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Software

Un software ftp freeware

Sembrerà una sciocchezza, ma sono sempre alla ricerca di un client ftp serio. Da un po’ di tempo sul notebook che uso al lavoro avevo installato Smart-FTP: ha sempre funzionato, ma da un paio di giorni non partiva più. Mi appariva la solita schermata che mi diceva che l’utilizzo del software è libero per l’uso personale, però quando cliccavo Ok il tutto si chiudeva e non vedevo più nulla.

Morale: l’ho disinstallato e ho installato Core FTP LE 2.0.1522. Sempliciotto, ma funzionante e – cosa non da poco – leggero e veloce.

Link : Core FTP LE 2.0.1522

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Certificazione di Virtual Earth – Developing

In passato ho scritto moltissimi post su come ottenere varie certificazioni .NET. Quando ho letto questa mattina la notizia dell’esame di certificazione per Virtual Earth, la prima cosa che ho fatto è stato ridacchiare, perchè mi son detto: “Cosa cavolo servirà una certificazione per Virtual Earth?“. Poi però ho pensato al suffisso Developing, e giustamente ho pensato che probabilmente (dico probabilmente non lo so per certo) Virtual Earth espone un’API grazie alla quale possiamo sfruttare tutte le potenzialità di un software geomapping nelle nostre applicazioni. Ed allora qui le cose cambiano.

Non so per certo come sia complessa l’API esposta da Virtual Earth, ma posso immaginare che tanto semplice non sia, e forse una certificazione in tal senso possa essere utile per “distinguersi” da altri sviluppatori che magari non si sono così specializzati in un settore particolare.

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L’ultimo numero di IoProgrammo è un po’ in palla

In questi giorni ho sfogliato e letto alcuni degli articoli di IoProgrammo. Vi vorrei anche parlare dell’articolo sulla programmazione managed del buon Mighell, ma non ho ancora avuto il tempo di leggerlo e pensarlo con calma. Una cosa però è certa: sull’ultimo numero ci sono due svarioni che lasciano a bocca aperta.

A pagina 33 c’è un articolo su PHP 5.0 che illustra le nuove features sulla OOP, quindi ereditarietà degli oggetti, polimorfismo e così via. Il mio vecchio sito www.igordamiani.it, che adesso punta direttamente a www.vivendobyte.net era completamente sviluppato in PHP, e quindi ogni tanto mi fa piacere leggere qualcosa su questo linguaggio Web. Peccato che a fianco ci sia un trafiletto sui tipi di documento gestiti nativamente da WPF, come gli FlowDocument, gli FixedDocument, il layout e simili, che con PHP non hanno nulla a che fare. Mi piacerebbe capire se è un problema causato dalla redazione, oppure se l’autore ha trasmesso il materiale dell’articolo sbagliato: se ben ricordo, il testo delle note a margine deve essere scritto in un documento Word separato, quindi potrebbe anche essere che Alessandro Lacava, autore dell’articolo, abbia sbagliato qualcosa. Glielo dico, vediamo cosa dice. 🙂

L’altro errore è a pagina 44: c’è un articolo su come realizzare un CAPTCHA per i propri siti Web. Ci sono due screenshot della pagina Web: in una didascalia dice: “Il test CAPTCHA fallito“, l’altra dice: “Il test CAPTCHA superato“. Peccato che le due immagini siano le stesse e facciano entrambe riferimento al test fallito. Questa è una cosa di poco conto, però c’è.

L’altro errore è a pagina 85: c’è un articolo sul networking di Java. Peccato che nei requisiti si dica che le conoscenze richieste siano Microsoft .NET e Visual Studio 2005. Ehm…non mi sembra proprio. 🙂

Igor, che è la metà cattiva di Liborio, oggi si è svegliato in modalità polemica e pignola, e quindi non ho potuto fare a meno di bloggare. I’m sorry!

