete (in realtà, dipende molto dalla severità con la quale state volando – se siete fra amici tutto va bene, se state volando su IVAO le cose sono ben diverse!).

Se la flotta è composta da un numero maggiore di aerei, allora bisogna organizzare meglio le cose, formando una specie di gerarchia.

Ne parleremo nel prossimo post, per oggi chiudiamo qua.

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Flight Simulation

[FSX] Collegarsi ad una sessione di volo in multiplayer

Questo post completa quello precedente, dove abbiamo visto come creare una sessione. In questo vedremo come collegarsi a questa sessione, chiaramente dopo che un altro pilota l’ha creata. Nota: a seconda del sistema operativo in uso, potresti trovarvi nella condizione di aprire le porte dei firewall software & hardware nel vostro sistema (questo sia che siate l’host che il client). Magari ce ne occuperemo in un altro momento in un altro post.

Adesso vediamo di arrivare al dunque.

Collegarsi ad una sessione di volo in multiplayer
La schermata iniziale di FSX è sempre la stessa:

Nel riquadro evidenziato in arancione digitate il vostro nome (che gli altri pilota vedranno accanto al vostro aereo), poi cliccate Accedi per proseguire.

Ok, a questo punto dovete indicare l’indirizzo IP del PC che sta ospitando la sessione in rete. Questo può essere sia un indirizzo IP locale interno alla vostra LAN, sia un indirizzo IP pubblico esposto su Internet. Nel primo caso, per conoscere l’IP dovete andare sul PC, e usare gli strumenti offerti dal sistema operativo installato (XP/Vista/7). Nel secondo caso, invece, l’IP vi deve essere detto da qualcuno. Ad esempio: i membri dei soci Piloti Virtuali Italiani hanno un server dedicato pubblico adibito proprio a questo scopo. L’IP mi è stato comunicato a suo tempo quando mi sono unito a questa associazione, tutto qua.

Inserito l’indirizzo IP, cliccate sul pulsante Trova Sessioni per proseguire. A seconda del grado di protezione impostato dall’host della sessione, potreste dover inserire la password di accesso.

Ok, qui ho evidenziato in fucsia qualche pulsante interessante. Qui dovete scegliere su quale aereo volare, e da quale aeroporto decollare. L’aeroporto può essere scelto tra queste tre opzioni:

  1. Da un aeroporto scelto dall’utente
    Nulla di nuovo, in questo caso. Potete scegliere nazione, città e aeroporto, esattamente come è stato visto in precedenza (cliccare qui per maggiori informazioni).
  2. In volo vicino all’ospite
    Supponiamo che l’host della sessione (che come abbiamo detto ieri, può volare anche lui), sia tranquillamente decollato da Sestri Levante (LIMJ) e, senza aspettarvi, si stia dirigendo a Milano Linate (LIML). Dopo un po’, vi collegate all’host, e lo fate mentre l’aereo dell’host è sopra Voghera (PV), diciamo…a 4500 piedi. Usando questa opzione, il vostro aereo viene posizionato accanto all’aereo dell’host (quindi sopra Voghera, a 4500 piedi). Non appena FSX vi mette nell’abitacolo dell’aereo, fate tutto quello che vi può servire per tenere l’aereo in volo. 🙂
  3. Dall’aeroporto più vicino all’aeromobile dell’ospite
    Consideriamo lo stesso scenario del punto (2) qui sopra. Usando questa opzione, il vostro aereo viene posizionato a terra, ma presso l’aeroporto di Voghera (LILH). Se l’aereo dell’host stesse sorvolando Torino, il vostro aereo verrebbe posizionato all’aeroporto di Torino. E così via.

Queste tre opzioni possono essere abilitate oppure no dall’host. Nel post precedente non abbiamo esplorato fino in fondo le possibilità, ma ci sono una serie di impostazioni che regolano appunto le libertà che può avere ogni partecipante della sessione in multiplayer. Le vedremo in futuro, se ci sarà bisogno.

Le altre impostazioni riguardano carburante & carico, piano di volo, nome ATC e così via. Notare che anche in questo caso ho lasciato spente le opzioni relative alle comunicazioni vocali.

Detto questo, fate le vostre scelte, poi cliccate su Ok per proseguire.

