A volte ci penso…e se studiassi ancora per le certificazioni?
Credo che una delle cose che mi hanno fatto più conoscere all’epoca del blog su UGIdotNET fosse la mia (lunga) serie di post relativi all’esame 70-316, sul framework 1.1. In quel periodo (era il 2005) mi occupavo principalmente di programmare con SQL Server 2000/2005: query più o meno complesse, stored-procedure per l’analisi di dati, report, mini-applicazioni in VBA, etc. etc. Di programmazione vera, pura, quella relativa allo sviluppo di applicazioni di un certo livello, ne vedevo poca. Ed in quest’ottica riuscivo bene a splittare la mia giornata, tra SQL e .NET, per cui studiare C# per la certificazione era quasi un piacere, un modo per staccare la spina con una parte di informatica per attaccarla da un’altra parte.
Oggi le cose sono ben diverse. Lo sviluppo, il test e la scrittura di codice mi prendono buona parte della giornata, e l’idea di impiegare il poco tempo sui mezzi pubblici, oppure la sera, per studiare per qualche esame non è delle più allettanti. Lo so, ci vorrebbe un po’ più di forza di volontà, ma non è così semplice. Me ne accorgo anche perchè bloggo molto meno materiale sulla programmazione in sè. Per me bloggare sarà sempre un modo per spezzare il ritmo lavorativo: se programmassi C# e bloggassi di C#, probabilmente dopo un po’ impazzirei. Ma sto divagando.
La sera preferisco svagarmi, sia che si tratti di una bella partita a Call Of Duty 4, oppure una bella guida con la mia Enzo Ferrari in Test Drive Unlimited. Spesso, dopo una sana partita che mi aiuta a sfogare un po’ di tensione repressa, mi ritrovo a leggere qualcosa su Sharepoint, oppure su WCF, tecnologia che pian piano mi appassiona. Per cui…mi dico…non è che mi manca la voglia di fare o di studiare, è proprio che non ho voglia di mettermi lì specificatamente per un esame di certificazione.
Forse se i ritmi con cui escono nuove tecnologie, nuovi framework, o nuove release dei framework fossero diversi e un po’ più rallentati, non sentirei l’esigenza di studiare sempre cose nuove (che sono sempre più interessanti, tra l’altro), ma avrei più l’istinto a focalizzarmi sugli strumenti attuali, con una bella certificazione che potrebbe servirmi a “vendermi” meglio come professionista.