Un altro piccolo vantaggio della nuova Start Page di Windows 8
Lavorandoci intensamente, ho aggiunto un’altra conclusione rispetto all’utilizzo della nuova Start Page, che secondo me ai più sfugge.
Immaginate Windows 7, e supponete di avere 20 applicazioni aperte. Faccio un elenco di quello che potrei avere aperto io:
- Tre istanza di Visual Studio (ingrandite a full-screen)
- Outlook 2010 (ingrandite a full-screen)
- Diverse finestre di Internet Explorer (a finestra)
- VirtualBox
- Google Talk
- Evernote
- Word, Excel
- Adobe Reader
- TweetDeck
- E via dicendo, altre applicazioni che apro & chiudo sul momento
Ora, immaginate di dover raggiungere un’icona del vostro desktop. Come fate? Riducete tutto ad icona (ci sono varie shortcut da tastiera oppure da mouse), oppure cominciate a spostare finestre nel tentativo di raggiungere quella particolare icona. Il problema qui non è, secondo me, il tempo che ci mettete, ma il tempo che poi dovete perdere per recuperare lo stato del vostro workspace.
Cosa accade con Windows 8? Una cosa, ripeto, ben diversa: la vostra superficie di lavoro è diversa dalla superficie dove avete tutte le icone dei vostri programmi. Sia chiaro: il vecchio desktop c’è ancora, quindi se usate male Windows potreste avere ancora il problema di cui sopra, ma se voi mettete le icone delle applicazioni sulla Start Page, il vostro workspace rimane lì dov’è.
Aprite pure 90 applicazioni. Dovete aprirne un’altra? Andate sulla Start Page (colpo di Winkey sulla tastiera, oppure click con il mouse), tappate l’icona/tile, tornate in 3 millisecondi sul buon vecchio desktop senza aver perso nulla nella disposizione grafica delle varie finestre.
Vi dirò: sembra una sciocchezza, detta così, ma se ci ragionate e se lo provate, vi renderete conto di com’è migliore in questo modo.