Abbiamo finito!! Non ci resta che cliccare Entra in sessione per entrare nel vostro aereo e volare con gli altri. Nella finestra sopra possiamo vedere l’elenco delle persone che si stanno connettendo (solo io, nell’esempio qui sopra). Oppure facciamo ancora in tempo a cambiare velivolo. Viene indicato da quanto tempo è attiva la sessione di FSX: in questo caso, 3 giorni, 13 ore, 7 minuti e 44 secondi (dopodichè Joshua lancerà le testate).

Tutto qua: sicuramente unirsi ad una sessione di volo è più semplice che crearla da zero. Ma ci sono tanti aspetti che varrebbe la pena di approfondire. Ad esempio, qualche domanda:

  1. ok, siamo connessi in 10 amici e siamo tutti all’aeroporto di Innsbruck. Come facciamo a riconoscerci?
  2. ok, vedo gli aerei degli altri, ma…come faccio a parlare con loro?
  3. è possibile volare in due sullo stesso aereo? magari io facendo il pilota, ed il mio amico il copilota?
  4. cosa succede se Tizio Caio acquista un aereo di terze parti, mentre io no? Come vedo quel determinato aereo sul mio PC, dal momento che localmente sul mio PC non ho la grafica di quell’aereo specifico?
  5. bla bla bla

Insomma, molte domande per adesso sono senza risposta. Ma le risposte ci sono, ovviamente, e verranno divulgate nei mesi a venire, pian piano e senza fretta.

Stay tuned!

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Flight Simulation

[FSX] Ospitare una sessione di volo in multiplayer

Riprendiamo il discorso dedicato a Flight Simulator X. In questo post vi ho descritto come cominciare un volo libero. Essenzialmente, un volo libero è un volo che fate da soli, sul vostro aereo nel posto dove volete voi. A seconda delle impostazioni correnti di FSX (in futuro parleremo anche di questo) potreste vedere attorno diversi elementi: altri aerei pilotati dalla IA del vostro PC, automobili, camion, barche, traghetti, navi da crociera e via dicendo. Ma ci siete solo voi, con il vostro aereo, che potete combinare tutto quello che volete: dal volo pulito e lineare (consigliato), alle acrobazie più sfrenate con un Boeing 740 (non consigliato).

In questo contesto, il massimo grado di interazione che vi è concesso è quello di parlare con i vari controllori di volo messi a disposizione da FSX. E’ sufficiente sintonizzare la frequenza sul controllore di terra o sulla torre di controllo, ed ecco che potete richiedere il permesso di rullare, decollare, atterrare, etc. etc.: tutto quello che fareste su un aereo vero. Ma questi controllori sono solo simulati, e quindi comandati dalla IA del vostro PC.

Cosa succede se volete volare con altri amici nello stesso volo? E’ semplice: anche FSX ha una sezione multiplayer davvero molto evoluta. Potete quindi decidere di ospitare una sessione o di unirvi ad una sessione esistente.

In quest post descriveremo come creare una sessione in rete, disponibile ad altri piloti.

Come creare una sessione in rete
Avviate Flight Simulator X. Sul lato sinistro della schermata principale cliccate su “Sessione in rete”.

Se non volete utilizzare GameSpy (consigliato), attivate il pallino su Rete locale (LAN). Questa funzione – lo preciso subito – funziona anche via Internet. Inserite il vostro nome (io sopra ho inserito il mio codice ICAO). Poi fate clic sul pulsante Accedi in basso a destra per proseguire.

Nella schermata successiva cliccate sul pulsante Ospita una sessione (evidenziato in verde qui sopra).

Siccome siete gli amministratori di questa sessione in rete, qui cominciate a determinare un po’ le regole sulle quali creare questa sessione. Nella schermata qui sopra decidete quanto segue:

  • se la sessione deve ospitare un volo libero o una delle missioni pre-confezionate di FSX
  • il nome della sessione e la sua descrizione (in questo modo gli altri possono riconoscere la vostra sessione dalle altre eventualmente presenti)
  • una eventuale password per accedere alla sessione
  • le impostazioni nel riquadro Disponibilità sessione – lo dico onestamente – non le ho mai usate. Posso immaginare che determinano se la vostra sessione appare in elenco ai client (Rendi la sessione visibile a chiunque) oppure se invece è privata (in tal caso, il pilota che desidera connettersi vede sapere il nome esatto che avete impostato alla sessione)

Fate clic su Avanti per proseguire.

