[Consulente, cronache] Problemi di mobilità
Tutte le mattine mi tocca affrontare l’ultimo tratto di A1 (Lodi-Melegnano), un lungo tratto di tangenziale Ovest (Melegnano-Assago) ed un ultimo pezzo di A7 (Assago-Famagosta), per cercare di raggiungere il parcheggio multipiano di Famagosta, da dove poi è possibile prendere la metropolitana M2, linea verde. Non sono un consulente che giro il mondo: ho un cliente e ho assunto quindi un modus-operandi efficiente e pulito.
Questo viaggio è in certi momenti piuttosto pericoloso: frenate improvvise, spostamenti di corsia scellerati, TIR in sorpasso, automobili che si immettono senza dare un minimo di precedenza, automobili che escono tagliando la strada, autoambulanze a sirene spiegate, furgoni blindati della polizia penitenziaria, nebbia, pioggia & neve. E’ circa dal 2001 che faccio questo tragitto, anche se – per dir la verità – in certi periodi esso ha subìto cambiamenti più o meno drastici. Nonostante questi pericoli, ai quali si può ovviare con un po’ di attenzione e di svegliezza al volante, alla fine ho raggiunto una conclusione: il fastidio ed il pericolo più grande è la completa incapacità di stimare con una certa accuratezza i tempi di percorrenza.
Così capita che un viaggio che di solito occupa 40-45 minuti, possa un giorno occupare 2 ore, o anche più. E senza spiegazione. E senza che i tabelloni luminosi siano in qualche modo d’aiuto. E così capita che un normale appuntamento alle 9:45 – orario normalmente accettabile – diventi motivo di ansia e di stress. E così può capitare di dover parcheggiare l’auto al piano superiore rispetto al solito perchè – e non ho mai capito perchè – se tu sei bloccato in coda, tutti gli altri arrivano comunque, in orario ed in ufficio. Come se tu arrivassi da un altro punto del pianeta. Forse è vero: ovunque io abbia lavorato negli anni passati, sono sempre stato l’unico ad arrivare da sud Milano. Pazienza.
La cosa ancora più interessante è quando poi si arriva in ufficio. Curioso, vado sul sito www.autostrade.it, nel tentativo di capire il motivo per cui sono arrivato in ufficio alle 10:20 invece delle 9:00. Seleziono la porzione d’Italia giusta, e sul sito mi appare una cartina che per cortesia ho riportato qui sopra. La ‘X’ non indica il punto dove scavare (cit.): indica Famagosta, il parcheggio di cui parlavo prima. La prima freccia (in basso a destra) indica la A1. L’altra freccia indica la tangenziale ovest. Il colore verde sulla A1 indica ‘tutto ok’: cosa verissima. Il colore ciano/azzurrino sulla ovest indica ‘dati non disponibili’. Uao, meraviglioso, utile. E nessun’altra pagina su www.autostrade.it spiega esattamente cosa sia successo.
Che bella la vita del consulente, costretto a combattere contro nemici invisibili. E costretti ad essere di cattivo umore.