Technology Experience

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Software di terze parti: utility, developer tools, software per Windows Mobile. Software che può aiutarvi nella vita quotidiana (almeno…si spera!)

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Rilasciato RawTherapee 2.4

Il 21 Luglio scorso è stato rilasciato RawTherapee 2.4, un software di editing delle immagini in grado di lavorare direttamente sui formati RAW delle fotocamere compatte/reflex più comuni (da Canon a Nikon, a tutte le altre), ma non solo. RawTherapee è freeware, gira sia sotto Windows che sotto Linux. Ci sono molte caratteristiche che lo rendono davvero interessante: a me nell’ultima versione piace molto la possibilità di filtrare a seconda delle informazioni EXIF. Questo significa poter filtrare solo le foto scattate con il flash, oppure con una certa lunghezza focale, oppure con un certo programma di scatto, etc. etc.

L’elenco delle features è impressionante, si va da quelle classiche (regolazione di luminosità/nitidezza/luminanza/colori) a quelle più complesse (rimozione di disturbi, zone d’ombra e di luce, correzione di eventuali distorsioni delle lenti utilizzate, correzione della vignettatura, etc.).

Mi porterò RawTherapee in vacanza, sul portatile, così mi diverto.

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Provato Windows 7

Qualche giorno fa, quando è esplosa la notizia dell’uscita della versione Release Candidate di Windows 7 su MSDN e TechNet, ho immediatamente aggiornato il mio stato su Facebook, che recitava più o meno così:

Igor Damiani pensa che aspetterà un po’ prima di provare Windows 7: entusiasmo zero

Inutile dire che…mentivo. O meglio, in quel momento ero sincero, ma poi ci sono cascato. Ho cercato di fare un download intelligente: ho aspettato tranquillamente che la massa (cioè voi) scaricasse Windows 7 con tutti i casini che sapete, poi sono arrivato io. Ho sfruttato un disco SATA da 250GBytes che giaceva inutilizzato e ci ho installato su Windows 7. Una cosa importante: ho masterizzato l’immagine ISO con Ashampoo Burning Studio 8. Nonostante la verifica della masterizzazione fallisse, alla fine il DVD era comunque valido. Perciò non fidatevi troppo di eventuali messaggi di errore che il vostro software di masterizzazione potrebbe tirar fuori.

E adesso…la domanda fatidica.
Come va Windows 7? E’ meglio o peggio di Vista?

Non posso che essere critico! Windows 7 va, e va che è una bomba. Esattamente come va Windows Vista, e pure Windows Vista va che è una bomba. Volete sapere qual’è l’unica verità? Che Windows 7 è tutto sommato un restyling di Vista, solo che dal giorno dell’uscita di Vista i PC hanno un hardware ben diverso. Tutti noi sui PC abbiamo dual-core, o quad-core come me, abbiamo non meno di 4 GBytes di RAM. E quindi…fate questa prova…azzerate tutto quello che sapete di Vista, installatelo sul vostro PC e ditemi se gira bene oppure no. La stessa cosa vale per Windows 7: la sensazione è chiaramente di un sistema operativo efficiente, veloce e reattivo, ma secondo me non tanto per il software in sè, quanto per l’hardware sottostante.

Tutto questo sensazionalismo intorno a Windows 7 è del tutto ingiustificato. E’ veloce, funziona, i driver che ho scaricato funzionano tutti (compresi quelli per la Sound Blaster Audigy 4, notoriamente una scheda un po’ ostica), etc. etc. Funziona alla grande, nessuno si può lamentare, ma…ripeto…queste stesse annotazioni le ho sempre scritte anche su Windows Vista.

Ma non date retta a me: giudicate voi. Se ho ben capito, dal 5 Maggio (mancano due ore) Windows 7 RC sarà disponibile al pubblico.

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CodePlex e Flight Simulator a braccetto

Ho trovato un progetto carino su CodePlex che riguarda Flight Simulator. Il nome del progetto è FSX Google Earth Tracker. Come dice il nome, il progetto permette di vedere in tempo reale su Google Earth la posizione dell’aereo con cui state volando con Flight Simulator.

La cosa è resa possibile dalla libreria SimConnect, che fa da “ponte comunicante” tra FSX e qualsiasi software scritto in managed code (ma non solo). Non l’ho ancora provato, quindi prendete tutto con i dubbi del caso, ma se funziona…deve essere proprio carino capire realmente dove siete su una vera mappa geografica.

