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Flight Simulator: links, rotte, aerovie e altra teoria

Questa sera mi sono sorbito una veloce lezione di mio fratello su come calcolare una rotta tra due aeroporti. Non parlo di una rotta qualsiasi – ovviamente – ma della loro rotta aerea che per esempio un MD80 segue quando parte da Milano e deve arrivare a Barcellona. Riporto qui qualche link perchè – ne sono certo – quando mi sveglierò domani mattina non me ne ricorderò più nemmeno uno.

Prima di segnalare i link, occorre una piccola precisazione. Ogni aeroporto civile e militare è identificato da una sigla, detto Codice ICAO. Tale codice è composta da 4 lettere. Per calcolare una rotta, è ovviamente necessario indicare da dove vogliamo partire (departure) e dove vogliamo arrivare (destination). Tutti gli altri waypoint vengono automaticamente calcolati a seconda del livello di volo (FL, ovvero Flight Level) che impostiamo per il volo. Cominciamo.

Questo link fa riferimento a RouteFinder e consente il calcolo di una rotta. La pagina chiede, come dicevo prima, l’ICAO dell’aeroporto di partenza e l’ICAO dell’aeroporto di destinazione. Dalla Combobox è possibile impostare anche un range di livelli di volo all’interno del quale vogliamo trovare la rotta: per esempio, possiamo chiedere le rotte comprese tra FL200 (20.000 piedi di quota) e FL330 (33.000 piedi di quota). Poi è sufficiente cliccare sul pulsante Find route. La rotta non viene sparata a caso, ma viene estratto dai vari database delle aerovie ufficiali.

Se non sapete dove trovare i Codici ICAO degli aeroporti, è sufficiente consultare questa pagina della Wikipedia. La pagina mostra gli aeroporti il cui nome comincia per M, ma basta cliccare una lettera in alto per vedere tutti gli altri aeroporti. Scoprirete che LIML è Linate, che LIMC è Malpensa, LIRF è Fiumicino, KJKF è il John Fitzgerald Kennedy di New York, che KSFO è San Francisco e così via. Come dicevo, ogni aeroporto ha un ICAO associato.

Leggere le rotte come si deve è un bel casino, almeno per me. Una rotta non è nient’altro che:

  1. l’ICAO della partenza, e fin qua è normale
  2. la SID della rotta, cioè l’ingresso di una sorta di autostrada del cielo. In altre parole, un’aerovia.
  3. una serie di waypoint, che possono rimanere all’interno della stessa aerovia del punto (2) oppure cambiare aerovia.
  4. la STAR della rotta, ovvero l’uscita dell’aerovia. Se ho ben capito, in una STAR comincia la manovra di avvicinamento finale per l’atterraggio.

Al punto (4) la rotta in sè vi serve ben poco. Ogni aeroporto ha le proprie carte di avvicinamento, perciò dovreste scaricarvele per capire come vi dovreste avvicinare ad un aeroporto per intercettare il sentiero di discesa dell’ILS (Instrumental Landing System): non potete farlo a caso. Oddio, forse se pilotate un Cessna potete anche provarci, ma quando siete al posto di comando di un Boeing 767-300ER (come me il weekend scorso e nel prossimo futuro) le cose sono ben diverse. Potete scaricare il PDF delle carte di avvicinamento da questo sito, che vi mette a disposizione però solo gli aeroporti americani. Ce n’è uno anche per gli aeroporti italiani, ma non lo conosco ancora, forse Google potrebbe aiutarvi in tal senso. Quando si ha a disposizione la carta di avvicinamento di un certo aeroporto, si sa da che parte si deve arrivare, a quale quota dovete passare sopra ciascun waypoint e così via. Semplificando un po’, è chiaro!

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Igor Damiani

La sua passione per l'informatica nasce nella prima metà degli anni '80, quando suo padre acquistò un Texas Instruments TI-99. Da allora ha continuato a seguire l'evoluzione sia hardware che software avvenuta nel corso degli anni. E' un utente, un videogiocatore ed uno sviluppatore software a tempo pieno. Igor ha lavorato e lavora anche oggi con le più moderne tecnologie Microsoft per lo sviluppo di applicazioni: .NET Framework, XAML, Universal Windows Platform, su diverse piattaforme, tra cui spiccano Windows 10 piattaforme mobile. Numerose sono le app che Igor ha creato e pubblicato sul marketplace sotto il nome VivendoByte, suo personale marchio di fabbrica. Adora mantenere i contatti attraverso Twitter e soprattutto attraverso gli eventi delle community .NET.

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