Questo blog chiude, e voglio ritentare la strada del tassista
Che mi piaccia guidare non lo nascondo a nessuno, e di fare il tassista non è un’idea dell’ultimo momento: ne avevo parlato molto tempo fa sul mio vecchio blog.
Non c’è un motivo particolare che mi ha fatto prendere questa decisione. Troppi amici che se ne vanno dal loro attuale posto di lavoro, la figuraccia di questa mattina durante la demo con il cliente, lo stress, i viaggi da e verso Milano ogni giorno dopo un po’ pesano. Sono uno a cui piace mettere radici, e l’idea di essere sballotato come una marionetta non mi è mai piaciuta. Come dice Lorenzo, sono uno che prende le decisioni d’impulso, senza pensarci troppo. E sono anche convinto del fatto che queste decisioni prese a caldo siano le migliori e le più efficaci. E voglio essere coerente con me stesso.
La coerenza di prima ha un prezzo alto: così come il mio amico byte ha voluto lasciare i suoi due amici in questo racconto, così io devo e voglio chiudere questo blog e lasciare tutti voi. Voglio ringraziarvi per i commenti simpatici, quelli polemici e per tutto quello che mi avete insegnato. Se sommassi il numero totale di post scritti, sia su UGI che qua su VivendoByte, e se contassi anche i commenti ricevuti, i numeri sarebbero alti. Numeri di cui vado sinceramente fiero, perchè la costanza e la tenacia con cui ho bloggato ogni giorno mi ha permesso di conoscere tutti voi cari lettori, ai quali devo molto.
Quattro anni fa il numero di licenze per tassisti erano in sovrannumero, oggi non lo so. Io ci ritento, e se anche oggi non dovessi farcela, probabilmente prenderò la mia Astra e diventerò un autista privato. Penso che alla lunga avrò maggiori soddisfazioni del lavoro che faccio adesso, può anche essere che alla fin fine riuscitò a guadagnare di più.
Grazie, amici ed amiche che mi avete seguito. Le trasmissioni finiscono qua. Buona fortuna a tutti quelli che vogliono continuare per questa strada! Vi voglio bene!