Ecco perchè un notebook serve anche in vacanza
Credo che molte persone sbaglino ad associare l’idea che uno non riesce a staccarsi dal lavoro se decide di portare il suo notebook durante la sua vacanza estiva. Oggi i notebook sono talmente potenti e versatili che possono servire in molte occasioni diverse: possono servire a svuotare la SD della fotocamera, può essere utile per visionare i propri filmati girati con la videocamera, si possono usare per ascoltare musica o per vedere un buon film. Ed a patto di avere una buona connettività (cosa che io non ho in questo momento) si può prendere la posta elettronica, si possono uploadare fotografie, si può bloggare, scrivere, recuperare ogni tipo di informazione e via dicendo. Notebook – mi spiace – non è per forza lavoro, anzi, tutto l’opposto. Perciò, cari amici, non tediatemi se adesso, all’una e mezza del mattino, sono qui a bloggare aspettando che mi arrivi un po’ di sonno, dopo la mega-mangiata di pesce di questa sera.
E’ tantissimi anni che faccio campeggio, ed ogni anno che passa vedo crescere in modo sensibile il numero di notebook utilizzati dalla gente sotto le verande delle roulotte, dei camper e dei bungalow. Devo dire che sono contento di ciò, perchè questo vuol dire che sempre più persone apprezzano l’apporto che l’informatica e le tecnologie che le ruotano attorno hanno dato alla loro vita quotidiana. Persino mia mamma – che con i computer ha sempre avuoto poco a che fare – cominciava a sentire la mancanza di Google, perciò gliel’ho dovuto portare qua io.
E poi, non potete mai sapere se la vostra vacanza filerà liscia fino in fondo oppure no: potreste trovare maltempo, o magari potreste ritrovarvi con il piede fuori uso per tre giorni. In queste situazioni, vi ritrovereste con un sacco di tempo libero in più: quale modo migliore di riempire il tempo a vostra disposizione se non quello di dedicarvi al vostro passatempo preferito?
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