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Fare il backup dei proprio db su WH4L

Chi come me ha l’hosting del proprio sito su WebHosting4Life, può backuppare i propri database loggandosi nel proprio Pannello di Controllo. Da qui basta cliccare sulla voce MSSQL Admin. Il Pannello mostra l’elenco dei propri database configurati, e tutte le operazioni che possiamo fare su ciascun database: lo shrink, il rename, il change pwd, etc. etc. C’è anche un’utile opzione di backup, che per l’appunto fa il backup del database mettendo il file in una directory raggiungibile via ftp.

Se vi state chiedendo il perchè, ho almeno due motivi.

  1. Sì, vero, anche quelli di WH4L fanno il backup giornaliero di tutti gli hosting che hanno. Voi vi fidate? Sì? Buon per vuoi. Io vivo meglio pensando…fidarsi è bene, non fidarsi è meglio!
  2. Se volessi un giorno cambiare hosting, comunque un backup dei miei database lo vorrei avere lo stesso.
  3. Se volessi installare Subtext in locale, per fare qualche esperimento, potrei utilizzare il backup del mio database, così è già bello pronto da usare, pieno di post, configurato, etc. etc., senza troppi sbattimenti.
  4. Dati sensibili: meglio tirarli giù ogni tanto dai server e farne un backup “serio” su DVD.

In questo preciso momento, però, ho qualche errore nella procedura che ho descritto. Avrei voluto mettere qualche screenshot, ma ci devo rinunciare.

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La strana impostazione predefinita di Sharepoint Designer

Certe cose non le capisco. L’impostazione predefinita di Sharepoint Designer prevede che all’avvio dell’applicazione venga aperto l’ultimo sito Web aperto dall’applicativo stesso. Ma perchè, mi chiedo? E’ come vedere Word o Excel aprire l’ultimo documento o l’ultimo foglio elettronico su cui abbiamo lavorato. Nessuno si sognerebbe una cosa del genere, e se proprio servisse c’è sempre l’elenco dei files recenti, che basta ed avanza.

Comunque sia, è fortunatamente possibile disabilitare questo comportamento. Basta andare su Strumenti –> Opzioni applicazione e disattivare il checkbox che dice: “Apri automaticamente l’ultimo sito Web all’avvio di SharePoint Designer“. Non so darvi le indicazioni in inglese, perchè io l’ho installato in italiano.

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Software

ObjectDock: una toolbar sul desktop

L’ultima volta che ho visto da vicino il notebook del buon Janky, ho notato un’applicativo sul desktop del suo Windows Vista. Era la classica applicazione che fa da toolbar, che raccoglie icone e shortcut delle nostre applicazioni preferite e le mette in bella mostra: se ci si passa sopra con il mouse vengono ingrandite (stile Mac). Mi ha catturato fin dal primo sguardo, anche perchè ho sempre cercato un’applicazione simile da installare. Su Windows XP utilizzo una feature del sistema operativo stesso, mentre non è possibile ottenere lo stesso risultato sotto Vista.

Quando Janky è tornato dalle ferie, mi ha gentilmente fornito il nome dell’applicazione: ObjectDock. Ne esiste una versione freeware ed una versione a pagamento (19,95 dollari). Le caratteristiche sono davvero molto e vi consiglio caldamente di dargli un’occhiata sul sito che vi ho indicato.

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.NET World

MSDN Magazine…chi l’ha visto?

Le vacanze di Natale hanno fatto male al mio abbonamento di MSDN Magazine. L’abbonamento a questa rivista ha una caratteristica strana: quando arriva, è più che puntuale; quando non arriva, non è che arriva in ritardo: non arriva proprio.

Il numero di Gennaio 2008 me lo sono fumato. Peccato, mannaggia la miseria. Non penso che rinnoverò più l’abbonamento, non tanto per questi ritardi – anche perchè sono ultra-convinto del fatto che loro non c’entrano nulla – quanto perchè la posso leggere tranquillamente anche on-line. Inoltre, come ho avuto modo di dire in passato con tono polemico, alcuni articoli li ignoro tranquillamente perchè non sono nel mio campo visivo ed è inutile star lì a leggersi qualcosa che non si conosce del tutto e che non si userà mai.

