[Consulente, cronache] Un viaggio verso Milano che poteva anche essere normale
Circa una settimana fa sono rientrato in contatto con un mio vecchio compagno delle superiori, tale Claudio B., che su Facebook mi ha detto di fare il mio stesso lavoro ma in Toscana. “Guadagnerò meno di te†– mi ha detto – “ma sicuramente vivo meglioâ€. Nemmeno lui sa quanto questa cosa sia vera.
Ieri raggiungere Milano è stato davvero un incubo. Sono partito alle 8:00 da casa e ho raggiunto il mio ufficio alle 10:30 circa. Due ore e trenta minuti di viaggio, contro l’oretta scarsa in un normale giornata lavorativa.
Non so identificare il motivo esatto. Probabilmente, a causa di un fantomatico sciopero ATM, tutti i pendolari hanno preso la loro auto. Risultato, tutte le strade si sono intasate oltre ogni limite. Oppure, il concerto dei Coldplay al Datchforum ha richiamato un po’ troppe persone a Milano.
Il traffico ha colpito dappertutto: dal casello di Melegnano, passando dall’imbocco della tangenziale Ovest fino all’uscita di Famagosta, a poca distanza del già citato Datchforum.
Dovevo essere in ufficio prestissimo per completare dei test, dai quali dipendeva l’esito di due riunioni di questa mattina e di questo pomeriggio. Test che sono parzialmente falliti, che mi hanno fatto andare in bestia e che mi hanno letteralmente rovinato la giornata. Chi lavora nei piccoli centri, o a pochi chilometri da casa, chi non ha a che fare con mezzi di trasporto pubblici, queste cose se le scorda.
Accuso molto questi fatti, perchè poi arrivo tardi al lavoro, arrivo già stressato, mi perdo il caffè mattutino con colleghi & colleghe. Insomma, le giornate inizia indubbiamente nel peggiore dei modi.
E siccome dopo un po’ sono andato veramente fuori di testa, ho scattato qualche fotografia per documentare l’incubo.
Chiaramente su Flickr.