Anche se state ospitando la sessione di volo, non è detto che dobbiate rimanere a terra dirigendo gli altri. Niente affatto. E difatti qua impostate gli stessi parametri di un normalissimo volo libero fatto in locale: aeromobile, aeroporto di partenza, tempo meteorologico, ora e stagione. Per maggiori informazioni consultate questo post. E non solo: carburante, carico, piano di volo, etc. etc. Quando avete fatto, cliccate sul pulsante Avanti per proseguire.

Altri parametri minore della sessione: numero massimo di piloti, tempo di timeout, etc. etc. Un piccolo consiglio: disattivare la comunicazioni vocali di FSX, come mostrato sopra. Perchè? In questo post, un breve accenno: useremo un software esterno (TeamSpeak), che ha qualche caratteristica che ci può essere utile. Quindi, per risparmiare banda e velocità, disattivate tutto quello che riguarda le comunicazioni vocali. C’è anche un’impostazione dedicata alla condivisione dell’aeromobile, che per adesso non ci interessa. Anche il pulsante Opzioni avanzate per adesso non ci interessa.

Cliccate su Avanti per proseguire.

Vi sembrerà strano, ma avete finito. Sul lato sinistro dello schermo vedete l’elenco dei piloti attualmente connessi: per adesso ci sono solo io, I-ALTN. Man mano che gli altri si collegheranno, vedrete apparire i loro nomi. Tutto qua, è sufficiente cliccare sul pulsante Inizia Volo, in basso a destra, per entrare nell’abitacolo del vostro aereo.

Questo è quello che deve fare chi ospita la sessione. Fatto questo, vedremo nel prossimo post cosa deve fare il pilota che desidera unirsi a questa sessione in multiplayer.

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Flight Simulation

[FSX] Qualche precisazione sulle intenzioni future

Ho cominciato un paio di settimane fa a scrivere post della serie [1/n] Volare e programmare con Flight Simulator X. Lo scopo di quei post era quello di fornire una intro al mondo della simulazione del volo con FSX, per poi passare a qualcosa di più succulento, come la programmazione con .NET all’interno di FSX.

Le cose sono cambiate. Avevo già creato la categoria Flight Simulation dedicata, ma ho intenzione in futuro di espandere il discorso e di scrivere un certo numero di post (pressochè tendente ad infinito) dove si parlerà di tutti gli aspetti di FSX, in ogni ambito. Ho deciso quindi di:

  1. cambiare il titolo dei quattro post già scritti in precedenza, mettendo qualcosa di più preciso rispetto al contenuto del post stesso (già fatto)
  2. nei post dedicati all’argomento Flight Simulator X comparirà il prefisso [FSX], così li riconoscete velocemente e potete skipparli se non vi interessano (già fatto, e comunque sarà così anche nei prossimi post, chiaramente)

Quindi, in futuro, sentirete parlare sempre più spesso di FSX: teoria, pratica, volo in solitario o in multiplayer, software di terze parti, scenari, aerei, programmazione, etc. etc.

Per problemi tecnici – tra l’altro – ho trovato qualche difficoltà a creare il filmato che vi avevo promesso nell’ultimo post, perciò salteremo questo argomento e mi dedicherò alla stesura di un post dedicato al volo in multiplayer, ovvero non in solitaria, ma con un gruppo di piloti connessi tutti allo stesso server.

Allacciatevi le cinture, si decolla!

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Flight Simulation

[FSX] Orientarsi nella cabina di pilotaggio: tasti, mouse e teoria

Se avete letto e seguito i passi che ho descritto nel mio post precedente, siete in grado di cominciare un volo libero, selezionando le quattro componenti minime e necessarie: velivolo, aeroporto di partenza, condizioni meteo e data/ora.

