Oggi – se avete seguito i TG degli ultimi giorni lo saprete sicuramente – Milano è totalmente bloccata, a seguito di uno sciopero globale che sta coinvolgendo metropolitana, autobus, treni, aerei e chi ne ha e più ne metta. Solitamente, mi basta sentir parlare di sciopero dell’ATM per farmi prendere una giornata di ferie, perchè di solito nelle giornate di sciopero di viaggia inscatolati, indipendentemente dal mezzo di trasporto. Ma oggi è una giornata diversa: dovevo essere per forza in ufficio, perchè oggi pomeriggio – cioè in questi minuti – io ed i miei colleghi stiamo rilasciando la versione 1.3 della nostra applicazione mobile. Una consegna che non può essere rinviata per nessun motivo, perchè dovrà essere in campo già da lunedì.
A dispetto dello sciopero, sono partito da casa alla solita ora. Lo vedete il cronometro nella foto qui sopra. Riporta un tempo pari a 56 minuti e 4 secondi. E’ il tempo che ho impiegato questa mattina per partire da casa mia, tirare su un amico e raggiungere il parcheggio multipiano di Famagosta, dove ogni giorno lasciamo l’auto. In condizioni di scarso traffico, ci mettiamo circa 30 minuti, perciò sono soddisfatto. Il cronometro risulta sfocato, perchè il mio N70 ha preferito mettere a fuoco il treno della metro che stava arrivando dietro – lo si intravede.
La cosa davvero fantastica è che dopo la metro sono salito sul filobus più vuoto che io abbia mai visto. Il filobus – linea 91 qua a Milano – era vuoto, pulito e silenzioso. C’erano persino due monitor LCD nuovi di pacca che oltre alla pubblicità mostravano anche la fermata corrente e quella successiva! Mai vista qua a Milano una roba del genere!
Se aggiungiamo altri segnali – sentire che anche altre persone hanno viaggiato più comodamente sui mezzi pubblici, oppure vedere pullman ATM circolare quando dovrebbe esserci lo sciopero – tutto mi parte a pensare che forse è in giorni così che si viene a lavorare più tranquilli, e da oggi in poi, e fino a prova contraria, quando sentirò parlare di scioperi ci penserò su prima di prendere ferie.
Concludo il mio IV del Venerdì spezzando una lancia a favore di ATM. Quando ci vuole, ci vuole. E visto che oggi stiamo parlando di trasporti, andiamo fino in fondo. Da qualche mese mi sono fatto la tessera ATM: non quella magnetica, quella con chip (presumibilmente RFID), che permette di memorizzare su abbonamenti settimanali e mensili, etc. etc. La tessera ha funzionato bene fino ad un paio di settimane fa poi, improvvisamente, non riuscivo più a validarmi ai cancelli di ingresso della metro, nè sui filobus o pullman. L’altro ieri mattina vado all’ATM Point di Cadorna spiegando il problema: la signora gentilmente prova la tessera e – la legge di Murphy ci mette lo zampino – tutto funziona regolarmente. Mi dice che se la tessera funziona lei non può sostituirmela. Io le rispondo che sebbene lì sembri tutto a posto, quando uso la tessera in giro mi appare un messaggio di errore che recita: “Lettura fallita (-6)”. Sono tornato ieri, ho parlato con la stessa persona, e questa volta me la sostituisce: probabilmente ha intuito che la gente non si diverte a fare la fila all’ATM Point e quindi se sono tornato in due giorni consecutivamente probabilmente un motivo c’è. La cosa bella è che la sostituzione è assolutamente gratuita: ho pagato 30 euro per caricare l’abbonamento mensile di Dicembre. E’ la prima volta che vedo una posizione intelligente da parte di ATM, che di solito non ci pensa due volte prima di fregarti.