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Software di terze parti: utility, developer tools, software per Windows Mobile. Software che può aiutarvi nella vita quotidiana (almeno…si spera!)

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Questa volta WH4L mi ha reso incazzoso

Questa volta hanno superato il limite. Nulla da dire per la celerità nelle risposte, nella disponibilità e – dal punto di vista tecnico – sull’efficienza del servizio. Ma per quanto riguarda la piattaforma Sharepoint, WH4L lascia fortemente a desiderare. Seguite il mio consiglio: non affidatevi a WH4L per questo servizio! Non so se sono io sfigato e se invece a voi è andata meglio: io vi racconto la mia esperienza.

Ad aprile dell’anno scorso ho attivato Windows Sharepoint Services 3.0 sul mio hosting. Da quel giorno ho utilizzato Sharepoint per pubblicare un po’ di tutto:

  1. download dei freeware che ho scritto
  2. rapportini, fatture, documentazione varia (il tutto in un’area privata)
  3. altre cose più “leggere”: libri che ho letto, la mia raccolta di DVD

Nel corso di questi (quasi) 12 mesi, diverse volte ho trovato il server Sharepoint irraggiungibile: a volte ottenevo un errore 404, altre volte mi diceva che era impossibile connettersi al database, altre volte altri errori che mi erano più o meno sconosciuti. Ho sempre risolto aspettando un giorno, oppure aprendo un ticket presso l’assistenza: non so loro cosa facessero di preciso, comunque il tutto tornava a funzionare regolarmente.

Fino allo scorso weekend. Ancora una volta, il mio server Sharepoint non risponde. Li contatto e mi propongono di spostare il mio website su un altro server Sharepoint. Questa cosa non ha costi aggiuntivi, e dico loro di procedere. Nonostante questa operazione, alcune parti del sito danno ancora grossi problemi.

Li ricontatto, e mi dicono che alcuni parti risultano essere corrotte, e che l’unica soluzione è quella di restorare ripristinare un backup del Febbraio scorso. Un po’ rammaricato, dico loro di procedere.

Ma il backup – così dicono – non funziona, e mi propongono di restorare ripristinare un “very old backup” del 25 Luglio dell’anno scorso. Afflitto, dico loro di procedere. Nemmeno questa strada funziona, il backup non funziona per motivi che non conosco.

Morale: ho perso tutto il mio sito, liste ed elenchi compresi. Solo il mio elenco dei libri letti si è parzialmente salvato.

Una sola e piccola domanda: ma WH4L non dovrebbe fare backup giornalieri???

Alcune volte Zio Paperone su Topolino diceva: “Me tapino!“. Oggi lo dico io.

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Il mio sito Sharepoint è giù

Il mio sito Sharepoint ospita fra le altre cose alcuni download di utility freeware che qualcuno di voi ha scaricato ed utilizza regolarmente. Purtroppo pare che durante il weekend qualcosa sia andato storto ed il sito sembra essere corrotto – e non so bene il perchè. E’ tutto oggi che sono in contatto con l’assistenza tecnica di WebHosting4Life che, lo devo dire, è veloce nelle risposte, cortese ed efficiente.

Prima mi hanno trasferito il sito enjoy.vivendobyte.net da un server WSS ad un altro.
Adesso mi stanno ripristinando un backup del 30 Gennaio scorso, perchè pare che la situazione sia più grave del previsto. Speriamo bene!

Come dicevo questa mattina ad Emanuele sul forum di UGIdotNET, WH4L è assolutamente consigliabile: non c’è stato giorno in cui il mio sito o il mio blog fosse irraggiungibile.

Le cose cambiano però quando si tratta di Sharepoint: se dovessi azzardare una statistica, direi che su 100 giorni totali, in 20 di questi il sito WSS era giù, per un motivo o per l’altro. Un po’ troppo, porca miseria, o no?

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Ma Messenger pinga o viene notificato?

A volte Messenger non lo capisco proprio. Non mi parte nell’avvio automatico del PC, lo devo lanciare manualmente da uno shortcut della mia toolbar, e mi va bene così, perchè ci sono momenti o giorni in cui non voglio o non riesco a chattare.

Quello che non ho mai saputo è la modalità con cui Messenger “capisce” quando un nuovo contatto fra quelli nella mia lista arriva on-line. Non capisco in base a che criterio vengo informato del fatto che “XYZ” si sia connesso: fa polling (no!) o viene notificato in qualche modo (spero di sì).

