La parte più ostica di WPF è il layout
Spesso e forse troppe volte leggo i pro ed i contro tra il classico Windows Forms e WPF, due tecnologie che io personalmente ritengo simili fra loro, soprattutto perchè tutto sommato si occupano di risolvere lo stesso problema, cioè quello della creazione di interfacce smart client efficaci e belle da vedere. WPF è ovviamente più moderno, offre molte cose in più che permettono di raggiungere risultati molto diversi e molto più piacevoli da vedere: parlo di tecniche proprie di WPF come gli stili, i triggers, le animazioni ed i tantissimi effetti grafici che possiamo sfruttare nativamente all’interno delle nostre applicazioni.
Ci sono molte cose però che WPF e WF hanno in comune. Se uno sviluppatore WF si trova a dover sviluppare un’applicazione WPF, avrà sempre a che fare con controlli, eventi Click sui pulsanti, ListBox e così via. Probabilmente non riuscirà a sfruttare fin da subito tutto quello che WPF offre, ma meglio di niente, giusto? Tutto sommato, con WPF possiamo comunque creare Windows grigie e tristi, con le solite TextBox e senza alcuna features in particolare. Mi viene in mente tutte le volte che ho letto il corso/sessione “Da VB6 a VB.Net“: non sarebbe male pensare a qualcosa del tipo “Da Windows Forms a Window Presentation Foundation“. Qualche idea degli argomenti da trattare ce l’avrei pure. Per quello che mi riguarda, la cosa più ostica di WPF rimane il meccanismo di layout: c’è sia in WF che in WPF, ma seguono ragionamenti e concetti molto diversi, coi quali mi trovo quasi sempre un po’ in difficoltà. Nelle classiche WF, tutto è posizionato con coordinate ben precise, mentre nelle window WPF tutto assomiglia un po’ più alla progettazione delle pagine Web, con posizionamenti relativi, con panel dove i controlli si adattano ai loro container e così via. Sì, sono convinto, se dovessi creare una lezione “Da Windows Forms a Window Presentation Foundation” forse la parte più grossa dovrebbe riguardare il layout dei controlli.
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