Technology Experience

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Software di terze parti: utility, developer tools, software per Windows Mobile. Software che può aiutarvi nella vita quotidiana (almeno…si spera!)

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E’ uscito Winzip 11.2

Tutti parlano dell’uscita dell’SP1 di Visual Studio 2008, e tutti si dimenticano dei tool che invece aiutano nella vita di tutti i giorni.

Comunque, credo di essere uno dei pochi legali possessori di una licenza di Winzip. Questa mattina mi è arrivata un’e-mail dai tipi di Winzip che mi avvisava del fatto che è uscita una nuova release del tool. Il What’s New è ovviamente disponibile a tutti, ed è raggiungibile a questo url.

Vi riporto le novità che mi sembrano più interessanti:

  • Includes support for Unicode filenames. This ensures that international characters that make up a Zip file name are displayed properly in a Zip file when the Zip file is shared between two computers having different code pages (the default set of text characters available for display.) For Unicode support, the Zip file must be created and opened with a zip utility that supports the Unicode extensions to the Zip file format such as WinZip 11.2
  • Integrated support for LHA to create, open and extract LHA archives (.LHA and .LZH). This eliminates the need for a third-party DOS program
  • Removal of support for DOS-based, third-party programs such as ARJ and ARC
  • Minor bug fixes

Vi ricordo che una licenza di WinZip 11.2 Standard Single-User License costa $.29,95. Con il cambio Euro/Dollaro di questi tempi, fateci un pensierino!

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WPF Application Quality Guide v.0.2

Se siete sviluppatori WPF, non potete non dare un’occhiata a questo documento che fornisce una miriade di best practices su come sviluppare applicazione con Windows Presentation Foundation. Buona parte del documento è dedicato all’Automated Testing delle interfacce grafiche, dei media e delle animazioni 3D. Si parla di sicurezza, di globalizzazione e di localizzazione e molto altro ancora. Interessante.

Fate riferimento a questo post su MSDN Blogs: da qui potete anche scaricare il documento in formato Word.

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In quale anno avete scritto il vostro primo software?

Anche inutile, minuscolo, in un linguaggio oggi scomparso o in disuso. Fate voi. Sicuramente il mio l’ho scritto negli anni ’80…probabilmente intorno al 1984-85. L’ho scritto su un Texas Instruments TI-99, home-computer a 16-bit, oggi letteralmente scomparso se non grazie al retro-computing. Io ce l’ho ancora qui funzionante, e ho comprato grazie ad ebay.it alcuni pezzi mancanti.

La cosa bella di quegli anni erano secondo me principalmente due:

  1. quando acquistavi un home-computer (C64, Spectrum, TI-99, Vic20, etc.) il manuale non era solo un mero manuale utente, ma conteneva anche per buona parte un manuale di programmazione, dove imparavi il BASIC che – lo ricordo – era diverso a seconda della macchina. L’utente non diventava uno stupido, ma imparava quei rudimenti che magari alla lunga fanno alla differenza. Magari oggi fosse così!
  2. i programmi di una volta erano open-source per definizione. Spesso le riviste dell’epoca erano piene di listati, che andavano ricopiati sul computer a mano per vederli funzionare. Se i programmi venivano distribuiti su cassette, bastava dare un OLD CS1 (su TI-99) per poterli caricare in RAM, poi fare un LIST per vederne il codice sorgente.

Torniamo a noi. Il mio primo software era un software che convertiva da un’unità di misura all’altra. E lo spunto l’ho preso proprio da quelle pagine del manuale di cui ho scansionato la copertina questa sera. Eccola qui sotto, con la carta ingiallita e spiegazzata.

E le righe di codice più precisamente sono queste:

Un input per chiedere i chilogrammi, una moltiplicazione per 2,2 per trasformare in libbre ed un print sullo schermo per l’output. Alla faccia dell’algoritmo!!!

Queste banali righe di software mi sono rimaste talmente impresse che poi a 17 anni, quando ero in quarta superiore, scrissi un software in C++ che poi venne pubblicato da PC Magazine. I miei primi soldini guadagnati con un software scritto completamemte da me.

Ah, bei tempi!!!

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Installare Virtual Server 2005 su un Windows Server 2008

Si può e funziona.

