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My daily work

Sono ufficialmente stanco!

Ho sempre un po’ di timore quando mi trovo a dover dire una frase di questo tipo, perchè penso che dicendola, implicitamente il mio interlocutore si metta a confronto con me. E si scatenano riflessioni come…ma cosa vuoi saperne tucosa vuoi che sia, io è tre giorni che vado a dormire alle tre del mattinoma stai zitto, tu blogghi e basta. Oppure, magari parlando con familiari o amici più anziani, salta sempre fuori come loro prima di te (e magari negli anni ’60) si sono ritrovati a lavorare la domenica, oppure fino a tarda sera, oppure facendo la spola tra Lodi e Milano tutti i giorni.

Quando dico che sono stanco, non lo dico per fare un paragone con voi, ma per esprimere una mia sensazione interiore. Sono più stanco rispetto al mio solito. Sono più stanco quando arrivo a casa la sera. Sono più stanco perchè da un paio di giorni mi addormento in macchina, mentre mio fratello o l’altro amico è alla guida. Sono più stanco perchè mi viene mal di testa più facilmente, e non è bello lavorare così.

Per dirla tutta, non credo di essere mai stato così stanco come in questo periodo. Mi è capitato in passato (dieci anni fa?) di lavorare per 11 giorni di fila, ma probabilmente sopportavo meglio ‘sta cosa perchè ero più giovane. Oppure perchè avevo un lavoro molto diverso. Con la parola “stanco” non intendo dire che mi imbambolo o mi assopiglio mentre sono seduto davanti al PC…intendi dire che qualsiasi attività più complicata di prendere la posta diventa (appare?) impossibile.

Non so dire quale sia la causa. E’ più un’escalation che altro: il fatto che molti miei colleghi siano in missione fa ricadere qualche compito in più sulle mie (fragili) spalle, l’aumento del carico di lavoro, un po’ di tensione, di stress, poco tempo libero.

Eppure devo continuare. Devo continuare a modificare files XML, a buttare giù righe di codice, a rispondere al telefono, a dare retta a tutto quello per cui sono pagato. Tieni duro, Igor, ancora oggi e domani (mezza giornata) e poi finalmente potrai avere tutto lo spare time che vuoi e che il mondo saprà offrirti.

Ma fino ad allora…

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Igor Damiani

La sua passione per l'informatica nasce nella prima metà degli anni '80, quando suo padre acquistò un Texas Instruments TI-99. Da allora ha continuato a seguire l'evoluzione sia hardware che software avvenuta nel corso degli anni. E' un utente, un videogiocatore ed uno sviluppatore software a tempo pieno. Igor ha lavorato e lavora anche oggi con le più moderne tecnologie Microsoft per lo sviluppo di applicazioni: .NET Framework, XAML, Universal Windows Platform, su diverse piattaforme, tra cui spiccano Windows 10 piattaforme mobile. Numerose sono le app che Igor ha creato e pubblicato sul marketplace sotto il nome VivendoByte, suo personale marchio di fabbrica. Adora mantenere i contatti attraverso Twitter e soprattutto attraverso gli eventi delle community .NET.

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