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Software

Software freeware: DVD slideshow GUI

L’altro giorno un mio conoscente mi ha portato un DVD video con tutte le sue foto delle vacanze. In pratica, una volta inserito il DVD nel classico lettore da salotto, è partito uno slideshow con effetti di transizione di ogni tipo e con diverse colonne sonore. Io l’ho trovato interessante, mentre ai miei ha fatto molto più colpo. Quel video, che comprendeva circa un centinaio di fotografie, è durata una decina di minuti. Chissà – mi sono chiesto – che risultato potrei ottenere io con le mie 350 fotografie.

Non so che software abbia utilizzato quel mio conoscente. Io ne ho cercato uno che facesse al caso mio. Ne ho trovato uno freeware, DVD Slideshow GUI, che fa tutto quello che deve. Si possono importare tutti i JPG che si vogliono, si possono scegliere le colonne sonore, si possono applicare effetti di transizione e di sliding di ciascuna fotografia. Grazie all’utilizzo di ImgBurn, del quale ho accennato qua, può creare un file ISO e scriverlo direttamente su DVD, pronto per il play finale.

Non ho fatto ancora la prova reale con le mie foto, ma mi piace e lo voglio provare. A volte sembra essere un po’ lento, la UI sembra impallarsi…ma…che ci volete fare…a caval donato non si guarda in bocca.

Link : http://download.videohelp.com/tin2tin/

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.NET World

‘Sto spamming va seriamente debellato!!!

Ok, lo spamming sappiamo tutti cos’è. Ogni giorno riceviamo e-mail e messaggi di ogni tipo, che ci consigliamo acquisti di ogni tipo. Spesso di tratta di prodotti che nemmeno vogliamo e che mai ci sogneremmo di acquistare.

E’ il caso del libro Beginning ASP.NET MVC. Il suo autore, un certo Simone Chiaretta, ha pensato bene di farmi spamming sul mio messenger e di avvisarmi che il suo primo libro, rigorosamente in lingua inglese, è in fase di pre-sale su Amazon UK. Se siete interessati, cliccate sul link di prima ed ordinatelo. Simone è una brava persona, un caro amico delle community ed in diverse occasioni è stato anche un mio compagno di viaggio nelle scorribande UGIdotNET. E poi, chiaramente, è anche un ottimo professionista, competente e preparato. Se state leggendo il mio blog, e quello di tanti altri in giro per il mondo, lo dovete anche a lui, dal momento che è uno degli sviluppatori ufficiali del blog engine Subtext.

Perciò state sicuri: se ha scritto un libro, merita sicuramente.
A patto che lavoriate con ASP.NET. Mi sento escluso.

Link : http://www.amazon.co.uk/Beginning-ASP-NET-MVC-Simone-Chiaretta/dp/047043399X

Oggi lo spamming di Simone è perdonato. 🙂
Comunque…va proprio debellato. Adesso pure di libri su ASP.Net mi tocca leggere.
Spero che non mi accada mai più! 🙂

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Software

La guerra dei browser è ancora ben lungi dal terminare

E’ di oggi la notizia che Google rilascerà il suo browser proprietario, Google Chrome. Non capisco tutta questa enfasi intorno a questa news: in questi minuti è addirittura sulla home-page di Repubblica.it, con un altisonante “Rivoluzione nella Rete”. Penso che il mondo debba preoccuparsi di questioni ben più gravi che di un browser in più o in meno disponibile sul mercato. Ma questa è un’altra storia.

