2013: Invertite la tendenza, finchè è possibile
Questo è un post un po’ strano, perchè l’ho scritto nel 2013.
Se i miei calcoli sono esatti, voi dovreste riuscite a leggerlo solo a partire dalla tarda serata del 12 Gennaio 2010. Ho fatto i salti mortali per riuscire ad accedere nuovamente al mio account, ma alla fine ce l’ho fatta e son riuscito a bloggare.
Sono Igor Damiani, e se riuscite a leggere queste parole, ho solo una cosa da dirvi:
Benvenuti nel mio tempo.
Il 28 Febbraio scorso ho compiuto 36 anni. Mia moglie Giulia darà alla luce il nostro primo figlio tra un paio di mesi; sappiamo che è femmina, e la chiameremo Giorgia. In testa ho sempre più capelli bianchi. Ma non sono qui per parlare di me e della mia vita personale: sono qui per parlare di voi e del vostro mondo.
Negli ultimi tre anni, quindi dal vostro 2010 fino al mio oggi, la tendenza è stata invertita. I consumi di petrolio sono scesi gradualmente ogni anno del 35% e sempre meno alberi vengono abbattuti nelle foreste di tutto il pianeta. Greenpeace ha affondato tutte le baleniere cinesi. Da allora i bracconieri comunque non esistono più: la caccia alle balene non rende più, e adesso pian piano stanno ritornando a prosperare nei mari. I ghiacci dell’Artico godono di buona salute e non si staccano più in enormi iceberg vaganti: l’effetto serra fa sentire sempre meno la sua influenza, e la temperatura media del pianeta è stabile. I climatologi prevedono che se il trend continuerà ad essere questo, pian piano scenderà fino alla norma. Le automobili non inquinano più: non ho le competenze necessarie perchè: nel 2013 faccio ancora il programmatore. L’azienda per la quale ho cominciato a lavorare all’inizio del 2010 come dipendente è quotata in borsa: uno dei prossimi progetti a cui lavoreremo è l’ottimizzazione di Bing (che anche nel mio presente continua ad essere una ciofeca). La richiesta di risorse che chiediamo al nostro pianeta – inoltre – diminuisce sempre più: combustili fossili, legname, acqua, flora e fauna. Questo è dovuto ad un approccio molto diverso da parte delle politiche dei grandi Paesi del mondo, delle case produttrici di beni materiali di ogni tipo, dall’abbandono di quella forma malata di consumismo che vi sta logorando ogni giorno.
Anche noi informatici abbiamo fatto del nostro. Perchè? Ci vorrebbero troppe pagine per spiegarvi come. Sarei noioso. Vi fornirò i punti chiave. Nel 2010 la crescita dell’hardware si è interrotta, e gli sviluppatori di software, da Microsoft a tutte le altre, hanno imparato a sfruttare l’hardware che avevamo. Il software è molto migliore.
I processori Intel e AMD sono ancora quad-core, e sono gli stessi che avete voi sui vostri desktop.
ATI e nVidia hanno smesso di rilasciare nuove schede grafiche ogni 3 mesi.
Maxtor e Samsung hanno smesso di produrre hard-disk sempre più capienti.
Non ci crederete, ma … il FullHD nel mio 2013 è lo stesso che conoscete voi: 1920×1080.
Lo standard di comunicazione USB è ancora lo USB 3.0, e non sono previste nuove versioni.
Le fotocamere più evolute, Canon e Nikon, si sono fissate a 12MPixel.
Nokia, Apple, Sony-Ericsson, Samsung e tutte le altre hanno smesso di inventare nuovi cellulari.
Questi punti sopra non sono aspetti negativi, perchè – come dicevo – tutti noi programmatori abbiamo imparato a sviluppare molto meglio, a scrivere software più veloce e più efficiente, perchè conosciamo a menadito tutti i tips & tricks dei nostri ambienti di lavoro. Sto studiando l’assembler dei processori Intel: è di una complessità devastante, ma sapere che rimarrà lo stesso nei prossimi 8 anni, mi fa credere che è un investimento in tempo e denaro che possa convenire. Scriverò in codice assembler solo parti limitate dei miei applicativi, ma meglio di niente. Se ricordo bene, nel 2010 programmare in assembler era una pratica in disuso, giusto?
Tornando all’ecologia: avere hardware più stabile ha portato quindi a richiedere meno plastica, meno gomma e meno silicio al pianeta e ai produttori di hardware. Le aziende hanno smesso di creare prodotti e hanno smesso di infestare TV, giornali e città con pubblicità , convincendoci di aver bisogno dei loro prodotti. Il consumismo ha assunto connotati molto diversi, ed è molto diverso da quello che conoscete voi: so che anche il mio alter-ego (anche lui mi leggerà , ovviamente) è vittima di quel sistema.
La morale è che in soli tre anni, la Terra ci sta ringraziando e la qualità del nostro ecosistema migliora sempre più.
Cominciate il prima possibile, altrimenti questo post non potrà più essere valido. Entrerete in un futuro alternativo, dove nel 2013 le cose saranno ben diverse peggiori, dove non sono sposato con Giulia. E probabilmente la mia Giorgia non vedrà mai la luce. Se ce la farò, mi risentirete presto. Mi raccomando, confido in tutti voi.