Supponiamo che non faccia polling – cosa più ovvia. Mi spiegate per favore come mai ci sono momenti in cui vengono rilevati fino a 3 contatti che si connettono istantaneamente? Questo è un tipico comportamento di applicazione che fa polling, perchè aggiorna la situazione ogni n minuti, e se dall’ultima volta (n minuti prima) si sono connesse 3 persone, ecco che la mia notifica riguarda contemporaneamente 3 persone. Non è che si sono connesse tutte in quel momento. Dubito che 3 persone della mia lista si connettanno tutte insieme nell’istante:

DateTime instant = new DateTime(2008, 2, 5, 12, 01, 32, 781);

E’ solo un aggiornamento della situazione, per cui in quegli n minuti può accadere di tutto.

Qualcosa di storto deve esserci.

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Flight Simulator X, il suo SDK e qualche bella idea

L’ultimo Flight Simulator X espone con il suo SDK un modello ad oggetti devastante e potentissimo. E’ possibile programmare tutto quello che si vuole, è possibile ottenere tutte le informazioni che si vogliono ed utilizzarle come meglio si vuole. Mio fratello, per esempio, ha scritto una piccola utility, AutoSaver for FSX, che salva automaticamente il volo ogni x minuti. Il software su CodePlex è disponibile qui.

In realtà, io e lui (più lui che me) abbiamo fatto molti altri esperimenti: il più divertente è stato controllare da remoto il rate della simulazione di Flight Simulator. Mi spiego meglio. In condizioni normali, la simulazione gira a 1x. Ciò significa che se dovete percorrere 100 miglia ed il vostro aereo viaggia a 100 miglia/ora, ci metterete esattemente 60 minuti. Se dovete fare un volo Milano-Parigi, potete anche farlo, perchè vi assicuro che comunque nell’oretta di volo che vi attendete le cose da fare ci sono. Se invece dovete fare Londra-Pechino, le cose sono ben diverse e potreste davvero annoiarvi alla grande, o comunque potreste avere una vita privata (ce l’avete???) che non vi permette di stare davanti allo schermo per vedere se tutto va bene.

Flight Simulator X vi permette di aumentare il rate della simulazione (2x, 4x, 8 e così via) per accorciare i voli. Uno degli esperimenti che abbiamo fatto io e mio fratello è stato quello di poter aumentare/diminuire il rate della simulazione da remoto, mandando una semplice e-mail ad un certo indirizzo, formattata e firmata in un certo modo. Voi siete al fare la spesa, siete al cinema e potete mettere in pausa la simulazione, perchè sapete che ad una certa ora l’aereomobile deve cominciare la fase di discesa, oppure potete accelerarla o rallentarla, a seconda delle esigenze. E’ stato solo un esperimento tecnologico, non è pubblicato da nessuna parte.

La cosa davvero interessante è combinare FSX, il suo SDK e WCF per pubblicare da qualche parte sul Web le informazioni del volo corrente. Il plug-in preleva un certo numero di informazioni da FSX (longitudine, latitudine, velocità, altitudine, carburante rimasto, direzione attuale, distanza all’arrivo, rate di simulazione, temperature, vertical speed, etc. etc.) ogni x minuti, le memorizza in un oggetto .NET e le invia attraverso un’interfaccia IFlightSituation verso un servizio WCF.

Non c’è codice in questo post, è solo una chiaccherata. Bella idea, ci devo ragionare su! Voi altri, non rubatemi l’idea, altrimenti…vi ammazzo!!!

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Fare il backup dei proprio db su WH4L

Chi come me ha l’hosting del proprio sito su WebHosting4Life, può backuppare i propri database loggandosi nel proprio Pannello di Controllo. Da qui basta cliccare sulla voce MSSQL Admin. Il Pannello mostra l’elenco dei propri database configurati, e tutte le operazioni che possiamo fare su ciascun database: lo shrink, il rename, il change pwd, etc. etc. C’è anche un’utile opzione di backup, che per l’appunto fa il backup del database mettendo il file in una directory raggiungibile via ftp.

Se vi state chiedendo il perchè, ho almeno due motivi.

  1. Sì, vero, anche quelli di WH4L fanno il backup giornaliero di tutti gli hosting che hanno. Voi vi fidate? Sì? Buon per vuoi. Io vivo meglio pensando…fidarsi è bene, non fidarsi è meglio!
  2. Se volessi un giorno cambiare hosting, comunque un backup dei miei database lo vorrei avere lo stesso.
  3. Se volessi installare Subtext in locale, per fare qualche esperimento, potrei utilizzare il backup del mio database, così è già bello pronto da usare, pieno di post, configurato, etc. etc., senza troppi sbattimenti.
  4. Dati sensibili: meglio tirarli giù ogni tanto dai server e farne un backup “serio” su DVD.

In questo preciso momento, però, ho qualche errore nella procedura che ho descritto. Avrei voluto mettere qualche screenshot, ma ci devo rinunciare.

