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Per spiegare la mia reticenza verso gli SSD servono due teorie

Le due teorie sono le seguenti:

  1. La teoria della televisione appesa
  2. La teoria della ruota di scorta

La prima teoria espone i fatti accaduti circa 5-6 anni fa nella nostra famiglia. In camera mia avevo una vecchia televisione Mivar CRT (a tubo catodico, insomma), che tenevo sulla scrivania pronta all’uso. Un bel giorno, entrando in un centro commerciale – non ricordo quale fosse – vedo il classico supporto di metallo che permette di “appendere” la televisione al muro, in alto, in modo che sia fuori dalle scatole. L’idea mi aveva subito affascinato, tant’è che, dopo un breve consulto, l’ho acquistato. Ho chiamato a casa, ho fatto pesare la televisione, ed alla fine ho preso il modello più idoneo (in grado di reggere il peso della TV, tanto per capirci).
Tornato a casa, ho fatto montare l’aggeggio da mio padre che da buon falegname evoluto, ci ha messo dieci minuti per bucare la parete, mettere i tasselli e quant’altro. Nonostante fossi il promotore di quella cosa, ho vissuto i 2/3 giorni successivi come un piccolo incubo: sebbene avessi letto che quel supporto reggeva tranquillamente il peso della TV, ero convintissimo che prima o poi tutto si sarebbe staccato, facendo precipitare la TV per terra, distruggendola completamente. E vi dirò di più: ero convintissimo che questo sarebbe accaduto durante la notte, mentre uno dorme. Già vedevo l’epitaffio sulla mia tomba: “Igor Damiani, morto d’infarto durante il sonno”.
La morale è: se anche una cosa è tecnicamente fattibile, non è detto che ci debba far dormire tranquilli. Ed il fatto che la TV non sia precipatata non significa che ad altri non possa cadere. Ed io non voglio essere fra quelli, onestamente.

L’altra teoria, più breve, riguarda la ruota di scorta della nostra automobile. Essa è lì, nel nostro bagagliaio, pronta all’uso in caso di emergenza. Ecco: in caso di emergenza, appunto. Nessuno è mai facile di bucare e di dover cambiare la ruota, giusto? Oppure, il fatto che la vostra assicurazione vi metta a disposizione un’auto di cortesia, vi rende più sicuri? Ovviamente sì! Ma cominciare una giornata con un guasto della vostra auto è pur sempre una rottura di scatole. Usare la routa di scorta o l’auto di cortesia deve essere un evento eccezionale, non certo un’abitudine.

Torniamo a questioni più serie? Perchè non voglio mettere un SSD sul mio PC? I motivi sono innumerevoli:

  1. Non funzionano. Su questo non discuto. Attenzione: non voglio dire che non funzionano mai. Intendo dire che ti possono abbandonare in un momento del tutto casuale. Imprevedibile. Che è ancora peggio. Possono durare un mese come due anni. La sera alle 21 spegni il pc, e la mattina dopo l’SSD non esiste più. Voi acquistereste un’automobile che magari ha una certa probabilità imprevedibile di non accendersi? Io no. Non funzionano esattamente come non funziona la tangenziale di Milano: la mattina ti alzi, ti metti in auto e non sai se arriverai al volo alle 8:50 oppure alle 9:30, per capirci. Assolutamente imprevedibile.
  2. Capacity and Reliability over speed. Nei parametri di giudizio che metto quando acquisto un nuovo hard-disk ci sono la capacità e l’affidabilità. La velocità ok, ha un suo peso, ma non così determinante.
  3. Non funzionano. Ah, l’ho già detto?!?
  4. Lavoro su desktop e non su notebook. Questione magari di poco conto, ma credo che gli SSD siano molto più importanti su un notebook perchè aiutano la batteria a vivere meglio (minor consumo elettrico, niente meccanica, minor dissipazione, etc.). Su notebook, con i dischi da 5400rpm, sicuramente la pesantezza dell’OS si fa sentire molto di più. Alla fine dell’anno, con l’arrivo di Windows 8, è schedulato l’acquisto di un nuovo notebook (o ultrabook): fino ad allora vedremo, sicuramente le cose cambieranno
  5. Sul mio disco di avvio sul desktop ho tre vhd: uno dedicato al lavoro (w8cp_working.vhd), uno al gaming (w7ult_gaming.vhd) ed uno dedicato alla simulazione di volo (w7ult_fsx.vhd). Ciascuno dei quali allocato per un massimo di 200Gb. Ditemi per favore come fare ad ottenere la stessa cosa con un SSD senza prima vincere al Totocalcio, con un Gratta & Vinci o andare in qualche quiz televisivo.
  6. Non funzionano. Scusatemi, davvero, ogni tanto mi torna in mente
  7. Su questo mi trovo davvero in imbarazzo, perchè non so se citare le statistiche ufficiali oppure l’esperienza personale. Facciamo così: lasciamo perdere le statistiche ufficiale, perchè avrei vita facile. Parliamo di esperienza personale: non è un’esagerazione se vi dico che sui miei PC (desktop e notebook) non ho mai visto un disco EIDE/SATA rompersi (a 17 anni avevo un 386 con un hard-disk di cui non ricordo la capacita, quasi 20 anni di storia). Sono sempre andati perfettamente. Sarà che ho un ottimo case ThermalTake da qualche anno, sarà che ho un alimentatore perfetto, ma io non ho mai avuto un problema. Invece se fate una ricerca su Google scoprirete che i problemi sugli SSD riguardano il firmware del disco stesso: morale, se avete un problema (perdite di dati, BSOD, etc.) non potete farci nulla, dovete aspettare un rilascio da parte della casa costruttrice
  8. Giustamente, mi è stato fatto notare che il mio iPad dunque fondamentalmente dentro contiene un SSD da 32Gb. Assolutamente vero, ma come ho già fatto notare su Twitter, se il mio iPad perde l’hd interno, non perdo alcun dato essenziale. Siamo d’accordo su questo? Se invece perdo il mio hdd principale, ho un bel po’ di rotture di scatole. In pratica un suicidio informatico…
  9. Non funzionano

