Ma cavolo…ma è vero che sono prolisso?
A casa, al lavoro, con gli amici, con i colleghi, con tutte le persone di ‘sto mondo, mi accorgo…o meglio, me lo dicono gli altri, di essere prolisso. Un mio collega mi dice che non sono noioso, non sono logorroico, non sono ripetitivo, ma sono banalmente prolisso. E’ vero: mi piace parlare. Parlare è una cosa che mi viene spontanea…se posso e voglio raccontare o parlare di una cosa, lo faccio in modo molto trasparente e senza troppi ripensamenti. Ma…non è solo una cosa che faccio con la voce, ma anche in forma scritta, come per esempio adesso sul mio blog, oppure quando lascio commenti sugli altri blog.
Forse, in senso più ampio, mi piace comunicare, sia che si tratti di usare le corde vocali e di far sentire a tutti la mia erre_moscia, sia che si tratti di scrivere. Probabilmente quasi tutti i miei post potrebbero occupare la metà dello spazio – compreso questo – ma quando comincio a comunicare qualcosa, devo arrivare fino in fondo e cercare di spiegarmi in tutti i modi che mi vengono in mente nel momento stesso in cui lo sto facendo. E credo di parlare in misura maggiore tanto più conosco le persone che mi stanno attorno, e tanto più mi sento a mio agio. Pensa un po’ tu come son fatto!
Volete sapere una piccola e semplice verità? Non so nemmeno perchè ho scritto questo post: diciamo che è stato un modo come un altro per rilassarmi un pochino, perchè scrivere mi rilassa.
Non ti preoccupare, per me è lo stesso…e, guarda caso anch’io amo scrivere, tant’è che son stato pubblicato, sia nella forma di giornalista quanto anche in quella di scrittore (al momento solo un libro, ma sono richiesto…senza false modestie…).
Uno psicanalista che frequentavo anni fa al quale sottoposi il quesito : “ma sai che mi danno del logorroico (addirittura!)”, mi disse “no, non sei affatto logorroico, nè prolisso, sei solo uno che ha molte cose da dire, sei trasparente ed hai il gusto del dettaglio nei tuoi dialoghi.
La cosa mi stupisce ancor più, quando, come ieri sera al solito bar dell’aperitivo, un amico che se ha attorno 3,4 persone, ma meglio 20, persona dalla cultura mostruosa, vastissima, alla fine parla solo lui, infarcendo di centinaia (letteralmente centinaia) di citazioni di scrittori, filosofi, storici, politici, musicisti , artisti in genere, (ebbè…e si offende quando gli dico che è un “tuttologo”), senza dar la possibilità agli altri di interloquire. Dialogare è nei due sensi…dico bene? Se parla uno solo fa uno show. Forse posso cadare un pò in questo vizio anch’io, data la mia professione, ma mai a quei livelli.
Ecco, mi son dilungato sin troppo. Coraggio amico, almeno nel tuo post sopra sei stato assolutamente esaustivo quanto sintetico.
Grazie per l’ospitalità, un saluto…
Ciao,
GianLuca