Il progetto è disponibile qui : http://fsxget.codeplex.com/

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Internet Explorer a 64 bit

Una volta sulle pagine di questo blog mi lamentai del fatto che era assurdo vedere un sistema operativo a 64 bit (come Windows Vista, nel mio caso), vedere usare processi a 32 bit per il browser di sistema. Questa sera – chissà perché – ho voluto aprire Internet Explorer dal menù Start, e mi sono accorto che effettivamente ci sono due links per aprirlo:

Uno apre IE a 64 bit, l’altro chiaramente quello a 32. Sarebbe carino che quello predefinito fosse proprio quella a 64 bit, ma tant’è: l’ho dovuto impostare io in tutti gli shortcut su desktop, nella quick-bar e così via.

Ma poi ho anche capito il motivo: parecchi plug-in per Internet Explorer non funzionano su browser a 64 bit. Compreso Flash player, ad esempio: dici poco. E quindi per colpe esenti da Microsoft…eccoci praticamente tutti ad usare browser a 32 bit su sistemi operativi a 64.

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Mattinata ad aggiornare software

Oggi si è preannunciata una giornata piena di cose da fare. Siccome mi piace avere la musica in giro per casa, ho messo a palla le mie casse THX, ho avviato iTunes e ho messo in playback la mia playlist preferita. No, mi spiace Ale, e mi spiace anche per Andrea, ma i Depeche Mode non compaiono ancora.

Dopo un po’, fioccano gli aggiornamenti di una miriade di software che avevo installato.

  1. iTunes stesso, che dalla 8.0 voleva passare alla 8.1
  2. Last.fm, che è partito in automatico quando ho avviato iTunes
  3. Flickr Uploader, che dalla versione 3.0.5 voleva passare alla 3.1.4. Era aperto perchè stavo uploadando qualche fotografia di Milano scattata un qualche pomeriggio fa.

L’aggiornamento di Last.fm è stato indolore. Si è chiusa l’istanza aperta (ho visto comparire per una frazione di secondo il prompt dei comandi) e si è auto-installata la versione nuova. No problem.

No problem nemmeno per Flickr Uploader. Mi sono solo curato di procedere all’aggiornamento al termine dell’upload delle mie foto, per non interrompere il processo.

La chicca negativa è di iTunes, che al termine dell’installazione di un pacchetto da più di 80Mb, mi ha chiesto il riavvio del PC. Ehm…scusate…un riavvio per un aggiornamento di un player multimediale?

Notare tra l’altro come iTunes vada a braccetto con QuickTime, di cui non me ne può fregare di meno. Perchè non posso installare l’uno senza l’altro???? Ancora una volta…se certe cose le facesse Microsoft…tutti addosso! Ma il mondo gira così, per cui…

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Gestire dischi e volumi fisici e virtuali? TrueCrypt!

Mio fratello mi parla di tante cose che potrebbe essere utile bloggare, ma poi spesso non ne trova il tempo materiale. Oggi lo faccio io, ringraziandolo per avermi segnalato TrueCrypt, un software open-source gratuito che permette di creare dischi virtuali criptati e di criptare dischi e volumi fisici.

TrueCrypt può essere installato nel modo classico oppure può essere utilizzato nella modalità traveller (copiato su chiavetta USB, ad esempio, e senza bisogno di installer). Qualche caratteristica:

  • possiamo creare un’unità virtuale criptata (ad esempio J:) che in realtà utilizza un file su disco
  • possiamo criptare intere chiavette usb, così se le perdete potete avere un certo margine di sicurezza che chi le ritrova non può accedere ai vostri dati personali
  • possiamo montare dischi e volumi virtuali in sola-lettura
  • le password possono essere inserite a mano oppure può essere utilizzato un key-file

Ho trovato molto comodo il traveller mode: gli eseguibili del software occupano solo 4Mb su disco, quindi potete copiare il tutto sulla vostra chiavetta, e tenere sulla stessa chiavetta un file criptato che altro non è che un disco virtuale. Lanciate TrueCrypt.exe, montate il file specificando la password e…et-voilà…potete accedere al vostro disco criptato come se fosse una normale unità attraverso Risorse del Computer.

Chiaramente le funzionalità sono molte di più: se siete curiosi andate al link!

