Non avete l’impressione che a a volte i servizi Web si "sovrappongano"?
Tutti i sabato mattina, quando sono ancora rintronato per il venerdì sera, vedo sempre su Rai Tre la trasmissione TV Talk, che trovo molto interessante perchè diversi personaggi discutono di televisione. Personaggi che la televisione la fanno, la producono, la organizzano e la studiano. Mi sono affezionato al professor Simonelli, a Cinzia Bancone, ed Erica Brenna, al conduttore e così via. TV Talk fa parte del circuito RAI Educational diretta da Giovanni Minoli, il che per me equivale a qualità e competenza. Tra le molte cose di cui si parla particolare attenzione viene posta sui palinsesti televisivi: come mai una certa trasmissione viene messa in onda alle 11 e non alle 12? come mai la conduttrice è Milly Carlucci e non un’altra? come mai il festival di Sanremo viene visto dai 30enni e non dai 60enni? C’è un’analista molto brava, la Erika Brenna di cui sopra che, armata di software dedicato, studia ed analizza gli ascolti delle trasmissioni e trae determinate conclusioni.
Una delle cose più interessanti che saltano fuori è che i canali televisivi RAI e Mediaset predispongono i loro palinsesti televisivi in modo tale da coprire tutte le fasce d’età, tutti i gradi di scolarizzazione (dalla scuola elementare ai laureati), tutte le fasce orarie, ed ottimizzando ovviamente la messa in onda degli spot pubblicitari. Ad esempio, sarebbe assurdo che Italia 1 facesse solo cartoni animati, perchè così facendo verrebbe guardato solo da studenti. Sarebbe assurdo che Rai 3 facesse solo documentari storici, perchè così facendo verrebbe guardato solo da gente interessata a quel tipo di argomenti. Capita a volte che una emittente televisiva metta in onda su due reti differenti due diverse tramissioni che attirano lo stesso tipo di pubblico: concorrenza in casa, praticamente. Le due trasmissioni si sovrappongono, si rubano gli ascoltatori a vicenda, salta fuori che per esempio i 30enni vorrebbero guardare due programmi mentre i 60anni si stanno annoiando, e così via. Ovviamente questa è una situazione da evitare il più possibile, e la gente che sistema i palinsesti fa proprio questo lavoro.
Credo che questa situazione anomala accada in qualche caso anche per i siti Web. Per esempio, mi sapete dire la differenza sostanziale tra FolderShare o SkyDrive??? Ok, ci saranno pure differenze, ma non sarebbe meglio farne uno ma completo? Ambedue permettono di mettere on-line files, chi più chi meno, tutti e due permettono di condividerli con altri, o di mantenerli disponibli in forma privata. Tutti e due sono accessibili tramite un account Windows Live. L’unica vera differenza consiste nel fatto che FolderShare permette di sincronizzare un folder locale sul PC con i folder in rete (con un’utility installata sul PC), mentre l’altro no. Capisco se uno fosse di Google e l’altro di Yahoo, oppure uno di AOL e l’altro di Netscape…ma qui si parla di Microsoft!
Dal punto di vista meramente commerciale, o pubblicitario, secondo me vengono messi in piedi due sistemi analoghi, vicini nel tempo, con lo stesso obiettivo, molto simili fra loro, ma con nomi diversi. Tra l’altro, lo stesso risultato lo possiamo facilmente ottenere con un hosting Sharepoint come WH4L e Groove (di Office 2007), cosa che personalmente faccio da mesi: ma qui si tratta di prodotti a pagamento.
Per dovere di cronaca, ecco i link ai due siti di cui ho parlato:
https://www.foldershare.com/
http://skydrive.live.com
Mah, certe cose non le capisco! Ditemi cosa mi è sfuggito, vi prego, e cancellerò questo post.
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