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Nessun device e nessun sistema operativo è veramente intuitivo

Partiamo subito da un grande presupposto, secondo me molto ben riassunto dal titolo del post. Indipendentemente da quanto sia stata curata la progettazione di un device, o di un software, devi dedicarti almeno qualche minuto per impararlo. Questo vale per ogni cosa: calcolatrici, lavatrici, iPad, telefoni Android, macchine fotografiche, misuratori di pressione, monitor, aspirapolveri, automobili, biciclette, lettori mp3. Ogni cosa ha un suo manualetto di istruzioni, più o meno complesso.

Quando un oggetto è intuitivo, secondo me, non significa che si comincia ad usarlo senza apprendimento. Significa la capacità di usare un certo oggetto con un livello minimo di “stress”, la capacità di raggiungere subito l’obiettivo che ci siamo proposti, senza troppi sbattimenti. E coinvolge anche la fase di training iniziale, perchè un conto è cominciare ad usare un lettore mp3, ed un’altra è invece padroneggiare una macchina fotografica reflex moderna. La sensazione che ho avuto nei primi giorni con iPad è proprio questa: una estrema semplicità nel suo utilizzo. Ma io forse faccio parte di una categoria, i famosi nativi digitali, che ben si adattano ai nuovi strumenti della tecnologia.

Torniamo alla questione principale. Quando ho fatto vedere iPad ai miei genitori hanno voluto comunque una breve introduzione su come usarlo: toccare per lanciare un’applicazione, tener premuto per spostare un’icona, come “sfogliare” le pagine per raggiungere tutte le app, e via dicendo. Come si dice spesso, nessuno nasce imparato. Eppure, secondo me sono solo gli adulti non-nativi-digitali che sono traviati dal volere a tutti i costi una spiegazione, tantè che spesso vediamo bambini, neonati o gatti che usano iPad, senza che nessuno gli abbiamo spiegato qualcosa (vorrei vedervi a spiegare ad un persiano come fare un pinch a due zampe con una vostra fotografia).

Per tutti questi motivi non sono per nulla d’accordo su questo video su YouTube, intitolato “How Real People Will Use Windows 8”, e mi ha fatto sorridere. Senza sapere nulla di quell’uomo inquadrato, spiacente per l’autore, non si può dire nulla su Windows 8. Lo scopo del video è dimostrare, secondo loro, come il nuovo Windows sia poco usabile: il tizio rimane impalato e non sa dove cliccare. Che sciocchezza! Ok, è vero è sparito il tasto Start, ma non ci vuole nulla a spiegare al tizio in questione che basta spostare il mouse vicino ai bordi per attivare funzioni che prima non c’erano.

Mentre, al contrario, sono molto d’accordo su questo post, che mostra le nostre reazioni/emozioni nei primi quattro giorni con Windows 8.

  • Primo Giorno : terrore, angoscia, voglia di scappare via!
  • Secondo Giorno : perplesso, dubbioso, si comincia a percepire qualcosa
  • Terzo Giorno : felice, gioioso, i dubbi sono spariti
  • Quarto Giorno : raggiante, entusiasta, indietro non si torna più!

Per questo mi ostino tanto a bloggare su questo argomento. Sono totalmente convinto che chiunque critichi Windows 8 in realtà non lo utilizzi affatto. Rimane spiazzato perchè l’ha visto 20 minuti, e l’ha lasciato lì, senza usarlo.

In fondo, a quel signore del video di prima basterebbe dirgli di cliccare in basso a sinistra, basterebbe dirgli due cose e si troverebbe immediatamente a casa sua, no? Senza contare che una volta imparato Windows 8, riuscirebbe ad usare in tempo zero anche un tablet Windows 8, o – in misura minore (ma mica troppo) – anche con Windows Phone.

Ultima cosa. Domenica scorsa ho installato Windows 8 Consumer Preview su un notebook di circa un paio d’anni fa. L’ho fatto vedere e provare a mia madre, che è rimasta entusiasta. Credo che mia madre sia la persona tecnologicamente meno esperta della famiglia (anche se a volte ha delle intuizioni mica male). Naviga, googla, prende la posta, usa Google Maps, cerco info sulla prossima gita di famiglia a Strasburgo/Bruxelles/Francoforte. Le ho detto due cose in croce e, complice il display touch-screen, ha cominciato ad usarlo subito.

  • Ha notato subito le tile che si girano e che si aggiornano mostrando foto, messaggi da Facebook
  • Ha trovato intuitivo usare le mani per scorrere la Start Page, per lanciare applicazioni Metro
  • Le ho spiegato come usare i bordi di Windows 8: la gesture più difficile secondo lei è quella che permette di vedere sul lato sinistro dello schermo le app Metro già aperte. Invece non ha avuto problemi a richiamare lo charm di destra

Mia madre, insomma, ne è entusiasta. Idem tanta altra gente: clienti a cui l’ho mostrato la settimana scorsa in trasferta, amici, altri parenti. Non c’è veramente alcun motivo per rimanere spiazzati nel lungo periodo da Windows 8, nè per criticarlo tanto. Il classico esempio è la mia sorellina Sabrina, 17 anni, che ha voluto Windows 8 sul suo notebook touch di prima. Inizialmente mi disse: lasciami la partizione Windows 7, non si sa mai. Ma conoscendola, le ho spazzolato tutto. Inizialmente si è spaventata (reazione tipo del Giorno 1), poi quando ha visto il desktop, quando ha visto che c’è il giusto mix tra touch & desktop, si è ricreduta, ed adesso non vuole più tornare indietro. Usa in pratica sempre app Metro per chattare e per fare tutto il resto.

Una cosa è certa, però: Windows 8 o lo ami, o lo odi profondamente. Sta di fatto però che è l’OS di gran lunga più diffuso da queste parti del sistema solare, e quindi non possiamo trascurarlo troppo!

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Igor Damiani

La sua passione per l'informatica nasce nella prima metà degli anni '80, quando suo padre acquistò un Texas Instruments TI-99. Da allora ha continuato a seguire l'evoluzione sia hardware che software avvenuta nel corso degli anni. E' un utente, un videogiocatore ed uno sviluppatore software a tempo pieno. Igor ha lavorato e lavora anche oggi con le più moderne tecnologie Microsoft per lo sviluppo di applicazioni: .NET Framework, XAML, Universal Windows Platform, su diverse piattaforme, tra cui spiccano Windows 10 piattaforme mobile. Numerose sono le app che Igor ha creato e pubblicato sul marketplace sotto il nome VivendoByte, suo personale marchio di fabbrica. Adora mantenere i contatti attraverso Twitter e soprattutto attraverso gli eventi delle community .NET.

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