Technology Experience

My personal life

I miei amici, le mie scorribande, i luoghi da visitare, un po’ di ironia

My personal life

Partenza della Nove Colli 2008

Ho pubblicato su YouTube un filmato di poco meno di 8 minuti con la partenza della Nove Colli 2008, la cicloturistica internazionale che parte ed arriva a Cesenatico (FC). I numeri di questa cicloturistica – alla quale partecipa ogni anno mio padre – sono i seguenti:

  1. 2 percorsi: uno “corto” da 130 chilometri, ed uno lungo da 200 chilometri
  2. quello corto prevede 4 colli, tra cui il mitico Barbotto (5,5km di salita, pendenza media del 7%, punta massina del 18%)
  3. quello lungo prevede invece 9 colli: da qui il nome della cicloturistica
  4. più di 11.000 partecipanti da tutto il mondo
  5. partenza alle 6:00 del mattino
  6. la carovana dei corridori ci mette circa 45 minuti per partire (dal primo all’ultimo, chiaramente)

E – aggiungo io oggi – 1 pazzo come me che si è svegliato quella domenica mattina alle 5:20 per andare alla partenza a filmare tutto! Buona visione!

Link : http://it.youtube.com/watch?v=Q1at2edRPnQ

Technorati Tags:    

Send to Kindle
My personal life

Icarus AeroExpo Athens 2008

Dal 12 al 15 Giugno prossimi io e mio fratello saremo ad Atene per partecipare (da spettatori) all’Icarus AeroExpo, una manifestazione interamente dedicata al volo di tutti i possibili velivoli: aerei militari, aerei civili, business jet, paracadutisti, modellismo, etc. Ci saranno seminari per piloti veri e virtuali, visita ai musei che verranno allestiti per l’occasione e molti altri eventi.

Un’altra occasione per scattare fotografie e per girare video con la mia piccola attrezzatura. E speriamo che ci sarà anche un po’ di tempo per girare la città! E speriamo che il tempo sia clemente, che in questi giorni non c’è troppo da star tranquilli!

Technorati Tags:   

Send to Kindle
My personal life

‘Le Grand Saut’ è ufficialmente fallito

Domenica pomeriggio Michel Fournier avrebbe dovuto battere un record, tuffandosi con il paracadute da un’altezza di 40.000 metri. 40 chilometri equivalgono a ben 131.233 piedi: nemmeno gli aerei arrivano fino lì! Per raggiungere quella quota Fournier si è fatto costruire un pallone aerostatico apposito. A quell’altitudine – ragazzi – si vede il nero dello spazio, si è più fuori che dentro l’atmosfera, ci sono più meteoriti che aria da respirare. Non so se ci capiamo.

Era 20 anni che ‘sto tizio (oggi 64enne) si stava preparando a questa impresa, che qualche rischio ovviamente ce l’aveva: embolia, finire fuori rotta, congelamento, etc. etc. Con un po’ di ignoranza nel campo, anche io dicevo fra me e me…questo qui è fuori di testa!

Il lancio doveva essere domenica, poi rinviato a lunedì (ieri) a causa del maltempo.

Oggi ufficialmente il tentativo è stato annullato. Ho aperto la home-page ufficiale, che è in francese per la gran parte, e quindi non ci ho capito nulla. La pagina è aggiornata molto di frequente, quindi non escludo che al momento della pubblicazione ci sarà qualche news in più.

La notizia è riportata anche da Repubblica.it.

Send to Kindle
My personal life

Indiana Jones ed il Regno del Teschio di Cristallo

Notte tra il 22 ed il 23 Maggio 2008, ore mezzanotte ed un minuto.
Cinema Arcadia di Melzo (MI), Sala Energia, Fila 9, Posto 21.

Indiana Jones è tornato, ed è sempre lui. Non dico nulla, perchè quello di ieri sera era molto probabilmente la prima assoluta in Italia e quindi la stragrande maggioranza di voi non l’ha ancora visto.

Non dico nulla anche perchè sarei troppo a rischio spoiler. Ne parlerò fra un po’, giusto il tempo di andarmelo a vedere una seconda volta. E forse – chissà, magari anche una terza.

Technorati Tags:    

Send to Kindle
My personal life

Una delle mie tante fotografie

Sono uno che parla molto e che chiacchera altrettanto. E a volte sono narcisista, megalomane e mi piace essere l’unico ed incontrastato protagonista dei miei post. Non lo faccio tutti i giorni (spero, ditemelo voi), ma questo è uno di quei post. La foto qui sotto mi ritrae in un momento particolare: un istante prima ero in posa mentre sferravo un colpo micidiale alla punch-ball, mentre nel momento dello scatto stavo…ehm…parlando con il fotografo.

La foto è stata fatta con un banale Nokia N70 e nonostante il movimento improvviso e fulmineo, è venuta perfettamente a fuoco.

Non sono ovviamente proprio un modello, ma…come mi è potuta uscire un’espressione del genere???

Non c’è nemmeno da dire che è finita direttamente nel mio avatar del Messenger!

Send to Kindle
My personal life

Un libro-diario: 6 mesi per Medici senza Frontiere

Mi è capitato sotto Natale di andare alla Hoepli per acquistare alcuni libri da regalare. La Hoepli si trova in una zona molto centrale di Milano, a due passi dal Duomo, per cui le strade sono frequentate anche da venditori ambulanti di ogni tipo. Quel giorno mi sono fermato a chiaccherare con un nero della Costa d’Avorio che vendeva libri sull’Africa: preso dallo spirito natalizio, ne comprai due per non mi ricordo che cifra.