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VivendoByte.ByteAdventure

L’autodistruzione dell’uomo: siete nello spazio-tempo sbagliato!

Siete tutti sulla cattiva strada. L’umanità non si autodistruggerà per una guerra nucleare, o per una bomba atomica sganciata da chissà quale fazione terroristica in giro per il mondo, o per l’invasione di un nuovo Hitler. L’umanità semplicemente si autodistruggerà per un sovraffollamento che neanche vi immaginate. Città invivibili, strade intasate ad ogni ora del giorno e della notte, fiumi e terre inquinate. Ma non solo. Quello che più ci ucciderà sarà la scarsità delle materie prime: acqua, grano, carne, pesce, energia. La stessa aria verrà a mancare, quando sarete in più di dodici miliardi su questo piccolo pianeta che voi chiamate ancora Terra.

Mi sento estraneo a tutto questo, e non perchè io sia migliore di voi. La verità che potrebbe sconvolgervi è che voi – nessuno escluso tranne me – vi trovate in un ramo dello spazio-tempo errato. Vi trovate in un punto del tempo e dello spazio in cui l’Uomo vive ancora *solo* su questo pianeta.

Vi state sbagliando. Nel mio universo – quello corretto – l’Uomo sta lentamente colonizzando il sistema solare.
Se vi chiedessi in quale data l’Uomo ha raggiunto la Luna, cosa mi rispondereste? Con tutta probabilità il 20 Luglio 1969.
Se vi chiedessi quando l’Uomo ha raggiunto Marte, cosa mi direste? Con tutta probabilità…che non ci è mai stato!

Siete sbagliando, state commettendo un grosso errore. E sapete qual’è la cosa più ironica? Che non potete farci nulla. Siete in un universo sbagliato e dovete tenervelo.

Non sono qui per prendervi in giro o per spaventarvi. Sono qui per scrivervi queste poche righe dicendovi di sbrigarvi, perchè siete in ritardo con la Storia, un ritardo che potrebbe costarvi caro. Come dicevo, la vostra sopravvivenza è legata alla vostra capacità di trovare nuovi spazi, nuove risorse, nuovi ambienti, nuovi ecosistemi…la Terra non sarà abbastanza per tutti. Prima o poi raggiungerà un punto di non ritorno e collasserà uccidendovi tutti.

L’Uomo ha raggiunto Marte eccome. Il giorno 27 Agosto 1979, dieci anni dopo lo sbarco sulla Luna, l’Uomo è arrivato su Marte.

La corsa alla Luna è stata in gran parte voluta dal presidente americano John Fitzgerald Kennedy. Secondo la vostra realtà, JFK è stato assassinato il giorno 22 Novembre 1963 da un tale chiamato Lee Harvey Oswald. In verità Lee Harvey Oswald ha assassinato Fidel Castro, leader cubano. Oswald morì a sua in una prigione di L’Havana, a Cuba, qualche giorno dopo essere stato arrestato. Ma questa è un’altra Storia, lasciamola perdere.

Nella mia realtà, quella vera, JFK non è mai stato ucciso, ed ha continuato ad essere Presidente degli Stati Uniti d’America per due mandati consecutivi. E dopo aver vinto la corsa alla Luna contro l’URSS, JFK portò avanti nonostante le enormi critiche il programma spaziale Apollo, costato un’infinità di milioni di dollari. Investimenti sbocciati dopo dieci anni con l’atterraggio dell’Apollo 25 su Marte. Il viaggio verso Marte durò quasi 3 anni, tra andata e ritorno. Il comandante della missione, John Watts Young, partì che doveva ancora compiere 46 anni: quanto tornò sulla Terra, ne aveva 49.