A seguito di alcune riorganizzazioni della mia LAN di cui mi sono occupato durante questo lungo ponte del 1° Maggio, mi sono montato un bel server Windows Server 2008. Non ne avevo un bisogno reale, lo tengo lì solo per studiarmi il nuovo sistema operativo e nel caso in cui volessi testare la compatibilità di qualche software (mio o altrui).

Ho voluto per esempio provare ad installare Virtual Server 2005. Funziona senza alcun problema – nonostante appaia ogni durante durante il setup la finestra di dialogo che avvisa di una eventuale incompatibilità, un po’ come accadeva con Visual Studio 2005 e Windows Vista.

C’è solo una piccola cosa a cui stare attenti. Quando si aggiunge il ruolo di Server IIS, bisogna consentire l’esecuzione dei processi CGI, perchè la pagina di amministrazione di Virtual Server 2005 viene visualizzata nel browser attraverso il file VSWebApp.exe. Se non lo fate, quando aprite la pagina di amministrazione l’eseguibile non viene – ehm – eseguito, ma vi viene chiesto se aprirlo(!) o salvarlo(!) su disco.

Per maggiori informazioni, fate riferimento a questo post su TechNet.

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Acquistare software shareware. Perchè no?

L’altro giorno ho letto con un certo interesse questo post, dove si parla di quanto sia importante acquistare il software che si utilizza, anche il più insignificante. Mi è piaciuta molto la frase con cui Jeff Atwood apre il post, che dice…

As a person who has spent a significant part of his professional life getting paid to write software, I believe it’s important for me to regularly pay for software, too.
…[cut]…
Check your hard drive, and I’m sure you, too, will find some bit of software written by a small software development shop, maybe even a single developer. Something you find incredibly useful. Something you rely on every day. Something you recommend without reservation to friends and peers. Something that makes using the computer that much more enjoyable. Or at least less painful.
Stop reading this post right now and buy that software.

Può sembrare una cosa banale, ma non tutti sono pienamente d’accordo con quanto detto sopra. Alcuni dei miei colleghi adorano a spada tratta l’open-source, al punto che qualche volta mi sconsigliano di acquistare il software, ma di cercare sempre l’alternativa gratuita. Io rispondo loro che a questo punto dovrebbero loro per primi dare l’esempio, lavorando gratis e rendendo pubblici i loro sorgenti. Ma questa è un’altra storia.

Quel post mi ha convinto ad acquistare Intelliremote, di cui avevo parlato qua. Il costo è di 15 Dollari, l’ho pagato con il mio conto PayPal e la spesa alla fine è diventata di circa 8 Euro. Praticamente…ho scaricato ed installato su Windows Vista la versione shareware, e dopo aver fatto il pagamento – meglio, la donazione, un tizio di Melloware – la società produttrice – mi ha mandato via e-mail un file zip contenente il file .exe sbloccato. Strano modo di vendere una licenza!!!

Teoricamente, potrei prendere quello zip e darlo a chiunque, senza alcun controllo vero sulla licenza. C’è chi ha controlli troppo restrittivi e c’è invece chi quasi non li mette del tutto. Mettetevi d’accordo!

Un’altra cosa scomoda, sotto Vista almeno, è che quell’eseguibile deve essere copiato a mano dallo zip in C:Program filesMellowareIntelliremote, directory protetta dalla UAC. Dovete elevare i permessi su quel file al vostro utente, altrimenti ad ogni avvio del sistema operativo vi appare la finestra di dialogo che vi chiede se lanciare oppure no quel file!

Chi spiega all’utente finale queste operazioni?

Per fortuna che il software alla fine mi piace e si comporta bene!

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Tool per connettersi al palmare via ActiveSync

L’amico di UGIdotNET Marco Minerva ha segnalato questo bel tool – che ho provato questa mattina – che si connette al palmare via ActiveSync. Il tool si chiama MyMobiler, è freeware, e consente di vedere sullo schermo del PC il display del palmare: in tal modo è possibile controllarlo da “remoto”, catturare screenshot o video.

Il download del tool è disponibile in due modalità: o tramite il classico setup oppure tramite uno zip da mettere dove si vuole.

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Sfruttare il proprio remote controller

Intelliremote è un software shareware (15 dollari il costo) che vi permette di sfruttare il vostro telecomando, di qualsiasi marca o prodotto sia. Quando acquistai la Sound Blaster Audigy 4 Pro mi sono trovato nella confezione un ricevitore IR ed un bel telecomandino piccino piccino.