Francamente, non capisco il motivo per cui una società debba barcamenarsi nella realizzazione di un nuovo browser. O si ha davvero un’idea altamente alternativa, così da rompere gli schemi attuali, oppure – secondo me – è meglio lasciar perdere. Qualche teorico dovrebbe studiare un nuovo modo di navigare il Web, magari più adatto alla nostra forma mentis umana. Evidentemente sbaglio, però: Google non è di certo l’ultimo arrivato, per cui se la decisione è stata questa, un motivo dovrà pur esserci. Eppure, i browser sono desolatamente tutti uguali: hanno tutti una barra degli indirizzi in alto, hanno tutti pulsanti di Back/Forward, bloccano i popup, i tab una volta ce li aveva solo Firefox ed adesso anche IE e via dicendo. Certo, probabilmente se leggessi le Release Notes dei vari browser scoprirei differenze tra l’uno e l’altro, ovvio, ma nulla di che. Uno è più veloce con gli script Javascript, l’altro è più sicuro. Ma all’utente finale, quello finale davvero, cosa importa tutto ciò?

Capisco l’esigenza commerciale di rompere le scatole, commercialmente parlando, a competitor come IE/Firefox/Opera, però penso anche che siano maggiori i rischi. Basta solo che l’engine di rendering di questo nuovo browser sia solo anche minimamente diverso da quello di IE o di Firefox, e gli sviluppatori Web dovranno farsi in quattro per mantenere la compatibilità delle loro pagine, così da essere quanto più cross-browser possibile. Chi maledirà Google per questo? A volte penso che il motore di rendering debba essere programmato da un consorzio super-partes. Purtroppo credo che la definizione degli standard non sia sufficiente. Un browser non è solo il rendering e basta, così come un OS oggi non è più quel set minimo di software che fa funzionare un PC. Un browser è un software formato da tante componenti interconnesse che ci permettono di navigare in modo sicuro ed organizzato e di fare ricerche, stampare, pubblicare, condividere, sottoscrivere e molto altro ancora. Il rendering è solo una parte, importante certo, ma solo una parte.

Perchè alla fin fine il rischio è proprio quello. Basta che un browser non visualizzi correttamente il 99% dei siti e quel browser verrà abbandonato. Un po’ come quello che è successo con Firefox 3.0, che è stato accolto un po’ freddamente (dopo il gigantesco download del primo giorno) per la sua incompatibilità con molti dei più diffusi plug-in.

Non so, ditemi voi. I miei amici di UGIdotNET sanno quanto sono polemico e scettico quando si parla di Web, per cui magari ho una visione un po’ distorta delle cose.

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.NET World

Piccole istruzioni Linq per semplificare un po’ il codice

Supponiamo l’esistenza di una classe Player che tra le altre proprietà ne esponga una di tipo intero denominata Strength.

Supponiamo l’esistenza di una classe Team che tra le altre proprietà ne esponga una di tipo List<Player> denominata AcquiredPlayers.

Supponiamo l’esistenza di una classe Match che calcola l’incontro tra due Team diversi e ne calcola l’esito.

Un match viene vinto dal Team che raggiunge il punteggio più alto.
Tale punteggio è la somma dei valori della proprietà Strength dei giocatori appartenenti ad un Team (semplificando, chiaramente).
Es: l’istanza team1 ha acquisito 3 Players. Il primo ha Strength = 20, il secondo 45 ed il terzo = 56. Team1 ottiene un punteggio pari a 121. Per vincere un match, l’altro team deve ottenere un punteggio maggiore di 121.

Dopo questo piccolo preambolo per illustrare lo scenario, passiamo a qualcosa di tecnico e di divertente.

Come ottenere con una sola riga di C#, sfruttando Linq, il punteggio totalizzato da un team? Così:

int ScoreTeam1 = base._playersTeam1.Sum(s => s.Player.Strength);

Semplice da leggere, efficiente e molto compatto. Se c’è una cosa bella di Linq, così come qualsiasi altra tecnologia ben congegnata, è che essa può essere sfruttata fin da subito, in progetti già avviati ed in produzione, senza bisogno di grossi stravolgimenti alla nostra applicazione o agli strumenti di sviluppo. L’unica cosa richiesta è la compilazione con il .NET Framework 3.5 ed un referenziamento all’assembly System.Core.dll.

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Software

Software di masterizzazione immagini ISO

Ne ho provati tanti, freeware e shareware, compresi quelli consigliati sulla pagina delle FAQ di Microsoft MSDN Subscription.

