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Tablet, Surface, evoluzione

Mamma mia, come corre il nostro mondo digitale. Facciamo un gioco. Se vi chiedessi la definizione di “tablet”, cosa mi rispondereste? Sono assolutamente convinto del fatto che se avessi la macchina del tempo e facessi questa domanda a quattro persone provenienti da anni diversi, le risposte sarebbero diverse. Ma facciamola breve.

La mia personale definizione di “tablet” indica un dispositivo leggero, portatile, da usare ovunque, in mobilità e non. L’interazione con un tablet avviene tramite lo schermo touch, il cui sistema operativo è stato progettato e realizzato tenendo ben presente che l’utente lo utilizzerà con le dita. Tutte le funzionalità di sistema e tutte le app sono utilizzate con le dita. L’utilizzo di un tablet avviene solo in modalità “scanzonata” (tutti i diritti su questa parola sono riservati): intendo dire che si usano le dita, e che comunque usare app su un tablet non deve richiedere particolare attenzione, non deve richiedere una superficie piana ed ovviamente nessuna particolare “precisione sullo schermo”. Un tablet posso usarlo sbragato sul letto o sul divano davanti alla tv, per esempio. Lo posso usare tenendolo appoggiato sulle gambe accavallate, in un bar, oppure in un palazzetto sportivo. Posso usarlo in piedi, durante una fiera come speaker, o in mezzo alla gente per prendere prenotazioni o appunti su qualcosa. Poco importa se opzionalmente ci posso collegare tastiera Bluetooth, oppure un mouse, se il sistema operativo non supporta appieno questi dispositivi di input per svolgere il 100% delle operazioni siamo punto e a capo. Un tablet lo devi usare solo con le dita. Non appena allontani le dita dallo schermo, magari per usare una tastiera fisica, in realtà ci si accorge che ogni minima operazione richiede il touch, per cui occorre quasi immediatamente tornare a tappare sul display. Questo perchè banalmente ci sono elementi dell’interfaccia utente non raggiungibili se non attraverso il touch.

Assioma: l’unità minima indirizzabile su uno schermo da un utente su un tablet è la dimensione del suo polpastrello.

Questo è ciò che io considero un tablet. Inutile dire che leader indiscusso di questa categoria è iPad.

Windows 8 è un sistema operativo nato per unire i mondi. Prendiamo Surface RT che – lo sappiamo – monta a bordo Windows RT. Lo puoi usare con tastiera, mouse & touch. Windows RT nativamente supporta al 100% tutte e tre le modalità di utilizzo, senza alcun deficit nel passare dall’uno all’altro. La modalità di interazione touch è solo una delle possibilità, ma non è assolutamente necessaria. Chiunque di voi abbia già provato Windows 8 sul proprio PC desktop non-touch sa benissimo che questo è vero. La famigerata Start Page è perfettamente utilizzabile con tastiera & mouse. Leggere questo mio vecchio post di Marzo 2012. Qui qualcuno di voi comincerà a storcere il naso: ma come – starete dicendo – Surface RT permette l’utilizzo di app esclusivamente di tipo Metro Windows Store Apps, devo per forza usare il touch!!!! Falsissimo. Le app Windows Store sono e devono essere perfettamente utilizzabili anche con tastiera & mouse, proprio perchè nella fisolofia Windows 8 l’utente deve poter cambiare dispositivo di input senza perdere appeal o feeling nei confronti del dispositivo e dell’app stessa. E’ per questo motivo che il team che controlla e valida le app per lo Windows Store le controlla anche con tastiera & mouse. Su Surface devono esistere “app scanzonate”, come dicevamo prima, ma non solo. Assolutamente non solo. Io, per esempio, auspico che sullo Windows Store arrivino app come Paint.NET ed Audacity, per citarne due a caso, che adoro. La prima è un’applicazione di grafica freeware irrinunciabile, la seconda è un’applicazione di editing audio freeware ed open-source. Per essere sfruttate appieno, probabilmente bisogna usarle con tastiera & mouse, e non il touch, ma io le voglio sullo store, perchè un dispositivo ARM con Windows 8 prevede non solo il touch. Su un tablet, da usare con le dita, app così non avrebbero senso.

Assioma: l’unità minima indirizzabile su uno schermo da un utente su Surface è il polpastrello se lo sta usando in modalità touch, il pixel se lo sta usando con tastiera e/o mouse.

La morale di tutto questo è riassumibile con poche frasi.

  1. Un dispositivo il cui display è touch non è assolutamente per forza un tablet (se così fosse, tra circa 4 mesi ci ritroveremo con milioni e milioni di tablet Windows 8 in giro per il mondo, il che è falso: sono pc, ultrabook convertibili, che hanno lo schermo touch – ma non tutti sono tablet)
  2. Su iPad, tablet per eccellenza, hanno senso solo “app scanzonate”
  3. Su computer Windows RT hanno senso sia “app scanzonate”, sia app dalla usability più tradizionale (tastiera & mouse), che però girano nello stile delle app Windows Store
  4. Surface non è un tablet

Per tutti questi ragionamenti, io non paragono il prezzo di Surface a quelli di un tablet, ma a quelli di un pc. Perchè ciò che conta non sono tanto le app disponibili (che comunque devono crescere di numero), ed il fatto che il processore sia un ARM piuttosto che un “vero x86: ciò che conta sono le modalità con cui interagisci con il dispositivo. E Surface non è un tablet.

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Igor Damiani

La sua passione per l'informatica nasce nella prima metà degli anni '80, quando suo padre acquistò un Texas Instruments TI-99. Da allora ha continuato a seguire l'evoluzione sia hardware che software avvenuta nel corso degli anni. E' un utente, un videogiocatore ed uno sviluppatore software a tempo pieno. Igor ha lavorato e lavora anche oggi con le più moderne tecnologie Microsoft per lo sviluppo di applicazioni: .NET Framework, XAML, Universal Windows Platform, su diverse piattaforme, tra cui spiccano Windows 10 piattaforme mobile. Numerose sono le app che Igor ha creato e pubblicato sul marketplace sotto il nome VivendoByte, suo personale marchio di fabbrica. Adora mantenere i contatti attraverso Twitter e soprattutto attraverso gli eventi delle community .NET.

3 pensieri riguardo “Tablet, Surface, evoluzione

  • Perfettamente d’accordo con tutto quello che hai scritto.
    Surface mi sembra come l’anello mancante tra PC e tablet. Non perchè sia più indietro rispetto ad uno e meglio rispetto all’altro ma perchè può fare tutti e due senza troppi compromessi…

    Rispondi
  • Ma questi ibridi non sono definiti slate? Tipo questo da cui scrivo (Samsung Slate Serie 7 con Windows 8). Sbaglio?

    Rispondi
  • BloggerAdmin

    Cia M.Solcia, dunque, sulle definizioni secondo me bisogna aspettare qualche mese per fare in modo che gli scenari si assestino un po’. Per me è un casino. Secondo Wikipedia, quelli convertibili sono definiti “Tablet PC” (http://it.wikipedia.org/wiki/Tablet_PC), ma secondo me è assurdo inventarsi un nome diverso a seconda delle caratteristiche dell’hardware, altrimenti dovremmo avere nomi nome:
    – Wireless PC (per quei pc che hanno scheda Wifi)
    – Finger PC (per quei pc che hanno il lettore di impronte digitali per il login)
    – FullHD PC (per quei pc dotati di uno o più monitori FullHD)

    Per me sono tutti pc, insomma, con caratteristiche hardware differenti. Questo argomento meriterebbe un post tutto suo! :-))

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