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Deployare un servizio WCF con gli assembly

L’ultima volta vi ho fatto vedere quali accorgimenti bisogna attuare per deployare un servizio WCF su un hosting come WebHosting4Life. Il riassunto in breve è questo. Supponiamo di avere in hosting un url come il seguente:

http://www.miosito/wcf

La directory wcf deve essere impostata come .NET Application, su un application pool dedicato oppure condiviso con altre applicazioni. All’interno della directory wcf dobbiamo mettere il Service.svc ed il web.config che danno tutte le informazioni necessarie al .NET Framework per poter far partire il servizio WCF. Nel primo c’è il nome della classe che implementa il servizio, il nome della classe che implementa la factory per il servizio ed altre piccole e banali informazioni. Nel secondo c’è tutta la descrizione del servizio WCF: protocolli, endpoint, behaviors, etc.

A questo punto, avete due strade.

  1. Se volete deployare il servizio WCF con i sorgenti, create una directory App_Code dentro la directory wcf. In questa directory mettete tutti i sorgenti C# che una volta compilati generano il servizio. Se avete fatto una classe factory custom (necessaria per l’hosting su WH4L), dovete ovviamente mettere anche i sorgenti di questa.
  2. Se volete deployare il servizio WCF con l’assembly, ovvero con un file dll, create una directory bin dentro la directory wcf e qui dentro ci copiate tutti gli assemblies che volete.

Indipendentemente dalla modalità che avete seguito, alla fin fine potete raggiungere il servizio con un url di questo tipo:

http://www.miosito/wcf/Service.svc

Se volete raggiungere il WSDL che descrive il servizio, è sufficiente aggiungere ?wsdl all’url qui sopra e siete a posto. Penso che deployare assembly sia un po’ più efficiente, perchè usare i sorgenti richiede che questi vengano preventivamente compilati, mentre con il metodo (2) questo non è necessario. Ed inoltre ci sono tutta una serie di vantaggi, come proteggere il nostro codice e così via.

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Bloccare il touchscreen di un Pocket PC

Il mio Dell Axim X51 ha una caratteristica interessante: sul lato sinistro ha uno switch che permette di bloccare a tutti gli effetti il touchscreen del palmare. Lo si sposta si locked e lo schermo viene disattivato: è comodo per evitare di premere accidentalmente qualche tasto sullo schermo, per esempio quando si sta ascoltando un mp3 o roba del genere. Basta riportare lo switch su unlocked affinchè lo schermo ritorni a funzionare normalmente.

Quello switch – secondo me – non è hardware, ma non fa altro che fare un qualcosa via software.
La mia domanda di questa sera è: è possibile ottenere lo stesso risultato via codice managed?

Alcuni mi dicevano di no, ma io non mi sono voluto arrendere. Googlando ho trovato software (freeware e non) che fanno proprio questo, cioè possono lockare lo schermo, probabilmente con qualche chiamata ad un livello più basso del sistema. Se lo fanno loro, devo riuscire a farlo anche io, perchè la mia (ehm…nostra) applicazione ne ha bisogno.

Qualche link utile, sia a me che a voi.

psShutXP, http://www.ppc4all.com/appdetail.php?id=3169

screenGuard 1.00, http://en.handybyte.com/cat/health/utilities/screenguard/

iLaunch 1.3, http://www.handango.it/Dettaglio_Prodotto/207543/iLaunch.php

Se qualcuno, chiunque, sa darmi qualche informazione su come lockare il display di un Pocket PC 2003 via C#, me lo faccia cortesemente sapere con un bel commento, perchè sono alla disperata ricerca di una soluzione funzionante. Grazie!!!

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WebHosting4Life permette di hostare servizi WCF

Ebbene sì, proprio io che con ASP.Net, web-services, IIS e compagnia bella non c’entro proprio nulla, ho passato il weekend a studiare WCF e a trovare un’applicazione pratica. Non è che non avevo nulla da fare, anzi: WCF mi serve per RapportinoMaker in modi che per adesso è troppo lungo spiegarvi, ma lo farò!