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La strana impostazione predefinita di Sharepoint Designer

Certe cose non le capisco. L’impostazione predefinita di Sharepoint Designer prevede che all’avvio dell’applicazione venga aperto l’ultimo sito Web aperto dall’applicativo stesso. Ma perchè, mi chiedo? E’ come vedere Word o Excel aprire l’ultimo documento o l’ultimo foglio elettronico su cui abbiamo lavorato. Nessuno si sognerebbe una cosa del genere, e se proprio servisse c’è sempre l’elenco dei files recenti, che basta ed avanza.

Comunque sia, è fortunatamente possibile disabilitare questo comportamento. Basta andare su Strumenti –> Opzioni applicazione e disattivare il checkbox che dice: “Apri automaticamente l’ultimo sito Web all’avvio di SharePoint Designer“. Non so darvi le indicazioni in inglese, perchè io l’ho installato in italiano.

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ObjectDock: una toolbar sul desktop

L’ultima volta che ho visto da vicino il notebook del buon Janky, ho notato un’applicativo sul desktop del suo Windows Vista. Era la classica applicazione che fa da toolbar, che raccoglie icone e shortcut delle nostre applicazioni preferite e le mette in bella mostra: se ci si passa sopra con il mouse vengono ingrandite (stile Mac). Mi ha catturato fin dal primo sguardo, anche perchè ho sempre cercato un’applicazione simile da installare. Su Windows XP utilizzo una feature del sistema operativo stesso, mentre non è possibile ottenere lo stesso risultato sotto Vista.

Quando Janky è tornato dalle ferie, mi ha gentilmente fornito il nome dell’applicazione: ObjectDock. Ne esiste una versione freeware ed una versione a pagamento (19,95 dollari). Le caratteristiche sono davvero molto e vi consiglio caldamente di dargli un’occhiata sul sito che vi ho indicato.

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Una feature di IE a cui non so rinunciare!!!

Non so se altri browser abbiano una cosa simile – suppongo di sì – ma se c’è una cosa a cui non riesco a rinunciare sono i provider di ricerca di Internet Explorer 7.

Spiegazione per gli “imberbi”
Se vi state chiedendo cosa sono questi benedetti provider di ricerca, continuate a leggere, altrimenti passate al paragrafo successivo.

Il Web sarebbe un posto invivibile senza i motori di ricerca. E non vi riferisco solo all’onnipresente Google, ma a tutti i motori di ricerca inclusi su siti e portali. Penso a YouTube, Amazon, InternetBookShop, eBay, etc. etc., cioè tutti quei siti nei quali bene o male compare una Search Text. I provider di ricerca di IE7 vi permettono di effettuare ricerche all’interno di un sito senza doverlo raggiungere fisicamente dal browser, almeno all’inizio. Per farlo, aprite la ComboBox accanto alla Search Text di IE7 (posizionata in alto a destra nella finestra del browser stesso), selezionate il provider che vi interessa e digitate qualcosa nella casella di testo. Premete Invio e verrete catapultati nel sito, con la ricerca già pronta.

Un piccolo esempio
Mi capita spesso di dover linkare all’interno dei miei post contenuti derivanti dal mio stesso blog, oppure da altri blog. Per trovare l’url di un certo post, quindi, andavo su Google e nella casella di ricerca scrivevo una cosa tipo:

    site:<url> <keyword1><keyword2><keyword…n>

Così facendo, Google restituisce una serie di risultati, più o meno affidabili a seconda delle keyword(s) utilizzate. Non lo trovate un po’ scomodo? Potete configurarvi un provider di ricerca che faccia per voi il lavoro più sporco. E’ sufficiente seguire le istruzioni che trovate nella pagina Web raggiungibile dalla voce Trova altri provider visibile nel menù evidenziato dal rettangolo arancione qui sopra. La versione breve è: vi serve l’url del motore di ricerca che sta cercando la keyword TEST. Incollate l’url, date un nome al provider di ricerca e siete a posto.

Con questa tecnica, potete rapidamente cercare post su qualsiasi blog o sito, potete cercare libri su Amazon, oppure video su YouTube. Alcuni siti – non ho idea di come facciano – sono capaci di dialogare con il browser per darvi la possibilità di aggiungere il provider di ricerca in modo del tutto automatico. La trovo una genialata grandiosa, perchè nell’arco di due click si possono fare ricerche ovunque, in modo rapido ed indolore.

Un caso reale
Mia madre ha cominciato 2/3 anni ad usare il PC, un notebook che tramite wi/fi è connesso alla Rete. Legge molti libri, e poco tempo fa le ho fatto scoprire www.internetbookshop.it, dove va a leggere recensioni di libri, oppure le ultime uscite della sua scrittrice preferita. Senza provider di ricerca, mia madre dovrebbe aprire IE, digitare l’url del sito, cliccare su Ricerca avanzata, riempire la casella di testo con – per esempio – il nome della scrittrice. Poi dovrebbe cliccare Ricerca ed aspettare il risultato.

