Siete tutti sulla cattiva strada. L’umanità non si autodistruggerà per una guerra nucleare, o per una bomba atomica sganciata da chissà quale fazione terroristica in giro per il mondo, o per l’invasione di un nuovo Hitler. L’umanità semplicemente si autodistruggerà per un sovraffollamento che neanche vi immaginate. Città invivibili, strade intasate ad ogni ora del giorno e della notte, fiumi e terre inquinate. Ma non solo. Quello che più ci ucciderà sarà la scarsità delle materie prime: acqua, grano, carne, pesce, energia. La stessa aria verrà a mancare, quando sarete in più di dodici miliardi su questo piccolo pianeta che voi chiamate ancora Terra.
Mi sento estraneo a tutto questo, e non perchè io sia migliore di voi. La verità che potrebbe sconvolgervi è che voi – nessuno escluso tranne me – vi trovate in un ramo dello spazio-tempo errato. Vi trovate in un punto del tempo e dello spazio in cui l’Uomo vive ancora *solo* su questo pianeta.
Vi state sbagliando. Nel mio universo – quello corretto – l’Uomo sta lentamente colonizzando il sistema solare.
Se vi chiedessi in quale data l’Uomo ha raggiunto la Luna, cosa mi rispondereste? Con tutta probabilità il 20 Luglio 1969.
Se vi chiedessi quando l’Uomo ha raggiunto Marte, cosa mi direste? Con tutta probabilità…che non ci è mai stato!
Siete sbagliando, state commettendo un grosso errore. E sapete qual’è la cosa più ironica? Che non potete farci nulla. Siete in un universo sbagliato e dovete tenervelo.
Non sono qui per prendervi in giro o per spaventarvi. Sono qui per scrivervi queste poche righe dicendovi di sbrigarvi, perchè siete in ritardo con la Storia, un ritardo che potrebbe costarvi caro. Come dicevo, la vostra sopravvivenza è legata alla vostra capacità di trovare nuovi spazi, nuove risorse, nuovi ambienti, nuovi ecosistemi…la Terra non sarà abbastanza per tutti. Prima o poi raggiungerà un punto di non ritorno e collasserà uccidendovi tutti.
L’Uomo ha raggiunto Marte eccome. Il giorno 27 Agosto 1979, dieci anni dopo lo sbarco sulla Luna, l’Uomo è arrivato su Marte.
La corsa alla Luna è stata in gran parte voluta dal presidente americano John Fitzgerald Kennedy. Secondo la vostra realtà, JFK è stato assassinato il giorno 22 Novembre 1963 da un tale chiamato Lee Harvey Oswald. In verità Lee Harvey Oswald ha assassinato Fidel Castro, leader cubano. Oswald morì a sua in una prigione di L’Havana, a Cuba, qualche giorno dopo essere stato arrestato. Ma questa è un’altra Storia, lasciamola perdere.
Nella mia realtà, quella vera, JFK non è mai stato ucciso, ed ha continuato ad essere Presidente degli Stati Uniti d’America per due mandati consecutivi. E dopo aver vinto la corsa alla Luna contro l’URSS, JFK portò avanti nonostante le enormi critiche il programma spaziale Apollo, costato un’infinità di milioni di dollari. Investimenti sbocciati dopo dieci anni con l’atterraggio dell’Apollo 25 su Marte. Il viaggio verso Marte durò quasi 3 anni, tra andata e ritorno. Il comandante della missione, John Watts Young, partì che doveva ancora compiere 46 anni: quanto tornò sulla Terra, ne aveva 49.
Da quel giorno, la nostra Storia dell’Umanità è cambiato molto, ed in modo radicale. Oggi, 16 Gennaio 2008, navette viaggiano continuamente tra la Terra e Marte. Non ci vuole più così tanto tempo come per il primo viaggio: Carlo Rubbia, italiano, negli anni ’80 ha brevettato una nuova tecnologia per i razzi di spinta, utilizzando come combustibile un componente chimico scoperto nelle profondità del sottosuolo del pianeta Rosso. Non vi dico il nome, non vi servirebbe a nulla. Oggi raggiungere Marte richiede solamente 5 giorni. Lo stesso combustibile che viene utilizzato per le navette viene utilizzato per le automobili: il petrolio non ci serve più da un pezzo, il pianeta ha ripreso a respirare. Da noi il trattato di Kyoto non è stato mai concepito: l’inquinamento non esiste più da circa 15 anni. Sarebbe troppo lungo parlarvi anche di questo, oggi.
Attualmente su Marte vivono 5 milioni di marziani, terrestri che si sono trasferiti nel corso degli anni nella grande colonia di Cydonia. La colonia è una grande città marziana completamente autosufficiente: cibo, acqua, coltivazioni, materie prime ed energia prodotta da colletteri solari. Nei prossimi decenni sono previsti continui miglioramenti dell’ecosistema che ospita la razza umana: espandere la capienza è prioritario, proprio per garantire una migliore vivibilità sul pianeta Terra. I viaggi verso Marte non sono solo prerogative degli USA, ma vi sono basi di lancio a Parigi, Praga, Mosca e Nuova Delhi. L’Italia, il vostro Paese, è carente da questo punto di vista: da Roma partono navette antiquate, che solitamente sono destinate all’attracco alla ISS, la stazione spaziale orbitante. Anche la ISS nella mia realtà è nettamente più avanti rispetto a quella che conoscete voi: la mia ISS è grande come la Lombardia, e ci vivono centinaia di migliaia di persone.
Ho ancora pochi minuti, poi dovrò andarmene. Magari ci sentiremo in futuro.
Dagli anni ’80 ad oggi ci sono state talmente tante invenzioni e scoperte che non passi anno senza che la qualità della vita non migliori costantemente. Voi siete rimasti indietro, vi siete soprattutto focalizzati sullo studio e sull’implementazione di nuove forme di comunicazione, come Internet, la fonia mobile, ma è la strada sbagliata. Siamo arrivati anche noi a tecnologie di questo tipo, ma la loro svolta alla nostra società l’ha data il presidente Kennedy, il programma Apollo e quel viaggio verso Marte. Da allora tutto è cambiato.
Tutti voi siete in ritardo di circa 29 anni. E non è poco.