La molla è stato il libro in allegato ad IoProgrammo, di cui ho già parlato qua. Venerdì ho fatto qualche viaggio in metropolitana di troppo, e ho avuto modo di leggere i primi capitoli di volata, e l’argomento mi ha appassionato. Ieri, sebbene fosse sabato, sono andato a lavorare e la sera ho spazzolato il libro fino in fondo. Mi è piaciuto, non avrò ovviamente una conoscenza completa di WCF e ci mancherebbe altro, ma ho conosciuto quanto basta per fare qualche esperimento utile per me e per i miei prossimi lavori.

Ho creato un servizio WCF sul mio server Web locale senza alcun problema. Ne parlerò in seguito, più che altro perchè vi ho già parlato in passato del mio RapportinoMaker e potrebbe essere interessante parlarvi di qualche dettaglio in più che ho intenzione di sviluppare e che riguarda proprio WCF.

Al di là degli sviluppi che possiamo fare sul nostro server Web locale, è poi importante avere un hosting che permette di deployare un servizio WCF e di poterlo sfruttare in produzione, sia che si tratti di piccole nostre applicazioni, oppure che si tratti di applicazioni per i nostri clienti. Non so francamente se è sempre stato così, ma oggi mi sono documentato, e posso confermarvi che con l’Advance Plan WebHosting4Life permette di hostare in IIS servizi WCF, come dice questa pagina. Sui server è installato il .NET Framework 3.0 ed il pannello di controllo è a vostra completa disposizione per configurare il tutto.

Faccio un breve riassunto di come sono riuscito oggi a deployare il mio servizio WCF sul mio dominio WH4L:

  1. ho creato una normale cartella wcf dentro il mio sito Web
  2. all’interno di questa cartella ho copiato service.svc e web.config. Ho creato una subdir App_Code, all’interno della quale ho copiato tutti i files sorgenti (.cs) che una volta compilati generano il servizio WCF. I files contengono le informazioni necessarie per far funzionare il servizio: non è scopo di questo post dirvi cosa devono contenere, non ho assolutamente competenza per dirvelo in modo corretto. 🙂
  3. dal pannello di controllo di WH4L sono andato su Site Admin –> .NET Application. Ho attivato una nuova applicazione .NET sul folder wcf di prima, indicando che la versione del Framework è la 2.0.50727.

Il server è ok. A questo punto, potete sviluppare il client del servizio WCF aggiungendolo nei riferimenti. E’ sufficiente cliccare con il pulsante destro su References e selezionare Add Service Reference. Quando ci viene chiesto l’url del servizio, è sufficiente indicarlo nella forma:

http://server_name/wcf/service.svc

E tutto il resto è un gioco da ragazzi. Ma ci sono molte altre cose da dire. La prima, assolutamente, che mi sento di dirvi è: non fidatevi dei messaggi di errore che vi vengono dati dal runtime di WCF. Mi spiego meglio. Per verificare che il servizio WCF è stato deployato correttamente, la prima cosa da fare è tentare di raggiungere l’url del servizio stesso via browser: nel caso di problemi di qualsiasi tipo, l’errore appare direttamente nel browser e potete capire come risolverlo. Ma…lo ripeto…non fidatevi! Spesso vi verrà detto che il servizio non ha endpoint, per esempio, il che non è sempre vero: date un’occhiata al web.config, ma se vi sembra che gli endpoint sono corretti, controllate il nome dell’interfaccia che fa da contratto, controllate che i nomi dei tipi sono giusti, controllate di aver messo anche i namespace, e così via. Altrimenti perderete tempo come l’ho perso io oggi.

