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Non faccio mai il discorso marketing

Rispondo ad un commento dell’amico Raffaeu nel post di Nicolò che parla di Live Mesh. Nel mio commento critico la posizione di Microsoft per aver inventato negli ultimi tempi troppi (troppi = circa 3) prodotti che concettualmente fanno la stessa cosa, ma con leggere differenze. Raffaeu in particolare mi dice che non applico ai miei ragionamenti un approccio orientato al marketing: secondo lui, dal punto di vista di MS è meglio realizzare tre prodotti distinti ma analoghi, capaci di attirare diversi gruppi di utenti e di coprire quindi una fetta di mercato maggiore.

Il discorso di Raffaeu è assolutamente comprensibile, ma io personalmente non lo condivido.
Rispondo qui perchè un semplice commento non mi basta. 🙂

Se Microsoft ragionasse sempre così, probabilmente non la apprezzerei come invece la apprezzo. Se fosse così, se Microsoft mettesse il marketing sopra ogni cosa, mi chiedo perchè non lo facciano anche con tutti gli altri software freeware che rilascia.

Perchè non fanno tre versioni di Messenger leggermente diverse fra loro? Chessò…una in cui puoi chattare, un’altra dove in più ci si può scambiare files, un’altra ancora con dentro i giochini??

Perchè non fanno tre versioni di Internet Explorer?
O di Movie Maker?
O di tutti gli innumerevoli?

Sia chiaro, è perfettamente normale che di alcuni tool ne esista una versione freeware limitata in qualche modo, ed un’altra commerciale. Basti pensare a FxCop: tool gratuito, incorporato dentro la suite Team System con potenzialità maggiori. Ma questo è un altro discorso: uno è gratuito, l’altro è a pagamento. La differenza è netta ed accettabile.

Qui si parla di tre prodotti gratuiti, chi in beta e chi no, sovrapponibili fra loro e allo stesso tempo diversi, ad un livello tale da generare confusione e spaesamento.

Insomma, non credo che il motivo alla fin fine sia che Microsoft abbia fatto un discorso markettiano. Penso sinceramente che i team che hanno sviluppato il trio Skydrive/Live Sync/Live Mesh abitino in tre diversi stati americani, e che non si siano mai parlati fra loro, nè di persona, nè al telefono.

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Igor Damiani

La sua passione per l'informatica nasce nella prima metà degli anni '80, quando suo padre acquistò un Texas Instruments TI-99. Da allora ha continuato a seguire l'evoluzione sia hardware che software avvenuta nel corso degli anni. E' un utente, un videogiocatore ed uno sviluppatore software a tempo pieno. Igor ha lavorato e lavora anche oggi con le più moderne tecnologie Microsoft per lo sviluppo di applicazioni: .NET Framework, XAML, Universal Windows Platform, su diverse piattaforme, tra cui spiccano Windows 10 piattaforme mobile. Numerose sono le app che Igor ha creato e pubblicato sul marketplace sotto il nome VivendoByte, suo personale marchio di fabbrica. Adora mantenere i contatti attraverso Twitter e soprattutto attraverso gli eventi delle community .NET.

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