Uno dei due è scritto da Marco Nacoti, medico di 34 anni di Bergamo, che ha lavorato per 6 mesi nell’associazione Medici senza Frontiere. E’ stato a Man nel 2004, nella Costa d’Avorio. Il libro è di 130 pagine circa, ed è un diario veramente angosciante da leggere, perchè racconta (quasi) giorno per giorno il dramma di lottare contro ogni forma di malattia senza le adeguate cure e senza avere strutture sanitarie di un certo livello. Bambini, uomini e donne con ogni forma di malattia, dalla tubercolosi all’AIDS, con gravi malformazioni, malaria, difficoltà respiratorie. Persone che non potendo ovviamente spostarsi in automobile o con altri mezzi, percorrono decine di chilometri a piedi per raggiungere l’ospedale di Man per farsi curare. E spesso le cure sono insufficienti, per cui il tasso di mortalità è altissimo. Turni estenuanti al pronto soccorso, di giorno e di notte senza soste.

So che magari possono sembrare patetico, però vi posso assicurare che leggere questi drammi fa rivalutare un sacco di cose, scombussola un po’ le priorità. Magari qualche volta ci si alza la mattina non avendo voglia di lavorare, oppure preoccupati da qualcosa, dal lavoro, e spesso ci si dimentica che c’è in giro per il mondo un sacco di gente (ed è un eufemismo) che non riesce a mangiare, e se lo fa lo fa una volta ogni tanto. C’è gente che muore e che non sa come evitarlo. Che tristezza, davvero, non riuscire a fare niente.

Send to Kindle
My personal life

La mia recensione di Speed Racer

Ieri sera avevamo altri programmi che andare a vedere Speed Racer all’Arcadia di Melzo. Ma una pioggia improvvisa ed il lieve abbassamento della temperatura ha scombussolato un po’ i nostri piani, e quindi mi sono ritrovato seduto in sala Fuoco a vedere l’ultima creazione dei fratelli Wachowski. Quelli di Matrix, per intenderci.

Andiamo con calma. Stamattina ho scoperto che la parola ‘uno‘ in croato si scrive ‘jednom‘. E che in danese si scrive ‘en‘. E che in portoghese si scrive ‘um‘.

Uno è anche il voto che do a Speed Racer. E non da un punteggio da 1 a 10, ma anche da 1 a 100. Da 1 a 1.000. Assolutamente inguardabile e, ragazzi, guardate che io al cinema di film ne ho visti. Non mi ha convinto nulla: la trama non mi ha appassionato nemmeno un po’, il senso dell’umorismo è veramente scadente, non capisco il senso della grafica giocattolosa che si sono inventati, personaggi stereotipati oltre l’inverosimile. Se un film d’azione non riesce ad entusiasmarmi e non riesce ad accelerare il battito cardiaco nemmeno durante le corse automobilistiche, c’è qualcosa che non va. C’è più di una sola cosa che non va. Il fratellino e lo scimpanzè (chi l’ha visto sa di cosa parlo) sono cretini, cretini davvero, spezzano il ritmo, non sono divertenti. Voglio ucciderli. Per favore, arrestatemi, perchè se li vedo in giro li prendo a calci nel sedere. Anche lo scimpanzè, giuro. Non capisco dove sta il divertimento nel vedere automobili che si muovono in modo del tutto innaturale: è ovviamente voluto, sia chiaro, ma…non c’è nulla di divertente, non ci si esalta nemmeno un po’. Lui è buono, quello è il cattivo, forse il fratello è lui (o forse no?), trama banalissima. La finisco qua.

Ieri sera i biglietti al cinema li ha pagati il mio amico Fabio. Gli devo 7 euro. Dopo essere usciti dalla sala, si vergognava a chiedermeli. I 7 euro spesi peggio nella mia vita cinematografica.

Sapete cosa penso? Penso che i fratelli Wachowski hanno beccato la genialata del secolo con il primo Matrix (sicuramente meno gli altri due), ma per il resto possono tranquillamente non farsi più vedere. Pensavo che fare un film d’azione fosse la cosa più semplice del mondo, ma evidentemente si può sbagliare anche in questo. Comunque, se siete in dubbio se andarci oppure no, fate un favore a voi stessi: guardate un altro film. Guardate Iron Man, che almeno è un po’ meglio!

Technorati Tags:

Send to Kindle
My personal life

C’è da spostare una Ara Pacis!

Non sono un cittadino romano. Lavoro a Milano e preferisco parlare – quando ce n’è bisogno – di questa città che vivo ovviamente più da vicino. Ma, pensiamoci un attimo, ci sono un sacco di problemi a cui pensare in una grande città…la sicurezza, il traffico, l’inquinamento, la viabilità, l’illuminazione e la condizione delle strade, etc. etc.

Invece no…un certo Gianni Alemanno pensa che sia meglio spostare l’Ara Pacis dal posto dov’è alla periferia. Perchè è brutta. Non solo, probabilmente farà un referendum (=soldi + risorse) per chiedere ai cittadini se sono d’accordo oppure no.

Per fortuna il Gianni Alemanno di cui sopra afferma che al momento la questione non è la prima priorità. Meno male. Almeno questo.

Che dici, Gianni, la mettiamo al posto n°768.313 dell’elenco delle cose da fare?

Se c’è qualche romano all’ascolto, per favore, mi dica cosa ne pensa.

Send to Kindle