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OT del Venerdì (Reborn)

[OT] del Venerdì (4)

Qualche tempo fa ho letto sul blog di un mio amico della diatriba (nata nei primi giorni di quest’anno) tra il violinista Uto Ughi e il compositore Giovanni Allevi. Non sto qui a dilungarmi troppo sulla questione, perchè di musica classica non ne so nulla e soprattutto perchè non è propriamente di questione di cui voglio parlare.

Questo mio amico, al contrario di me, ascolta tanta musica classica e credo proprio che lui riesca a riconoscere la mano di un certo compositore. Probabilmente, se chiedessi a 50 compositori diversi di suonare la Nona Sinfonia di Beethoven, verrebbe suonata in 50 modi diversi, in base alla “personalità”, alle caratteristiche di ognuno ed al modo con cui si interpreta una musica. La mia domanda: è possibile riconoscere il compositore di un’opera classica solo sentendolo? Credo che la risposta sia affermativa, anche se ovviamente non è mica da tutti, anzi!

E da qui tutta una serie di domande analoghe in altri ambiti.

  1. Riuscirei a capire l’autore di un pezzo di codice semplicemente leggendolo? Riuscirei a capire se l’ha scritto il Mamauro o Piter?
  2. E’ possibile capire il regista di un film dalle inquadrature, dal tipo di storia, da come evolve la trama? Riuscirei a capire che il regista di “Star Wars – L’Impero colpisce ancora” non è lo stesso di “Star Wars – Una nuova speranza”?
  3. Riuscirei a riconoscere l’autore di un libro? Riuscirei a capire che “Codice a Zero” è scritto da Ken Follett ed invece “Il settimo papiro” da Wilbur Smith?

Questo OT del Venerdì è nato proprio da quest’ultima domanda. Mercoledì sera ho finito di leggere il romanzo di Wilbur Smith e l’ho trovato probabilmente come il miglior romanzo d’avventura che abbia mai letto. La trama mi ha acchiappato parecchio, una specie di Indiana Jones in chiave attuale. Ma l’ho trovato un romanzo con molti vocaboli tecnico/scientifico/storici particolari e dettagliati, al punto che ho ripreso il dizionario (impolverato) per chiarirmi le idee. Lo sapevate che un ‘aggetto’ non è nient’altro che una ‘sporgenza rocciosa’? Ho contrapposto questo libro con quello di Ken Follett citato prima, che invece sembra essere scritto da un bambino di dieci anni ed è eternamente più fluido da leggere. In ambedue i libri ci sarebbe l’occasione di usare termini complessi e specifici, ma il primo autore ha deciso di usarli, il secondo no. Lo stile di scrittura è molto, molto diverso fra i due. Credo di preferire il primo, perchè è più stimolante. Non so se sarei in grado di distinguerli, ma una grossa differenza c’è eccome.

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Igor Damiani

La sua passione per l'informatica nasce nella prima metà degli anni '80, quando suo padre acquistò un Texas Instruments TI-99. Da allora ha continuato a seguire l'evoluzione sia hardware che software avvenuta nel corso degli anni. E' un utente, un videogiocatore ed uno sviluppatore software a tempo pieno. Igor ha lavorato e lavora anche oggi con le più moderne tecnologie Microsoft per lo sviluppo di applicazioni: .NET Framework, XAML, Universal Windows Platform, su diverse piattaforme, tra cui spiccano Windows 10 piattaforme mobile. Numerose sono le app che Igor ha creato e pubblicato sul marketplace sotto il nome VivendoByte, suo personale marchio di fabbrica. Adora mantenere i contatti attraverso Twitter e soprattutto attraverso gli eventi delle community .NET.

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