Ultima nota: se hostate anche voi su WH4L, leggetevi assolutamente questo post. Se il vostro hosting ha attivato più nomi di dominio, dovete fare come dice il post. Piccolo esempio: il mio hosting ha attivato www.vivendobyte.net, foto.vivendobyte.net, enjoy.vivendobyte.net e così via: se anche voi avete più nomi di dominio, il servizio WCF vi darà il messaggio di errore “WCF: This collection already contains an address with scheme http” che guarda caso è il titolo del post che ho linkato prima. La cosa va sistemato specificando nel file service.svc una factory per il nostro servizio: onestamente, non so dirvi nulla di dettagliato in merito: fate come me, leggete il post e fate come dite, io ho risolto così senza troppi problemi.

L’unica domanda che per questa sera mi rimane è: è possibile deployare un servizio WCF senza mettere i sorgenti .cs, ma copiare solo gli assembly compilati?

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Hardware

Se avete quattro palmari…

…questo cradle qui sotto potrebbe interessarvi. Non vi permette di collegare 4 palmari ad ActiveSync, però vi permette di ricaricare le batterie e – soprattutto – di farli navigare tutti e quattro, perchè questo cradle fa da router.

Un cradle così non è fantascienza: l’ho usato ieri pomeriggio, in un sabato lavorativo davvero intenso, divertente e molto proficuo, anche perchè raggiungere Milano in un giorno così è davvero una pacchia. Abbiamo passato un’intera giornata di test, dal momento che da domani saremo quasi in produzione con il nostro software, il che è tutto dire!

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IV del Venerdì

[IV] del Venerdì (22)

Oggi trovare un argomento di cui parlare è fin troppo facile: basta dare una lettura veloce agli innumerevoli post (uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto, etc. etc.) che sono comparsi sul Muro di UGIdotNET, in altre community e su altre parti in Internet per rendersene conto. Non voglio aggiungere nulla, perchè la tristezza è veramente tanta e lo schifo per queste persone che si permettono di prendere provvedimenti su una materia che non conoscono nemmeno di striscio è notevole. Già diverse volte non ho nascosto il mio qualunquismo verso questa politica che più che fare danni non fa, ma certe notti (cit.) sembra proprio che questi si svegliano e si inventano sempre nuovi metodi per rubarci i nostri soldi. Vergognoso: lo ripeto: leggete i post che ho linkato sopra, leggete l’articolo di punto-informatico e protestate anche voi.

Di una cosa sono sicuro: questa legge non passerà mai. E’ inevitabile, dico sul serio. Secondo me, il politico che l’ha pensata si era alzato male quella mattina e ha già avuto modo di ripensarci. La cosa triste è che ancora una volta sembra che arriviamo sempre all’ultimo momento: probabilmente il DDL era lì da un po’ di tempo…adesso che il DDL sta per diventare legge a tutti gli effetti…ecco che il popolo italiano internettiano di sveglia e protesta, forse con un leggero ritardo. Con tutti i problemi che abbiamo – lavoro, immigrazione, delinquenza – ‘sti politici non riescono davvero a fare altro se non ad escogitare nuovi metodi per tassare questo e quello. Non sarebbe ora di finirla? Ma finira davvero, però, non a parole, non per un anno o due..finirla davvero…fare politica per aiutarci.

Sapete cosa vi dico, in conclusione? Penso che noi cittadini e i politici dovremmo essere dalla stessa parte. Voglio dire…dovremmo remare tutti assieme trascinando il nostro Paese, ed invece sempre più spesso c’è proprio una netta distinzione tra cosa vogliamo noi e cosa vogliono fare loro, e questo non è accettabile. Una classe politica dovrebbe rappresentarci, mentre ormai con il moderno bipolarismo le elezioni non fanno altro che rappresentare solo metà del paese, mentre l’altra sciopera e protesta. I politici dovrebbero attuare quello che noi vogliamo, e accade tutto fuorchè questo.

Adesso, mi dite come faccio a reprimere pensieri nefasti, come faccio a non urlare il mio qualunquismo a questi politici??? Per adesso mi accontento solo di una cosa: il mio dominio è .net, il mio dominio è hostato su WH4L, per cui indipendentemente da come andrà a finire…col cavolo che pagherò la tassa. Qui lo dico, qui lo nego!!!

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