La vendetta dell’Estate 2014
Oggi è un lunedì, ma non è un lunedì qualunque. Oggi è il 1° Settembre. Questo significa che anche Agosto è alle spalle, ed Agosto per me rappresenta da sempre il mese delle vacanze, il mese del mare e della Puglia, delle fatidiche due settimane durante le quali si suppone che un individuo debba rilassarsi e riguadagnare tutte le energie per affrontare un anno di lavoro. Niente di più falso, ma questa è un’altra storia. Per me quest’anno significa qualcosa di più.
L’estate 2014 è stata l’estate della vendetta, la vendetta sull’Estate 2013, che è stata segnata da diversi problemi di salute (ad oggi tutti risolti, per fortuna, e da un bel po’ di tempo), che non mi hanno permesso di andare via, di rilassarmi, eccetera eccetera. E’ stata l’estate delle visite mediche, degli esami del sangue, dell’ansia e del non dormire la notte, delle telefonate con gli amici che tentavano di tranquillizzarmi, dei 12 chili persi, della nausea e di molte altre cose ancora. Tutte brutte vicende ormai alle spalle, ma che mi hanno un po’ segnato, e devo confessarvi che ci penso spesso.
Non sono un tipo che ama avere un brutto ricordo di una data o di un luogo, per cui se il giorno X mi accade qualcosa di brutto, oppure nel posto Y ho vissuto qualcosa di storto, mi impegno con tutte le mie forze per rivivere quel momento o quel posto per vendicarmi: il ricordo deve essere sempre un sorriso, e mai una lacrima. Seguendo questo ragionamento mi sono organizzato l’Estate 2014 in un modo che probabilmente non riuscirò a fare mai più, per tutto il resto della mia vita.
Aprofittando del fatto che lavoro in una piccola società che mi permette di lavorare perennemente in home-working, la domanda che mi ha frullato in testa a maggio è stata: sarà possibile lavorare anche davvero in remoto, magari dalla Puglia, magari facendo tutto luglio e tutto agosto? Questa domanda ha posto alcuni problemi, a cui ho cercato di dare delle soluzioni:
- Connettività. Il campeggio in cui di solito alloggio mi aveva assicurato via mail di aver installato una rete WiFi gratuita, con copertura in tutte le piazzole. Idem il Lido, affacciato proprio sul mare.
- Non fidandomi, o comunque avendo poca fiducia nella qualità dei servizi esposti al punto (1), mi sono attrezzato con una chiavetta 4G TIM con 20GB mensili, con un costo di 30 euro/mese. Devo anche ringraziare per questo anche Sabrina, che mi ha permesso di raddoppiare i GB mensili fornendomi il numero di telefono della sua linea fissa, altrimenti i GB sarebbero stati solamente 10.
- Trasferte di lavoro. Trovandomi in Puglia, è piuttosto difficile raggiungere fisicamente i nostri clienti abituali, per cui mi sono organizzato, “sollecitando” tutti i lavori possibili ed immaginabili prima della mia partenza, in modo tale da poter trascorrere il tempo lavorativo pugliese senza particolari rischi di dover partire per il nord Italia da un giorno all’altro.
- Logistica. Rodi Garganico (Foggia) è una locazione alquanto scomoda. Il centro commerciale più vicino è a parecchi km di strada, e magari non tutti sono riforniti come sono abituato a vedere a casa mia. Per evitare viaggi e perdite di tempo, mi sono portato due zaini pieni di materiale: due notebook, due mouse, cd/dvd vergini, varie attrezzature di rete (cavi, modem, adattatori), cacciaviti, una copia del mio NAS di casa, cavi e cavetti di ogni tipo, e molto altro ancora. Qualsiasi problema avessi avuto in campeggio, avrei potuto reagire in tempi brevi (e qualcosa in effetti è accaduto).
Forte di questa preparazione strategica, sono partito, nella notte del 4 Luglio, arrivando in Puglia il 5 Luglio. E lì è cominciata la mia lunga cavalcata, durata per tutto il mese di Luglio ed Agosto. Sarebbe noioso raccontarvi giorno per giorno, per cui vi faccio un elenco di tutte le cose che mi hanno colpito, che ho fatto e che probabilmente non riuscirò mai più a fare.
- Il periodo passato in Puglia è stato esattamente dal 4 Luglio al 18 Agosto. 45 albe pugliesi, passate per la stragrande maggioranza del tempo con mia madre, che adora il caldo, il campeggio e la vita da spiaggia. Omar al lavoro a Milano, mio padre con lui. Insomma, famiglia divisa in due.
- Ho mangiato di tutto: pizzette, briosche con nutella ed alla crema, paste alle mandorle, tanti gelati. Ho fatto pause caffè, intorno alle 10 del mattino, a pochi metri dal mare. Ho bevuto vino rosso, ed ho fatto bere qualche bicchiere di vino rosso a mia madre, che non è propriamente amante del vino. Ho mangiato carne, pesce, formaggi. Questo in barba all’Estate 2013, appunto: tiè.
- Ricorderò per sempre Termoli: il Ristorante Svezia, la stazione dei treni, la via dello shopping, il nostro parcheggio, rubato ad una Ferrari nera
- In certi momenti, era dura: tu che ti dovevi svegliare e stare in campeggio a lavorare, mentre tutti gli altri andavano in spiaggia, al mare, era quasi insopportabile. Ma mi ficcavo in testa che la contro partita era essere a Lodi, in mezzo allo smog e al cemento, per cui mi consolavo subito.