Detto questo, io è MOLTISSIMI ANNI che dico a mio fratello, agli amici, a tutti quanti, che la meccanica è la rovina per un pc. Meno componenti meccanici significano sicuramente minor usura, in tutti i sensi. Questo chiaramente vale per ogni componente, compreso l’hard-disk. Ma ovviamente la controparte deve funzionare, non deve portarmi nuove preoccuopazioni, nuovi pensieri.

Soprattutto in un componente come l’hard-disk. Anche perchè, pensateci bene. Se siete early adopter ed acquistate nuovi prodotti (iPad3, schede video, telefonini, etc. etc.) e magari cascate male (nel senso che il prodotto nuovo è inaffidabile), non perdete nulla. Se invece vi si rovina l’hard-disk, perdete i dati. Come? Siete quelli che giustamente fate i backup regolarmente? Ok, tornate in cina e rileggete la teoria della ruota di scorta. Il backup è un’emergenza, nessuno è mai felice di restorare un backup. Punto. Anche se ci mette pochi minuti. Punto.

Purtroppo la velocità non è tutto. Nel nostro lavoro, credo fermamente che l’SSD non fa di un programmatore un buon programmatore. L’80% del mio valore come programmatore è dentro la mia testa, non certo negli strumenti hardware che uso. Scusatemi, ma io la penso così. Altrimenti, a questo punto, vorrei che durante un colloquio di lavoro mi venisse chiesto anche che processore uso, quanti monitor uso, che tastiera ho, e se uso un HDD tradizionale oppure un SSD. Nossignore, nulla di tutto questo. Durante il colloquio

Detto questo, concludo: ognuno di noi ha i suoi soldi e decide come spenderli. Io decido di aspettare e di spendere in altri modo i miei soldi: ho preso un Windows Phone, un iPad, non vedo l’ora alla fine dell’anno di prendere un tablet Windows 8. Per quanto riguarda gli SSD, io aspetto.

La verità è essenzialmente una: ognuno ha la sua testa, le sue esigenze e le sue tranquillità. Mi sono espresso con toni assolutistici, in questo post, ma ciascuno di noi sceglie in base a ciò che gli serve e vuole. Ci sono persone che non acquisterebbero mai uno smartphone (per costi, o per altro), mentre io ho acquistato un Windows Phone il Day 1, come si dice. Perciò, come vedete, ognuno di noi è un piccolo mondo.

Voi insomma, fate come vi pare!
Smile

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Igor Damiani

La sua passione per l'informatica nasce nella prima metà degli anni '80, quando suo padre acquistò un Texas Instruments TI-99. Da allora ha continuato a seguire l'evoluzione sia hardware che software avvenuta nel corso degli anni. E' un utente, un videogiocatore ed uno sviluppatore software a tempo pieno. Igor ha lavorato e lavora anche oggi con le più moderne tecnologie Microsoft per lo sviluppo di applicazioni: .NET Framework, XAML, Universal Windows Platform, su diverse piattaforme, tra cui spiccano Windows 10 piattaforme mobile. Numerose sono le app che Igor ha creato e pubblicato sul marketplace sotto il nome VivendoByte, suo personale marchio di fabbrica. Adora mantenere i contatti attraverso Twitter e soprattutto attraverso gli eventi delle community .NET.

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