Link ufficiale : http://www.truecrypt.org/

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Evoluzioni future di Live Mesh

Che mi sia appassionato a Live Mesh non è un segreto: lo dimostra il numero di post scritti negli ultimi tempi su questa piattaforma. Sto anche frequentando i forum Microsoft dedicati, giusto per capire un po’ qual’è il trend, quali sono i problemi più frequenti fra gli utenti e così via. Ho anche compilato un feedback per esprimere la mia valutazione (più che positiva) sul prodotto. Ho scoperto di non essere affatto l’unico di avere idee un po’ confuse sulla sovrapposizione di Live Mesh, SkyDrive e compagnia bella (e ci mancherebbe altro!).

Comunque, se avete qualche idea o suggerimento, c’è questo post dove tutti voi potete partecipare per dire la vostra. Il link è questo. Ci sono in ballo molte cose interessanti: aumentare lo storage a disposizione, sincronizzare solo certi tipi di files (se mettete on-line una solution di Visual Studio, sarebbe ad esempio carino evitare di sincronizzare gli eseguibili), editare i files direttamente all’interno di Live Desktop, avere il versioning del files condivisi e molto altro ancora.

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Postare messaggi in un repository Live Mesh

Quando accedete al vostro folder locale sincronizzato con Live Mesh, appare la sidebar agganciata alla finestra di Esplora Risorse, o Windows Explorer che dir si voglia. Di questa sidebar ne abbiamo parlato nei post precedenti: quello che non abbiamo detto è la presenza di una funzionalità che permette di postare messaggi. Tali messaggi appariranno a tutti quelli che accederanno a quel folder condiviso, sia attraverso Live Desktop che attraverso il loro folder locale come avete fatto voi.

Ho evidenziato nello screenshot qui sopra il link New Post. Quando lo si clicca, appare una finestra che vi permette di digitare il contenuto del messaggio che volete postare:

In questa casella di testo potete inserire quello che volete. Una volta postato il messaggio, esso verrà visto nella finestra News da tutti gli altri client che hanno accesso a quel folder. Ad esempio:

Ho evidenziato in rosso un messaggio postato da me stesso. La finestra qui sopra è la finestra News che fa parte della sidebar di Live Mesh: è stata descritta precedentemente in questo mio post.

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Live Mesh, download ed upload di files “grandi”, parte 2

L’ultima volta ho illustrato brevemente come funziona l’upload di files piuttosto grandi con Live Mesh. Avevo ipotizzato che il download fosse molto più rapido, ma mi sbagliavo. L’upload ed il download dello stesso file (un file .zip da 89,1Mb) occupa bene o male lo stesso tempo, dai 6 ai 10 minuti.

Ad esempio, ho fatto l’upload del file da un PC della rete, e lo sto scaricando su un altro client.
Su quest’ultimo la finestra di Live Mesh appare come segue:

Nella directory locale appare un file .wlx, che sta per Live Mesh Placeholder File. La sidebar laterale ci fa vedere a che punto siamo con il download del file: la freccina è verso il basso, e ci dice che abbiamo scaricato 45,5Mb su un totale di 89,1Mb.

Passando dal server Live Mesh, comunque, ho notato che upload e download portano via lo stesso tempo, indipendentemente dalla qualità della vostra connessione.

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Live Mesh e integrazione con drag’n’drop

Non credo che nei giorni scorsi ci fosse questa possibilità. Questa mattina quando mi sono collegato al mio Live Desktop ed ho aperto una finestra, mi sono accorto di questo:

Quel link installa un plug-in per Internet Explorer che permette il drag’n’drop tra il client fisico e la cartella del Live Desktop.

Dopo aver confermato e superato i vari controlli di protezione richiesti da Internet Explorer, per uploadare files sul Live Desktop potete semplicemente fare il drag’n’drop.

Questo è comodo essenzialmente per diversi motivi:

  1. l’upload di file visto sinora è sempliciotto, perchè prende un solo file per volta
  2. potete uploadare intere cartelle alla volta
  3. durante l’upload avete una barra di progresso per vedere fino a che punto siete arrivati. Quello sul Web no, vedete la rotella girare senza dirvi nulla di più
  4. potete annullare a metà strada l’upload

Piccolo appunto: l’operazione di drag’n’drop mostra una freccetta, sembra cioè che stiate creando uno shortcut al file, non una copia. La freccetta è chiaramente fuorviante: rilasciate il mouse e vedrete partire la copia.

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