Silverlight fa al caso mio? Ci farò un pensierino!
Non so, è un pochino che ci penso. Ho studiato per i cavoli miei Windows Presentation Foundation, mi piace e mi appassiona, mi dà delle possibilità che prima, da sviluppatore con scarse capacità artistiche, non avevo. Credo che WPF sia di gran lunga il framework per smart-client più completo che mi sia mai capitato sotto mano: ha reso eternamente più accattivanti le interfacce grafiche, ma si spinge molto più in là, come ho già avuto modo di dire in passato. Animazioni, trigger, template.
Poi ho cominciato a leggere, qualche settimana fa, del famigerato WPF/E, oggi conosciuto come Silverlight. Praticamente, si legge da tutte le parti, è un framework basato su WPF ma dedicato al mondo Web. C’è un po’ di javascript lato client che si occupa di renderizzare il codice XAML sul server: questo XAML è lo stesso di WPF per smart-client. Quindi, StackPanel e roba del genere. Effettivamente, mi sono accorto che da quando studio WPF il mio modo di pensare le interfacce è molto più vicino a come le pensavo a quando lavoravo sul Web anni fa. Basta coordinate, tutto è posizionato relativamente in base al container, per esempio. Oggi pensavo fra me e me che probabilmente ci metterei un nanosecondo a riprogettare parte del mio sito usando Silverlight, ammesso e non concesso che poi lo XAML che andrei a scrivere sia veramente uguale tra WPF e Sliverlight. Perchè poi si sa, il Diavolo si annida nei dettagli. Va a finire che uno si mette lì con Blend a buttare giù una sorta di pagina Web per il proprio sito che poi non viene renderizzata come si deve sul browser di turno.
In questo periodo non ho molto tempo per vedermi anche Sliverlight, onestamente. Il lavoro mi consuma le risorse al punto giusto e trovo a malapena il tempo per bloggare qualcosa. Però, non si sa mai, aspetto che Silverlight esca dalla beta, e poi magari quest’autunno proverò a dargli un’occhiata!