Con i provider di ricerca, mia madre apre IE, seleziona IBS dalla ComboBox, scrive il nome della scrittrice e clicca sul pulsantino con la lente d’ingrandimento. Ed automaticamente viene catapultata sulla pagina Web desiderata, senza grossi sforzi. Le ho detto che in realtà è una scorciatoia – la procedura di prima è sicuramente più completa e versatile, ma lei è più contenta così.

E pure io.

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Windows Vista SP1 RC disponibile a tutti

A questo indirizzo è possibile scaricare la release candidate dell’SP1 per Windows Vista. Io personalmente ho una paura fottuta ad installarlo, perciò prima aspetto ed andrò a leggere le prime impressioni. So che è non un atteggiamento, ma mio nonno diceva sempre che “chi va piano va sano e va lontano“, perciò una volta tanto cercherò di non farmi prendere dalla frenesia. Tra l’altro credo che questo SP1 RC sia valido solo per Vista in inglese, mentre io ormai da un po’ mi sono installato la versione italiana.

Una sola piccola nota:

Windows Vista SP1 Release Candidate is Time-Limited software.  It will no longer operate after June 30, 2008, and should be uninstalled prior to that date.

Quindi, sarà bene ricordarsi di questa cosa, per cui appena uscirà la versione finale ricordatevi di installarla senza indugiare troppo.

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E’ uscito Space Shuttle Mission 2007

Nei mesi scorsi vi avevo detto che era in procinto di uscire Space Shuttle Mission 2007 (in breve SSM2007), una simulazione riguardante lo Space Shuttle e le innumerevoli missioni in cui ha preso parte. Erroneamente, ho sempre parlato di SSM2007 come se fosse un add-on per Flight Simulator X. Nulla di più sbagliato: me ne scuso con chiunque abbia letto i miei post credendo questa cosa. E ringrazio di conseguenza un mio lettore, un certo alden, che in questo post mi aveva messo in guardia.

L’uscita di SSM2007 era programmata un po’ prima di Natale: è stato ritardato a causa di problemi sistemistici ampiamente spiegati sui forum ufficiali di Exciting Simulations, la casa produttrice del software/simulazione/gioco. Inutile aggiungere altro: appena uscito, l’ho acquistato senza pensarci un attimo. 50 dollari, 35 euro. E voglio parlarvene un pochino per darvi un’idea di massima.

SSM2007 è una simulazione di Space Shuttle, fin qua ci siamo. In pratica, è possibile affrontare poco meno di una quindicina di missioni reali (reali nel senso che sono missioni realmente effettuate dal programma spaziale NASA), partendo a piacimento dalle fasi di lancio, ingresso ed uscita dall’orbita terrestre, atterraggio finale. La simulazione è molto, molto accurata, al punto in cui diverse volte sui forum gli stessi autori consigliano di leggere i manuali ufficiali targati NASA, liberamente disponibili in formato HTML o PDF. Le missioni vanno dalla prima missione assoluta (STS-1), che prevedeva lancio, orbita, deorbita ed atterraggio, fino alle missioni più recenti dove bisogna mettere in orbita satelliti, attraccare alla ISS, manovrare con il braccio meccanico, etc. etc. Le parti più emozionanti sono il lancio, con colonna sonora in stile Apollo 13, al rientro, con lo Shuttle avvolto dal calore provocato dall’attrito con l’atmosfera. L’atterraggio lo si fa in manuale, dopo aver percorso l’HAC (Horizontal Alignment Cone) per allinearsi con la pista lunghissima nel deserto.

La grafica non è eccelsa, e sicuramente non è di ultima generazione. Giro a 50fps senza battere ciglio. Non importa, quello che conta è la simulazione in sè. Se si ha una passione di questo tipo, non si cerca la soddisfazione nella grafica fine a se stessa, ma si esulta quando – a seguito dalla COMM71 – si regolano tutti i parametri a bordo, si girano gli switch, si programmano i computer di bordo GPC per allinearsi e tutto alla fine funziona alla perfezione. E per arrivare anche al minimo risultato, ve lo assicuro, bisogna provare, provare e provare ancora, dopo essersi letto almeno le parti essenziali del manuale.

Io personalmente sono molto soddisfatto. Si vede che non è un prodotto di alta classe, non è commercializzato da Activision o giù di lì, sembra più creato da un gruppo di appassionati. Lavoro considerevole che mi sento di apprezzare, e molto anche. Ho letto di qualcuno sui forum che brontola, per l’innumerevole quantità di bug od imperfezioni: posso solo dire che occorre essere MOLTO pignoli. Prima di passare allo step successivo delle varie procedure, assicurarsi di aver completato lo step corrente, altrimenti si arriverà ad un punto irreversibile, e l’intera missione fallirà.

Se in futuro vedrete sul mio blog foto dallo spazio, saprete perchè.

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