Da quel giorno, la nostra Storia dell’Umanità è cambiato molto, ed in modo radicale. Oggi, 16 Gennaio 2008, navette viaggiano continuamente tra la Terra e Marte. Non ci vuole più così tanto tempo come per il primo viaggio: Carlo Rubbia, italiano, negli anni ’80 ha brevettato una nuova tecnologia per i razzi di spinta, utilizzando come combustibile un componente chimico scoperto nelle profondità del sottosuolo del pianeta Rosso. Non vi dico il nome, non vi servirebbe a nulla. Oggi raggiungere Marte richiede solamente 5 giorni. Lo stesso combustibile che viene utilizzato per le navette viene utilizzato per le automobili: il petrolio non ci serve più da un pezzo, il pianeta ha ripreso a respirare. Da noi il trattato di Kyoto non è stato mai concepito: l’inquinamento non esiste più da circa 15 anni. Sarebbe troppo lungo parlarvi anche di questo, oggi.

Attualmente su Marte vivono 5 milioni di marziani, terrestri che si sono trasferiti nel corso degli anni nella grande colonia di Cydonia. La colonia è una grande città marziana completamente autosufficiente: cibo, acqua, coltivazioni, materie prime ed energia prodotta da colletteri solari. Nei prossimi decenni sono previsti continui miglioramenti dell’ecosistema che ospita la razza umana: espandere la capienza è prioritario, proprio per garantire una migliore vivibilità sul pianeta Terra. I viaggi verso Marte non sono solo prerogative degli USA, ma vi sono basi di lancio a Parigi, Praga, Mosca e Nuova Delhi. L’Italia, il vostro Paese, è carente da questo punto di vista: da Roma partono navette antiquate, che solitamente sono destinate all’attracco alla ISS, la stazione spaziale orbitante. Anche la ISS nella mia realtà è nettamente più avanti rispetto a quella che conoscete voi: la mia ISS è grande come la Lombardia, e ci vivono centinaia di migliaia di persone.

Ho ancora pochi minuti, poi dovrò andarmene. Magari ci sentiremo in futuro.

Dagli anni ’80 ad oggi ci sono state talmente tante invenzioni e scoperte che non passi anno senza che la qualità della vita non migliori costantemente. Voi siete rimasti indietro, vi siete soprattutto focalizzati sullo studio e sull’implementazione di nuove forme di comunicazione, come Internet, la fonia mobile, ma è la strada sbagliata. Siamo arrivati anche noi a tecnologie di questo tipo, ma la loro svolta alla nostra società l’ha data il presidente Kennedy, il programma Apollo e quel viaggio verso Marte. Da allora tutto è cambiato.

Tutti voi siete in ritardo di circa 29 anni. E non è poco.

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.NET World

Generare un file di risorsa (resx) da codice

Se avete bisogno di generare via codice un file di risorsa da poter includere in una soluzione, ecco il codice che potrebbe servirvi…

static void Main(string[] args) { string filename = "D:\registers.resx"; Dictionary<string, string> dict = new Dictionary<string, string>(); dict.Add("key1", "value1"); dict.Add("key2", "value2"); dict.Add("key3", "value3"); dict.Add("key4", "value4"); IDictionaryEnumerator enumerator = dict.GetEnumerator(); ResXResourceWriter writer = new ResXResourceWriter(filename); do { writer.AddResource(enumerator.Key.ToString(), enumerator.Value.ToString()); } while(enumerator.MoveNext()); writer.Close(); writer.Dispose(); }

Praticamente, inizializzo un Dictionary<string, string> generico, con delle stringhe nella key e nel value. Lo riempio con valori a caso. Poi ottengo un enumerator su questo Dictionary<string, string>. La scrittura del file di risorsa passa attraverso la classe ResXResourceWriter, inizializzato con il nome del file che si vuole generare. E’ sufficiente aggiungere le risorse, specificando key e value.

