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Quella brutta bestia di Outlook 2013

A Luglio di quest’anno ho cambiato PC. Adesso il mio desktop è un Intel i7 con 16GB di RAM, monta un SSD ed una ATI Radeon HD6870. Ciò nonostante, Outlook 2013 è un virus talmente potente che riesce a metterlo in crisi. Ecco il mio aneddoto.

Nel BIOS della mia mainboard ho attivato un po’ di allarmi a livello hardware. Essi sono di due tipi:

  1. se una qualsiasi delle ventole montate nel case smette di girare
  2. se la temperatura della CPU supera i 60°C

Ieri pomeriggio, lavorando, sento partire il beep dalla mainboard, che dura un paio di secondi. Nel giro di 3-4 secondi apro il case, convinto che una delle ventole si fosse improvvisamente fermata. Invece no. Dopo aver rimosso il pannello laterale, vedo tutte le 4 ventole girare senza problemi: quella della CPU (soprattutto!!) e via via tutte le altre. Sul momento non ho pensato alla temperatura della CPU. Ho pensato ad un problema un po’ casuale, per cui non gli ho dato troppo peso.

Questo pomeriggio il fenomeno si ripete. Sto lavorando ed improvvisamente parte il BeeeEEEEeeeeeP dalla mainboard, e si ferma quasi subito. Avvio Open Hardware Monitor (OHM), che mi permette di tenere d’occhio un sacco di parametri del mio hardware (carico della GPU, giri/minuto di ogni ventola, temperatura di CPU, hard-disk, scheda grafica, frequenze di clock, e via dicendo). Torno a lavorare, tenendo aperto OHM. Quando il beep ritorna, do subito un’occhiata ai valori da OHM: vedo la CPU intorno ai 60-62°C, per cui capisco che il problema sta tutto lì.

Indago indago, apro il Task Manager di Windows. Outlook 2013 sta occupando 2,1 GB di RAM (su 16 totali disponibili), e la CPU è sopra il 60% di carico. Chiudo Outlook 2013, ed ovviamente la RAM viene liberata, la CPU torna intorno al 2-3%, e la temperatura del processore torna su valori accettabili, intorno ai 29-32°C. Per quello che mi riguarda, considero Outlook 2013 come un virus vero e proprio: se lo lascio aperto (o se me lo dimentico – cosa che accade molto spesso), so per certo che finirà per occupare tutte le risorse di sistema.

Quella brutta bestia di Outlook 2013 ha colpito ancora, insomma.
Ancora una volta.

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Igor Damiani

La sua passione per l'informatica nasce nella prima metà degli anni '80, quando suo padre acquistò un Texas Instruments TI-99. Da allora ha continuato a seguire l'evoluzione sia hardware che software avvenuta nel corso degli anni. E' un utente, un videogiocatore ed uno sviluppatore software a tempo pieno. Igor ha lavorato e lavora anche oggi con le più moderne tecnologie Microsoft per lo sviluppo di applicazioni: .NET Framework, XAML, Universal Windows Platform, su diverse piattaforme, tra cui spiccano Windows 10 piattaforme mobile. Numerose sono le app che Igor ha creato e pubblicato sul marketplace sotto il nome VivendoByte, suo personale marchio di fabbrica. Adora mantenere i contatti attraverso Twitter e soprattutto attraverso gli eventi delle community .NET.

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