Grazie ad Intelliremote è possibile configurare i tasti del telecomando per far fare al vostro PC praticamente qualsiasi cosa: lanciare un eseguibile, oppure eseguire un comando di sistema (ce ne sono un sacco: abbassa/alza il volume, spegni il PC, spegni il monitor, play/pause/stop del lettore multimediale predefinito, pulsante Start e molto altro ancora). E’ inoltre possibile configurare diversi profili, come Windows o Media Center, che corrispondono a diverse configurazioni dei tasti.

Io l’ho provato: Intelliremote è compatibile anche con Windows Vista, pesa solo 900Kb, si mette nella tray-bar di sistema e si mette in attesa di segnali dal ricevitore infrared. Davvero comodo, provatelo perchè secondo me ne vale la pena.

Morale: se siete sul letto e vi siete dimenticati il PC acceso, basta avere il telecomando a portata di mano e con un solo click potete avviare lo shutdown da remoto! 🙂

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Ruotare a piacimento con Paint.NET

Non so voi, ma non mi capita tanto spesso di usare Paint.NET per elaborare le immagini, perchè non faccio un lavoro che mi fa lavorare con JPG o roba simile. Nel tempo libero sto scrivendo qualcosa di più divertente con WPF, e qui la componente grafica è un po’ più pesante.

Se aprite una qualsiasi immagine con Paint.NET, potete andare sotto il menù Image e selezionare una delle voci: Rotate 90° Clockwise, Rotate 90° Counter-Clockwise e Rotate 180° per ruotare l’immagine a blocchi di 90 gradi.

Dove dovete andare se volete ruotare l’immagine in modo più preciso?

Risposta: andate sotto il menù Layer e cliccate sulla voce Rotate/Zoom, che invece è un po’ più raffinata, perchè da qui potete ruotare l’immagine, farne il pan, applicare uno zoom, etc. etc. sia in modo visuale sia editando a mano i valori.

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Il supporto di WPF ai files audio: uffa!

Sinceramente? Sarò anche stanco – in questi giorni le giornate lavorative sono più movimentate del solito – però arrivare a sera e vedere che la classe SoundPlayer (namespace System.Media) di Windows Presentation Foundation non mi fa il play di un normale file audio .wav creato domenica mattina con WaveStudio francamente mi lascia senza parole.

Non so se leggete bene l’exception, ma mi viene detto che il file wave che ho passato al metodo PlaySound() deve essere nel formato PCM. Che tristezza!

Ora: ci vorrebbe un attimo ad aprire il file .wav con WaveStudio e vedere di cambiare il formato del file. Il fatto è che in questo momento sono sotto Windows Vista, mentre WaveStudio ce l’ho sotto Windows XP. Perchè non installo WaveStudio sotto Windows Vista? Perchè non si può. WaveStudio fa parte dei driver della mia Sound Blaster Audigy 4, che sotto XP sono una meraviglia, mentre sotto Vista sono una mera schifezza. E non solo perchè mancano tutta una serie di player/lettori multimediali/media center, ma anche per la qualità dell’audio. Non mi sento di dire la colpa nè a Microsoft nè a Windows Vista, ma ALLA CREATIVE.

Cosa aspettate a darmi driver funzionali ?????

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WPF: come creare ed usare le ‘tile brush’ con Expression Blend

Sono stanco, perciò la farò breve.

Innanzitutto, cos’è una tile brush? E’ un’immagine che viene usata come texture per riempire una superficie di qualche tipo. Immaginate di cercare immagini su google usando le stringhe “wood texture“. Troverete immagini 512×512, 300×300, 256×256 con superfici legnose che potete usare come background dei controlli o degli oggetti grafici delle vostre applicazioni. Comodo.

IMPORTANTE. il mio è solo un esempio, non è che potete andare su Google e scaricare tutte le immagini che volete: occhio ai diritti di autore, alle immagini protette da copyright e via dicendo.

Comunque, supponete di aver scaricato una texture che fa al caso vostro. La inserite nel vostro progetto creato con Expression Blend: come fate a creare una Tile Brush per riempire i vostri rettangoli, i vostri Canvas o i vostri controlli?

Non è così difficile, ma se proprio avete qualche problema, leggete questo post e quasi sicuramente risolverete tutti i vostri problemi. Meno male che l’ho trovato, perchè stavo per essere preso dalla depressione (dopo l’esultanza di qualche minuto fa!).

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