Scott Hanselman, in questo suo (lungo) post che definisco avventuroso, ne consiglia uno freeware chiamato ImgBurn.

Gli screenshots sembrano essere interessanti. Se fa bene quello che deve, o non lo metto in dubbio, allora lo adotto!
L’ultima release è del 22 Luglio 2008.

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Software

Flickr Uploader ed il suo piccolo baco insidioso

Come una volta dissi sul mio blog, quando devo postare delle immagini o delle fotografie in un post, prima le uploado su Flickr, e poi le referenzio su Windows Live Writer con il relativo url. Per evitare che le immagini appaiano nel mio profilo, solitamente le uploado come immagini private: in questo modo esse non compaiono nei miei album e nemmeno nelle eventuali ricerche che un visitatore può fare sul mio profilo di Flickr.

Per l’upload utilizzo Flickr Uploader, uno dei tools ufficiali disponibili gratuitamente sul sito.

Questo tool è magnifico, perchè può uploadare tante immagini, e per ciascuna di esse è possibile impostare tag, eventuali descrizioni, etc. etc.
Soffre tuttavia di un bug piuttosto scomodo, che ora tenterò di spiegarvi con calma.

Supponiamo che abbiate un file JPG sul desktop chiamato image_to_upload.jpg, file che volete mandare su Flickr per poterlo pubblicare in un vostro post. Quindi, aprite Flickr Uploader, trascinate il file nella finestra del software ed otterrete la seguente situazione:

Ora, se per qualche motivo decidete di ritardare la pubblicazione, potete chiudere Flickr Uploader e procedere in un secondo momento. Il batch viene salvato e quindi recuperato tra una sessione e l’altra. Se decidete che quell’immagine non vi va più bene, e magari la cancellate dal desktop, cominciano i problemi. All’avvio successivo Flickr Uploader si ricorderà di quell’immagine e tenterà di inserirla comunque nel batch dell’upload: ma il file è mancante e quindi l’intero processo di pubblicazione fallirà inesorabilmente. Non potete neppure rimuovere quel file dal batch, perchè dall’interfaccia non è selezionabile! Flickr Uploader vi mostrerà quell’immagine indicandovi il nome parziale ed evidenziandolo con un punto esclamativo giallo, come nella figura sottostante:

Ci sono due modi per sbloccare questa situazione.

La prima, forse più semplice, è forse questa. Dovete creare un file con lo stesso nome e nella stessa posizione dell’originale che avete spazzato via. Poi rilanciate il tool e…magia…ecco che l’immagine è nuovamente selezionabile. Rimuovetela e poi cancellato il file che avete appena creato perchè non serve più. A questo punto potete creare il nuovo batch e procedere con il nuovo upload.

La seconda consiste nel cancellare il file photos.json che trovate nella directory C:Documents and Settings<Username>Dati applicazioniFlickrFlickr UploadrProfiles<profile_directory>. Lo username è l’utente con il quale avete fatto l’accesso in Windows; la profile_directory è una directory dal nome pseudo-casuale relativa al vostro profilo di Flickr Uploader. In quel file il software si salva le immagini contenute nel batch corrente: è sufficiente cancellarlo per azzerare il contenuto del batch. Potrete quindi crearne uno nuovo da zero.

Ho provato a cercare di capire in quale punto Flickr Uploader si va a salvare l’elenco dei files che compongono il batch, ma per adesso non ho cavato un ragno dal buco.

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My daily work

Per favore, l’ita(g)liano imparetelo bene!

Quando questa estate ero in Puglia, sono capitato in una pizzeria sulla quale porta di ingresso v’era affisso un manifesto pubblicitario. Questo manifesto reclamizzava non mi ricordo bene cosa, forse un qualche negozio. Ricordo solo che la parola acquisto era stata scritta come aquisto. Vabbè, capita. Peccato solo che il manifesto non era una cosa stampato a mano in formato A4, era un po’ più grande, probabilmente fornito da qualche tipografia pugliese.