Ricordarsi alla fine di chiamare sempre i metodi .Close() e .Dispose() per salvare il file .resx e per rilasciare le risorse impegnate durante l’operazione.

Il file .resx generato può essere incluso dentro la soluzione, esattamente come se fosse un file di risorsa generato dall’IDE.

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My daily work

Classifica Truffle 100, al 51° posto…

…c’è la società dove lavoravo fino a marzo dell’anno scorso, 2007. La Truffle 100 è una classifica che riguarda i maggiori produttori di software a livello europeo. Essa è rilasciata anno dopo anno e mette in evidenza il mercato del software, dando visibilità a chi se la merita. Mi piace la frase…

Innovation comes from companies of all sizes, with a major role played by small and medium-sized firms.

Senza mettere in cattiva luce niente e nessuno, ricordo come circa un anno fa c’era un po’ di trambusto, nel senso che si parlava di una serie di provvedimento per migliorare costi, produttività, gestione del personale, etc. etc.

Oggi la società, non faccio il nome per motivi di riservatezza, si trova per le prime 100 società di software europee. Meglio così.

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.NET World

Copiare files sul palmare correntemente connesso via ActiveSync

Indipendentemente dal sistema operativo montato sul palmare, esiste un modo per copiare files dal vostro PC Desktop al device correntemente connesso tramite ActiveSync. Il primo – il più banale ed il più ovvio, consiste nel fare un bel copia & incolla dei files dal PC al device, raggiungibile da Risorse del Computer –> Dispositivo portatile. Se però questa copia è una cosa dannatamente ripetitiva – come per esempio quando si tratta di copiare su palmari i CAB di installazione della propria applicazione – allora può essere utile scrivere una procedura automatica che lo faccia per noi.

La domanda è: posso scrivere un file batch per copiare files da PC al palmare?
La risposta è: sì, altrimenti non sarei qui a scrivere questo post. 🙂

Il trucco sta nell’utilizzare il comando cecopy, disponibile nei Windows Mobile Developer Power Toys.

Questo comando fa le veci dei classici comandi copy/xcopy, solo che copia i files su un palmare. La sintassi è semplicissima:

cecopy /is /s D:\Deploy_dir\*.* dev:"\SDMMC Disk"

Il comando qui sopra copia tutti i files da D:\Deploy_dir alla SD del palmare. Notare l’utilizzo della notazione dev: per specificare la destinazione. Notare anche che se la directory di destinazione contiene spazi – come nel mio caso – è possibile utilizzare gli apici come si fa di solito. Sembra una banalità, però l’eseguibile cecopy.exe è datato 21/03/2003, ed il readme.txt parla espressamente di Pocket PC 2002 come supported platforms. Fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio! Comunque vi confermo che cecopy.exe va che è una meraviglia!

Ultima chicca: se lanciate il comando e non avete alcun device connesso, cecopy.exe non vi dà un errore, ma rimane in Waiting…, in attesa che si connetta qualcosa. Davvero molto comodo: se dovete lavorare su un centinaio di palmari, avrete molti meno grattacapi!!!

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Disabilitare le notifiche sulla batteria su Pocket PC 2003

Se volete disabilitare i balloons che Pocket PC 2003 visualizza quando il livello di carica della batteria scende al di sotto di una certa soglia, potete farlo manualmente andando – se ricordo bene – sotto Start –> Impostazioni –> Alimentazione –> Avvisi. Qui ci sono due checkbox, disattive di default, che vi permettono di spegnere due notifiche: una riguarda il livello basso di carica (battery low) e l’altro il livello molto basso di carica (battery very low).

Se dovete fare questa cosa su 100 palmari diversi, che andranno in produzione, può essere comodo inserire questa cosa nel vostro software, con cinque righe di codice pulite pulite:

// DISABLE BALLOONS FOR 'BATTERY LOW' AND 'BATTERY VERY LOW' RegistryKey key = Registry.LocalMachine.OpenSubKey(@"SystemGWEBattery", true); key.SetValue("BatteryLow", 0); key.SetValue("BatteryLow2", 0); key.SetValue("BatteryHigh", 0); key.SetValue("BatteryHigh2", 0);

Comodo, no? Ricordo che tutto questo vale esclusivamente per palmari che montano Pocket PC 2003 come sistema operativo. Per i più moderni Windows Mobile 5.0/6.0, c’è a disposizione tutta un’architettura diversa.

