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Upgrade del mio desktop, divise in più rate, come l’IMU

Ho rinnovato il mio PC desktop l’ultima volta tre anni fa (2009), durante l’estate. E’ lo stesso PC che utilizzo tutt’ora, sia per giocare che per lavorare. Ecco i componenti principali:

  • alimentatore da 450W
  • mainboard Gigabyte, non ricordo il modello preciso
  • processore Intel quad-core
  • 4GBytes di RAM DDR2
  • ATI Radeon 4850

Nella mia natura di dev c’è anche un forte lato da assemblatore, per cui evito da lontano l’acquisto di desktop pre-confezionati, ma scelgo accuratamente i vari singoli componenti, risparmiando un po’ di soldi, ed anche perchè così facendo evito di tirare in ballo case, hard-disk, tastiere, lettori DVD, e compagnia bella. Il case è un ottimo middle-tower ThermalTake, elegante, spazioso ed arieggiato, su cui avevo investito un po’ (circa 120 euro, forse 5-6 anni fa)

Ebbene, ho deciso questa estate di aggiornare il sistema, dividendo il tutto in due rate. Se tutto va bene, domani dovrebbe arrivare una prima tranche di hardware, composto da:

  • alimentatore Corsair modulare da 850W
  • scheda video ATI Radeon 6870 con 1GBytes di RAM dedicata DDR5

Entrambi acquistati su Amazon.it, che effettivamente dal punto di vista dei prezzi è davvero imbattibile. Batte persino un altro noto fornitore di hardware, dal quale avrei addirittura acquistato ad un prezzo da fornitore. Ho pensato di cambiare alimentatore a causa proprio della scheda video: quelle più moderne necessitano di più energia, ed hanno uno o più connettori che arrivano direttamente dall’alimentatore. La 6870 richiede da specifica un alimentatore da almeno 500W, ma io ho preferito puntare più alto (ho un certo numero di hard-disk collegati, più varie periferiche USB, etc. etc.). Non ho voluto prendere una scheda video più potente per un solo motivo: non c’è alcuna buona ragione per spendere più di 200 euro per una scheda video. Se si spende più di questa cifra, si prende sicuramente una scheda potentissima, in grado di far girare qualsiasi cosa in FullHD, anche su più monitor, sempre in modo fluido, supportando configurazione CrossFire o SLI. Ma, fidatevi, se avete esigenze di un normale power-user o power-gamer, anche una scheda video di fascia media va più che bene. Ho personalmente visto persone investire 400-500 euro su schede video ultra-moderne, appena uscite, e rimanerne tutto sommato non particolarmente colpiti. Chi mi segue su Twitter lo sa: gioco ad un sacco di titoli recenti (Skyrim, DiRT 3, Call Of Duty Modern Warfare 3, Flight Simulator X), e con tutti questi gioco ad una risoluzione altissima (spesso e volentieri anche FullHD, come DiRT 3 o l’ultimo DiRT Showdown), senza alcun problema. Per cui non ne vale proprio la pena!

Successivamente, molto probabilmente intorno alla prima metà di luglio, prevedo un upgrade di:

  • scheda madre (sicuramente un’altra Gigabyte, che acquisto da una vita ed al quale rimango fedele)
  • processore (sicuramente un Intel i7 Ivy Bridge)
  • memoria RAM (Corsair DDR3, 1600Mhz, sicuramente 16GBytes di RAM)

Due sono i motivi che mi hanno indotto a spezzare l’upgrade in due rate. La prima è per suddividere la spesa, la seconda è per attendere sul mercato i processori Ivy Bridge: questi ultimi sono già in listino presso alcuni vendor italiani (ePrice.it, per dirne uno), ma voglio aspettare affinchè arrivino anche su Amazon.

Per adesso evito SSD, mi tengo i miei SATA che girano a meraviglia. E sono in forte dubbio se abbandonare la mia Creative Sound Blaster Audigy, acquistata anni fa, a favore della scheda audio integrata sulla mainboard. Perchè abbandonare? Perchè Creative si è dimostrata molto inaffidabile nel rilascio dei drivers per i sistemi operativi moderni (da Vista in poi). Purtroppo però Creative è l’unica casa produttrice che continua a produrre schede audio moderne (sfruttando il bus PCI-Express), ma per quanto riguarda il software non mi soddisfa moltissimo. Vedrò, insomma: la scheda audio tutto sommato è un componente che posso acquistare anche successivamente.

Concludo dicendo che il PC desktop è uno strumento che utilizzo tutti i giorni, compresi sabato e domenica, sia per lavorare, sia per gaming. Io solitamente taro l’hardware in base al gaming, perchè si sa che i videogiochi sono i software più esosi in termini di richieste hardware. Se uno acquista un PC per giocare, lo può tranquillamente utilizzare per tutto il resto.

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Igor Damiani

La sua passione per l'informatica nasce nella prima metà degli anni '80, quando suo padre acquistò un Texas Instruments TI-99. Da allora ha continuato a seguire l'evoluzione sia hardware che software avvenuta nel corso degli anni. E' un utente, un videogiocatore ed uno sviluppatore software a tempo pieno. Igor ha lavorato e lavora anche oggi con le più moderne tecnologie Microsoft per lo sviluppo di applicazioni: .NET Framework, XAML, Universal Windows Platform, su diverse piattaforme, tra cui spiccano Windows 10 piattaforme mobile. Numerose sono le app che Igor ha creato e pubblicato sul marketplace sotto il nome VivendoByte, suo personale marchio di fabbrica. Adora mantenere i contatti attraverso Twitter e soprattutto attraverso gli eventi delle community .NET.

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