Riprendiamo da questo punto. Avviate FSX e cominciate un volo libero con i seguenti parametri:

  • Aeroplano : Cessna C172SP Skyhawk. FSX vi propone quello con la livrea bianca. Attivate la casella Mostra tutte le varianti per vedere tutte le altre. Io ho scelto quella arancione/nera.
  • Aeroporto : Sestri Levante, a Genovia, Liguria, Italia. Impostate come posizione di partenza la pista 11, così eviteremo il rullaggio e potrete decollare subito.
  • Meteo : Tempo sereno. Così evitiamo nuvole, pioggia e altre condizioni pericolose.
  • Ora del giorno : giorno, così FSX vi mette a mezzogiorno con il bel tempo. Meglio di così non si può avere. 🙂

Fatto questo, cliccate su Inizia volo ed aspettate il caricamento. Entro pochi secondi (minuti?) FSX vi posizionerà sul vostro Cessna, sulla pista, con i motori accesi e pronti a partire:

 

Prima di decollare veramente, qualche informazione preliminare è d’obbligo
Dunque, ci sono alcune cose da dire. La vista predefinita di FSX è quella del cruscotto del vostro aereo. Per dirla banalmente, state vedendo attraverso gli occhi del pilota, così come succede con i moderni giochi FPS (first-person shooter), da Doom in poi. Da questa vista, potete vedere la pista davanti a voi (lo vedete il numero 11 sull’asfalto, giusto?) e parte del cruscotto. Per guardarvi attorno, tenete premuto SPAZIO e muovete il mouse delicatamente. Dirigerete lo sguardo nella cabina dove volete voi. Ecco ad esempio una vista del lato destro del cruscotto (cockpit):

Questa funzione di FSX si chiama cruscotto virtuale, ed è una novità rispetto alle versioni precedenti di Flight Simulator. FSX è già sul mercato da qualche anno, perciò parlare di novità è un po’ fuorviante. Anche X-Plane, diretto concorrente di FSX, ha una funzione che – da quello che ho visto – è estremamente molto più semplice paragonata a quella di FSX. Aerei di terze parti, sviluppati ad-hoc, hanno implementato il cockpit virtuale in modo molto più realistico e più dettagliato. Ogni singolo interruttore fa quello che farebbe realmente su quell’aereo, e non è un eufemismo: è proprio così. Persino accendere i motori (sugli aerei di default basta un semplice CTRL+E) può richiedere diversi passaggi (pushback, avviamento dell’APU, valvole di accensione, riscaldamento, etc. etc.).

Girare lo sguardo all’interno della cabina serve proprio a questo, cioè ad accedere a tutti i comandi previsti su quell’aereo. Oppure, se state volando con altri amici via LAN o via Internet, serve per volare in formazione: ogni tanto deve buttare l’occhio per vedere se state andando addosso a qualcuno. Oppure ancora, se state volando in solitaria in VFR dovete ogni tanto controllare ciò che vedete dal finestrino per non perdervi: quindi adocchiare città, laghi, fiumi, colline e via dicendo.

Detto questo, passiamo a vedere gli altri tasti fondamentali per volare con FSX:

  • SHIFT+Backspace e SHIFT+Enter permettono di alzare/abbassare lo sguardo. Rispetto al cruscotto virtuale di prima, c’è una differenza: quando usate CTRL+Spazio la vista ruota, esattamente come se steste ruotando la testa, ma non cambia di posizione. Con SHIFT+Backspace e SHIFT+Enter, invece, la vista si alza ed abbassa. Perchè? Io trovo utile questa funzione in fase finale di un atterraggio, quando magari gli strumenti non mi servono più, ma ho più interesse a tenere d’occhio la pista con gli occhi. Alzo lo sguardo…comincio a vedere il muso dell’aereo e ho un punto di vista migliore. Un po’ come quando si parcheggia con l’auto: si alza la testa per guardare il cofano, avanzando lentamente fino a sfiorare il muretto di fronte a noi. Ecco due screenshot:
Vista alzata
Vista abbassata

 

 

 

  • Premendo il tasto S ciclate una serie di viste esterne: cruscotto virtuale (vista sopra), vista osservatore, vista dalla torre di controllo più vicina e ala destra. Quelle che uso più spesso sono ovviamente il cruscotto virtuale e la vista osservatore. Quest’ultima si presenta nel modo seguente:

Carina, no? Da questa vista potete usare l’hat del vostro joystick per girare attorno all’aereo. Ho scelto questa bella inquadratura per farvi vedere la pista ed il mare di Genova.

  • Premendo i tasti “+” (più) e “-“ (meno) potete zoomare (ingrandendo o rimpicciolendo) la vista corrente. Ecco cosa succede se uso CTRL+Spazio per puntare un certo punto del cruscotto virtuale e poi premo “+” un certo numero volte, fino ad arrivare ad uno zoom di 2.0 (lo vedete in alto a destra sullo screenshot).