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Software

Una feature di IE a cui non so rinunciare!!!

Non so se altri browser abbiano una cosa simile – suppongo di sì – ma se c’è una cosa a cui non riesco a rinunciare sono i provider di ricerca di Internet Explorer 7.

Spiegazione per gli “imberbi”
Se vi state chiedendo cosa sono questi benedetti provider di ricerca, continuate a leggere, altrimenti passate al paragrafo successivo.

Il Web sarebbe un posto invivibile senza i motori di ricerca. E non vi riferisco solo all’onnipresente Google, ma a tutti i motori di ricerca inclusi su siti e portali. Penso a YouTube, Amazon, InternetBookShop, eBay, etc. etc., cioè tutti quei siti nei quali bene o male compare una Search Text. I provider di ricerca di IE7 vi permettono di effettuare ricerche all’interno di un sito senza doverlo raggiungere fisicamente dal browser, almeno all’inizio. Per farlo, aprite la ComboBox accanto alla Search Text di IE7 (posizionata in alto a destra nella finestra del browser stesso), selezionate il provider che vi interessa e digitate qualcosa nella casella di testo. Premete Invio e verrete catapultati nel sito, con la ricerca già pronta.

Un piccolo esempio
Mi capita spesso di dover linkare all’interno dei miei post contenuti derivanti dal mio stesso blog, oppure da altri blog. Per trovare l’url di un certo post, quindi, andavo su Google e nella casella di ricerca scrivevo una cosa tipo:

    site:<url> <keyword1><keyword2><keyword…n>

Così facendo, Google restituisce una serie di risultati, più o meno affidabili a seconda delle keyword(s) utilizzate. Non lo trovate un po’ scomodo? Potete configurarvi un provider di ricerca che faccia per voi il lavoro più sporco. E’ sufficiente seguire le istruzioni che trovate nella pagina Web raggiungibile dalla voce Trova altri provider visibile nel menù evidenziato dal rettangolo arancione qui sopra. La versione breve è: vi serve l’url del motore di ricerca che sta cercando la keyword TEST. Incollate l’url, date un nome al provider di ricerca e siete a posto.

Con questa tecnica, potete rapidamente cercare post su qualsiasi blog o sito, potete cercare libri su Amazon, oppure video su YouTube. Alcuni siti – non ho idea di come facciano – sono capaci di dialogare con il browser per darvi la possibilità di aggiungere il provider di ricerca in modo del tutto automatico. La trovo una genialata grandiosa, perchè nell’arco di due click si possono fare ricerche ovunque, in modo rapido ed indolore.

Un caso reale
Mia madre ha cominciato 2/3 anni ad usare il PC, un notebook che tramite wi/fi è connesso alla Rete. Legge molti libri, e poco tempo fa le ho fatto scoprire www.internetbookshop.it, dove va a leggere recensioni di libri, oppure le ultime uscite della sua scrittrice preferita. Senza provider di ricerca, mia madre dovrebbe aprire IE, digitare l’url del sito, cliccare su Ricerca avanzata, riempire la casella di testo con – per esempio – il nome della scrittrice. Poi dovrebbe cliccare Ricerca ed aspettare il risultato.

Con i provider di ricerca, mia madre apre IE, seleziona IBS dalla ComboBox, scrive il nome della scrittrice e clicca sul pulsantino con la lente d’ingrandimento. Ed automaticamente viene catapultata sulla pagina Web desiderata, senza grossi sforzi. Le ho detto che in realtà è una scorciatoia – la procedura di prima è sicuramente più completa e versatile, ma lei è più contenta così.

E pure io.

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