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Due cose che Steam dovrebbe migliorare

Sono sempre stato un grande estimatore di Steam, perchè mi permette di sfogliare un catalogo fornitissimo contenente tutte le uscite dei videogiochi, perchè c’è molto indie e perchè spesso e volentieri ci sono sconti che mi permettono di acquistare questo o quel gioco a prezzi estremamente bassi. A volte apro il client senza nemmeno accorgermene, così, giusto per dare un’occhiata e vedere se c’è qualcosa che può fare al caso mio (preferibilemente giochi horror, rally, ma non solo: mi sono accorto che proprio il grande catalogo mi ha fatto acquistare giochi di diversi generi a pochissimi eurini, anche solo per curiosità).

Detto questo, ritengo che ci siano due cose in cui Steam può e DEVE migliorare.

La prima cosa, assolutamente necessaria, è l’indicazione delle lingue supportate da ciascun gioco, che in qualche caso è fuorviante. Fino a qualche mese fa non veniva detto nulla in merito, per cui non si capiva se un gioco fosse solo in inglese, oppure in altre lingue, oppure in cosa fosse tradotto (tra interfaccia, audio ed eventuali sottotitoli). Insomma, un vero incubo. L’unico modo era chiedere sui forum, oppure chiedere a qualcun’altro che abbia già fatto lo stesso acquisto. Altrimenti si rischiava un po’. Ultimamente le cose sono migliorate, dal momento che adesso Steam ci dice chiaramente le lingue supportate da ciascun gioco: è sufficiente entrare nella scheda di un gioco. Peccato che a volte le indicazioni siano errate. Un esempio? L’ultimo Tomb Raider, la cui scheda è visibile qui. Tale scheda ci dice che il gioco supporta 13 lingue, tra cui l’italiano (sia interfaccia che audio). Peccato però che non sia vero: io l’ho acquistato ed il gioco è solo in inglese!! Nel mio caso ho risolto praticamente “barando”, nel senso che sul web si trovano i files di traduzione, per cui è bastato scaricarli, metterli nella cartella dove il gioco si aspetta di trovarli ed ho fatto. Ma così facendo si vanno a cambiare/sostituire alcuni files originali del gioco, per cui il meccanismo di backup di Steam smette di funzionare. Lo trovo profondamente sbagliato ed ingiusto, anche perchè non tutti possono avere le capacità per farlo. E la cosa non riguarda solo Tomb Raider, mi è capitato con altri giochi. Steam, devi rimediare!!!

L’altra questione è il punteggio Metascore che Steam dà ad ogni gioco come valutazione, ovvero il solito punteggio da 0 a 100 e che esprime la qualità del gioco, pratica che arriva dalle riviste e dai siti specializzati in recensione. Sopra il 90 significa che il gioco è eccezionale, da prendere al volo, man mano che si scende la qualità diminuisce. Il problema è che ormai Steam ha nel catalogo giochi in qualche caso davvero vecchi, che all’epoca avevano preso punteggi altissimi, e che sono ancora lì nelle prime posizioni in classifica. Io, alla veneranda età di 37 anni, li conosco, li ho giocati all’epoca, ma oggi sono punteggi che devono essere ridimensionati, senza alcun dubbio. Faccio qualche esempio.

Half Life 2, uscito il 16/11/2004, ha un punteggio 96. Se scaricato e giocato oggi, sarebbe imbarazzante, perchè è ovvio che la grafica nel frattempo ha fatto passi da gigante.

Il primissimo Quake, splendido all’epoca e che ha fatto scuola, ha un punteggio di 94, ed è uscito nel lontano 1996. Probabilmente ci si gioca a 640×480, e la grafica oggi sarebbe davvero inguardabile.

C’è persino il primo Thief (30 Novembre 1998), punteggio 92. Oggi probabilmente sui PC non ci gira nemmeno più, la grafica è 320×240 stile Doom, e sarebbe assolutamente inguardabile, ingiocabile, da evitare, una cosa davvero indecente. Eppure è lì.

Tra un gioco antico e l’altro, spuntano invece nomi recenti di tutto rispetto, come Skyrim, Dishonored, Batman Arkham City, Sid Meier’s Civilization V, e via dicendo. E poi compaiono, sempre mischiati, Star Wars Jedi Knight: Dark Forces II (9 Ottobre 1997). Ripeto: chi è anziano come me riesce a valutare, altri più giovani possono rischiare di fare un acquisto sbagliato.

Bisogna trovare un modo per regolare il Metascore in base all’anzianità del gioco esprimendo un semplice concetto: il gioco xyz all’epoca si è beccato un bel 94, ma oggi equivale a 54. Praticamente stanne alla larga! E non è, ahimè, un concetto solo legato al tempo, ma dipende molto da come invecchia un gioco. Un gioco FPS invecchia molto più rapidamente rispetto ad uno strategico, perchè un FPS basa molto il gameplay su grafica, effetti speciali e coinvolgimento dell’azione. Esempio: la serie Call Of Duty deve sfornare un titolo all’anno per rimanere a galla, mentre Civilization sopravvive al progresso più agevolmente. Ci vuole un po’ di attenzione, insomma.

Queste sono le due critiche che rivolgo alla piattaforma Steam, che per tutto il resto è perfetta. Per offerta, prezzi, apertura al mondo indie, sondaggi, community, etc. etc. E sto attendendo con molta impazienza anche la Steam Machine, forse la prima console che abbia davvero un senso per chi proviene dal mondo PC. Staremo a vedere!!!

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Igor Damiani

La sua passione per l'informatica nasce nella prima metà degli anni '80, quando suo padre acquistò un Texas Instruments TI-99. Da allora ha continuato a seguire l'evoluzione sia hardware che software avvenuta nel corso degli anni. E' un utente, un videogiocatore ed uno sviluppatore software a tempo pieno. Igor ha lavorato e lavora anche oggi con le più moderne tecnologie Microsoft per lo sviluppo di applicazioni: .NET Framework, XAML, Universal Windows Platform, su diverse piattaforme, tra cui spiccano Windows 10 piattaforme mobile. Numerose sono le app che Igor ha creato e pubblicato sul marketplace sotto il nome VivendoByte, suo personale marchio di fabbrica. Adora mantenere i contatti attraverso Twitter e soprattutto attraverso gli eventi delle community .NET.

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