Ma di errori in ita(g)liano ne ho commessi anche io, quando ad esempio ho sempre scritto nei post Qual’è invece di Qual è. Grazie ad Emanuele per avermi avvisato. Sono comunque convinto che su Internet ci sono errori in ita(g)liano molto peggiori. C’è gente che dice starnuta invece di starnutisce, ad esempio. C’è chi sbaglia i congiuntivi, c’è chi dice a me mi, e molto altro ancora.

La foto qui sotto l’ho scattata ieri sera alla fermata della metropolitana di Romolo della linea verde M2. C’è un grande manifesto pubblicitario veramente grande (del tipo…4 x 3 metri) che pubblicizza una società di consulenza per l’acquisizione di imprese, società e ditte. Si occupa della fornitura di partner e di manager per migliorare i propri affari, per ottimizzare le risorse ed i tempi e via dicendo.

Peccato solo che…

…la parola imprenditore sia stata scritta come impreditore. Come si evince da questa fotografia, non è da tutti scrivere un ita(g)liano corretto. Non è necessario andare fino in Puglia o chissà dove per trovare certe cose, le si trovano anche in centro a Milano. Amen.

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.NET World

Download iso del Visual Studio 2008 SP1

Se cercate su Google l’indirizzo dal quale scaricare il Service Pack 1 di Visual Studio 2008, probabilmente capiterete qua.

Siccome so di non essere l’unico a cui non piacciono gli installer da 536Kb che poi scaricano il resto dalla Rete, ecco per voi l’indirizzo dello stesso download, ma in formato ISO. L’ISO, lo ricordo per i pochi che non lo sapessero, è un formato che può essere utilizzato in due modi: o lo masterizzate su un CD/DVD, oppure – più semplicemente – utilizzate tools come Daemon Tools per creare un’unità CD/DVD virtuale.

Il download del VS2008SP1 in formato ISO è di circa 831Mb.
Buon download!

P.S. : grazie ad Alessandro Del Sole per il suo post di qualche giorno fa! 🙂

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My daily work

Da ieri…ritorno al lavoro

Dopo tre belle settimane in Puglia, concluse con uno/due giorni di anticipo a causa di un lutto che ha colpito un mio carissimo amico, ieri ho ripreso a lavorare a pieno ritmo. Di lavoro ce n’è tanto, ma questo già lo sapevo: a fine luglio, a seguito di una riunione del mio capo-progetto e di altri colleghi, sono state raccolte nuove specifiche e nuove richieste da parte del cliente, che devono essere messe in produzione entro fine settembre.

Ho davvero poco tempo per bloggare, e quando lo faccio è solo per rilassarmi cinque minuti davanti alla tastiera scrivendo a ruota libera quello che mi passa per la testa. E siccome la mia idea di bloggare è di farlo solo quando ne ho voglia davvero, o quando sento di dover dire qualcosa di particolare, allora lascio che il tempo passi e l’ispirazione arriverà.

Morale: ho bloggato più in vacanza, quando in campeggio facevo fatica a connettermi al Web, che adesso, dove sono circondato da reti Wi-Fi di ogni tipo.

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Hardware

La mia Canon Powershot A620 si è risvegliata!!!

Ieri mattina ho acceso così, giusto per provare, la mia fotocamera che dopo la mia disastrosa gita alle Tremiti aveva deciso di dare forfait. Il display LCD ha ricominciato a funzionare! Dopo aver passato tre giorni in quarantena, al caldo, probabilmente tutta la salsedine è evaporata, e quindi il tutto ha ricominciato a funzionare senza troppi problemi. Ecco qui sotto la foto, scattata qualche minuto fa, della mia fotocamera con il display LCD perfettamente funzionante.

L’unica cosa definitivamente danneggiata è la batteria tampone interna, quella cioè che mantiene la data & ora anche quando vengono estratte le quattro batterie AA. Peccato! Adesso tutte le volte che inserisco nuove batterie, e prima di scattare fotografie, mi tocca inserire la data e l’ora correnti.

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