Così avete un dettaglio infinitamente maggiore sui vari strumenti: velocità in volo, orizzonte artificiale, altimetro, virosbandometro, l’indicatore di prua e l’indicatore di velocità verticale. Basta premere “-“ zoomare all’indietro e tornare alla vista normale

  • Se in qualsiasi momento volete tornare alla vista normale, basta premere CTRL+Spazio ed il gioco è fatto.
  • F5/F6/F7/F8 impostano i flaps del vostro aereo.
    F5 : ritrazione completa dei flaps
    F6 : ritrazione di una tacca dei flaps
    F7 : estensione di una tacca dei flaps
    F8 : estensione completa dei flaps
  • F1/F2/F3/F4 impostano la potenza del motore (manetta).
    F1 : manetta al minimo
    F2 : leggera diminuzione della manetta
    F3 : leggero aumento della manetta
    F4 : manetta al massimo
  • Il tasto G (come Genova, appunto) ritrae/estende il carrello di atterraggio. Per questo volo non ci servirà, perchè il Cessna Skywawk C172CP ha il carrello fisso.
  • Shift+n, dove con “n” intendo un numero che va da 0 (zero) a 9 (nove). La funzione di questo tasto dipende dall’aereo che avete selezionato. Nel nostro caso, ad esempio Shift+2 apre il pannello delle radio, mentre Shift+3 apre il pannello GPS. Ecco ad esempio:

Piccola precisazione: il pannello radio, visibile in basso a destra sullo screenshot qui sopra, lo possiamo vedere e gestire anche attraverso il cruscotto virtuale. L’abbiamo visto prima: basta tener premuto Spazio, muovere il mouse e puntare sulla destra il pannello radio. Però in questo modo si perde la vista sull’ambiente circostante, per definizione. Così facendo, invece (e lo vediamo qui sopra) possiamo tenere gli occhi sul mondo davanti a noi, mentre in bella mostra possiamo impostare le frequenze radio, il transponder ed il pilota automatico, usando il pannellino aperto. Comodo!

Perchè si vede il mare?
Tornate per un attimo a qualche screenshot fa, dove si vede la pista ed il mare. Facciamo mente locale. Abbiamo detto prima che siamo sulla pista 11 dell’aeroporto di Genova. Pista 11 significa che ha direzione 110°. La pista opposta a questa è la 29, con direzione 290°. Attenzione: la pista è unica, solo che può essere utilizzata in entrambe le direzioni. Non contemporaneamente, ovviamente, altrimenti vedreste aerei schiantarsi in mezzo alla pista. Solitamente, gli aerei decollano controvento, e comunque sarà la torre di controllo che, quando vi autorizzerà al rullaggio vi dirà una cosa tipo: “Aereo Cessna, siete autorizzati al rullaggio, portarvi al punto attesa per la pista 11. Richiamare al punto attesa. Passo.”.

Torniamo a noi. Siamo a Genova e decolleremo con prua 110°, saremo diretti verso sud-est. Se avete anche una pur minima idea della geografia italiana, allora capite subito che alla nostra sinistra avremo le Alpi Apuane, mentre a destra avremo il Mar Ligure. Scaricando Plan-G, software gratuito che integra Google Map e FSX, le cose si fanno più chiare:

L’immagine qui sopra è linkata alla versione più grande. Si vede un aereo giallo presso la testata della pista 11: questo è il nostro aereo pronto al decollo, e come vediamo è puntato proprio verso sud-est, prua 110° circa. Si vedono altri tre aerei rossi: questi sono aerei simulati da FSX, pilotati dall’intelligenza artificiale. Se diamo potenza al motore (usando i tasti descritti sopra, oppure più semplicemente con la levetta sul joystick), l’aereo comincerà a prendere velocità. Plan-G aggiorna la vista automaticamente ogni 2 secondi, per cui vedremo l’aereo giallo cambiare la sua posizione man mano che il nostro volo procede.

Ecco, quindi, perchè si vede il mare nella Vista osservatore descritta un po’ più su. C’è il mare perchè è giusto che ci sia, e perchè lo vedrebbe un pilota in quel punto esatto.

Appuntamento al prossimo post, dove (magari con un bel video) faremo un bel girocampo ed atterreremo sulla stessa pista dalla quale stiamo decollati.

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