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E’ uscito Space Shuttle Mission 2007

Nei mesi scorsi vi avevo detto che era in procinto di uscire Space Shuttle Mission 2007 (in breve SSM2007), una simulazione riguardante lo Space Shuttle e le innumerevoli missioni in cui ha preso parte. Erroneamente, ho sempre parlato di SSM2007 come se fosse un add-on per Flight Simulator X. Nulla di più sbagliato: me ne scuso con chiunque abbia letto i miei post credendo questa cosa. E ringrazio di conseguenza un mio lettore, un certo alden, che in questo post mi aveva messo in guardia.

L’uscita di SSM2007 era programmata un po’ prima di Natale: è stato ritardato a causa di problemi sistemistici ampiamente spiegati sui forum ufficiali di Exciting Simulations, la casa produttrice del software/simulazione/gioco. Inutile aggiungere altro: appena uscito, l’ho acquistato senza pensarci un attimo. 50 dollari, 35 euro. E voglio parlarvene un pochino per darvi un’idea di massima.

SSM2007 è una simulazione di Space Shuttle, fin qua ci siamo. In pratica, è possibile affrontare poco meno di una quindicina di missioni reali (reali nel senso che sono missioni realmente effettuate dal programma spaziale NASA), partendo a piacimento dalle fasi di lancio, ingresso ed uscita dall’orbita terrestre, atterraggio finale. La simulazione è molto, molto accurata, al punto in cui diverse volte sui forum gli stessi autori consigliano di leggere i manuali ufficiali targati NASA, liberamente disponibili in formato HTML o PDF. Le missioni vanno dalla prima missione assoluta (STS-1), che prevedeva lancio, orbita, deorbita ed atterraggio, fino alle missioni più recenti dove bisogna mettere in orbita satelliti, attraccare alla ISS, manovrare con il braccio meccanico, etc. etc. Le parti più emozionanti sono il lancio, con colonna sonora in stile Apollo 13, al rientro, con lo Shuttle avvolto dal calore provocato dall’attrito con l’atmosfera. L’atterraggio lo si fa in manuale, dopo aver percorso l’HAC (Horizontal Alignment Cone) per allinearsi con la pista lunghissima nel deserto.

La grafica non è eccelsa, e sicuramente non è di ultima generazione. Giro a 50fps senza battere ciglio. Non importa, quello che conta è la simulazione in sè. Se si ha una passione di questo tipo, non si cerca la soddisfazione nella grafica fine a se stessa, ma si esulta quando – a seguito dalla COMM71 – si regolano tutti i parametri a bordo, si girano gli switch, si programmano i computer di bordo GPC per allinearsi e tutto alla fine funziona alla perfezione. E per arrivare anche al minimo risultato, ve lo assicuro, bisogna provare, provare e provare ancora, dopo essersi letto almeno le parti essenziali del manuale.

Io personalmente sono molto soddisfatto. Si vede che non è un prodotto di alta classe, non è commercializzato da Activision o giù di lì, sembra più creato da un gruppo di appassionati. Lavoro considerevole che mi sento di apprezzare, e molto anche. Ho letto di qualcuno sui forum che brontola, per l’innumerevole quantità di bug od imperfezioni: posso solo dire che occorre essere MOLTO pignoli. Prima di passare allo step successivo delle varie procedure, assicurarsi di aver completato lo step corrente, altrimenti si arriverà ad un punto irreversibile, e l’intera missione fallirà.

Se in futuro vedrete sul mio blog foto dallo spazio, saprete perchè.

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Igor Damiani

La sua passione per l'informatica nasce nella prima metà degli anni '80, quando suo padre acquistò un Texas Instruments TI-99. Da allora ha continuato a seguire l'evoluzione sia hardware che software avvenuta nel corso degli anni. E' un utente, un videogiocatore ed uno sviluppatore software a tempo pieno. Igor ha lavorato e lavora anche oggi con le più moderne tecnologie Microsoft per lo sviluppo di applicazioni: .NET Framework, XAML, Universal Windows Platform, su diverse piattaforme, tra cui spiccano Windows 10 piattaforme mobile. Numerose sono le app che Igor ha creato e pubblicato sul marketplace sotto il nome VivendoByte, suo personale marchio di fabbrica. Adora mantenere i contatti attraverso Twitter e soprattutto attraverso gli eventi delle community .NET.

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