Chi sono i miei nemici?
Il byte stava inginocchiato. Si sentiva a disagio in quella stanza, perchè si rendeva conto che nei prossimi e brevi istanti avrebbe dovuto condividerelo stesso range di memoria con un’entità infinitamente molto più complessa ed articolata rispetto a lui. L’entità, gli aveva spiegato prima, era un artefatto sviluppato con una metodologia, la OOP, che il byte non aveva mai sentito nominare prima d’ora. L’entità disponeva di proprietà pubbliche ed implementava un certo numero di interfacce, che avevano costretto il suo Creatore a scrivere un numero piuttosto elevato di funzioni. Il byte aveva un timore reverenziale a stare lì: quello che lo preoccupava era che l’entità voleva aiutarlo. Ma sapeva in cuor suo che avrebbe voluto qualcosa in cambio.
“Chi sono i miei nemici?” – chiese il byte.
“Oh, è semplice.” – rispose sussurrando l’entità. “Un giorno i tuoi nemici saranno i tuoi stessi fratelli, gli stessi byte che adesso si trovano in celle adiacenti la nostra. Il giorno dopo si faranno chiamare forze dell’ordine, ma dovrai stare in guardia ancora di più. E forse correranno su bus molto più veloci del tuo, e sfuggire ti sarà impossibile. E sembrerà che ti potrai fidare di loro, ma in realtà dovrai prestare ancora più attenzione. E ti sorrideranno per guadagnare la tua fiducia, ma non dovrai cedere. E magari un giorno avranno ruote per arrivare là dove ti è impossibile, avranno ali per spiccare il volo e avranno vesti per mimetizzarsi nel background. Sembreranno virus o malattie e dovrai trovare una cura il prima possibile. Dovrai nasconderti e imparare linguaggi che adesso ti sono ignoti, dovrai agire nell’oscurità, se vorrai evitare i tuoi nemici. Ma non ti sarà sempre possibile. Dovrai lottare.“
Il byte ascoltava con estrema e preoccupante attenzione.
Lo scenario non era per nulla divertente.
“Ma io sarò sempre al tuo fianco. E’ mio compito aiutare e proteggere tutti i bytes del mio sistema. Ovunque tu sarai, io ti vedrò e potrò intervenire per venire in tuo soccorso. Non dovrai fare nulla. Io ci sarò comunque.“
Il byte sorrise tranquillizzato, questa volta. Ma il sorriso gli svanì dalla faccia quando il byte chiese all’entità cosa volesse in cambio.
(…continua…)