- Dal 4 al 10 agosto ho passato il tempo con te, Federica. E ricorderò i tuoi paesi salentini, il nostro mega raffreddore che ci ha colpiti nella nostra settimana, la nostra stella cadente, la nostra stanzetta, quel geco (?) che ti ha fatto spaventare, le nostre cenette, le nostre gite, il tuo modo di darmi le indicazioni, i nostri bagni al mare, le luminarie di San Donato di Lecce, le brevi chiaccherate nel cuore della notte, tutto il nostro tempo passato assieme. Ed anche la mia carta di identità che ti ho lasciato, e che mi hai rispedito a casa. Settimana indimenticabile, e spesso ci ritorno con i pensieri.
- Ho portato la mia “nuova” auto, acquistata a Gennaio a Pavia, fino a Santa Maria di Leuca. Questa è una cosa che non dimenticherò mai, altrochè.
- E’ stata anche l’estate delle corsette a piedi, dopo il lavoro, e solo se non faceva estremamente caldo. Uscivo dal campeggio, corsetta di circa 3-4 km sul lungomare, fino ad un altro campeggio. Ho smesso quasi subito per via del meteo e di qualche dolorino al ginocchio.
- A proposito di meteo: è stato l’ideale per me che lavoravo, ma non per chi era lì in vacanza. Durante il mese di Luglio, ha piovuto spesso. Io godevo, perchè stavo al freschino; gli altri brontolavano, per via del mare mosso e del freddo, appunto. Ricorderò le belle foto che ho scattato, la veranda della dirimpettaia Michela che si è ribaltata a causa del vento forte. E vogliamo parlare dell’incendio che nei primi giorni di Luglio divampava a qualche centinaio di metri dal campeggio?
- E’ stato l’anno dei mondiali di calcio in Brasile, che ho seguito malamente, perchè la qualità del nostro digitale terrestre era un po’ scarsina. Mi sono visto senza problemi la storica semifinale Brasile-Germania 1-7. Ma ho perso il goal della partita successiva, la finale, perchè il segnale era improvvisamente scomparso (Dio solo sa le imprecazioni che ha lanciato in quei momenti).
- E’ stato l’anno delle uscite il venerdì sera con mia madre: paposce a Vico del Gargano, cenette a base di pesce a Rodi Garganico, dei mega gelati di Pizzicato, della pizza a Lido del Sole.
- Mi sono tagliato due volte i capelli. Ok, può sembrare una sciocchezza, ma è una delle misure che mi fanno capire quanto tempo sia rimasto in Puglia. Sì, qui ci vuole un LOL.
- La signora Elena, Teresa e Bruno ed i loro quattro figli (Michele, Rosa, Antonio ed Alessio), le chiaccherate con Rocco e Daniela (e la loro piccola Sofia, a cui ho scattato foto per il suo primo compleanno), Marco e Giusy, Michela e Salvatore, e via via tutti gli altri, non meno importanti. Grazie a Maria per i caffè ed il marocchino, e grazie al suo fidanzato Enzo. Ed un grosso in bocca al lupo per le loro vite ed il loro lavoro.
- Il pomeriggio in macchina, con mia madre, sotto il diluvio universale, per raggiungere un centro commerciale a San Severo che proprio non si riusciva a trovare. Tutto questo per comprarmi dei vestiti più pesanti rispetto a quelli che avevo già…
- Chissà dov’è adesso Damiano il bagnino, che mi ha rimproverato in uno dei primi giorni perchè andavo troppo al largo. Ed era lo stesso che poi veniva a chiudermi l’ombrellone mentre io ero ancora lì, perchè cercavo di andare via dalla spiaggia il più tardi possibile: il tramonto, lì dove sono io, è affascinante.
Parlando di lavoro, ho avuto diversi problemini.
Innanzitutto, non ringrazierò mai abbastanza me stesso per avere avuto la saggezza di comprare la chiavetta TIM 4G. La rete Wi-Fi del campeggio era davvero scadente, almeno se uno ci deve lavorare: velocità terribilmente bassa, sia in download che in upload, e soprattutto spesso e volentieri l’autenticazione falliva. Con la chiavetta TIM, invece, nessun problema. E’ solo grazie a questo che ho potuto lavorare con tranquillità.
L’altro problema riguarda Vodafone. Le telefonate che facevo o ricevevo cadevano inesorabilmente dopo qualche minuto. Questa cosa colpiva non solo me, ma anche tutti gli altri che avevano Vodafone come operatore telefonico. Ho segnalato la questione al servizio clienti, e nei giorni successivi pian piano la situazione è via via migliorata.
L’ultimo problema è stato uno smartphone improvvisamente morto (un vecchio Lumia 800), quello di mia madre, prontamente sostituito da un altro sostituivo che avevo portato con me.
Per tutto il resto delle cose, l’Estate 2014 è stata meravigliosa, ed in me vivono ricordi ed emozioni che saranno sempre con me. In uno dei miei ultimi giorni di vacanza ero immerso nel mare e mi sono chiesto: mi sono davvero preso la vendetta sull’Estate 2013? In quel momento non sapevo la risposta, ma questa sera sì. La vendetta è stata completa, terrificante ed assoluta: posso anche pensare a quel maledetto 2013, ma subito dopo mi compare un sorriso beffardo sul volto, perchè mi sono preso una grande bella rivincita.
Probabilmente ci sono altre miliardi di cose che potrei condividere con voi, o magari anche solo consegnare alla memoria di questo mio blog, ma non importa, finisco qui.
Estate 2013, ‘fanculo.
Oggi sorrido.