Technology Experience
OT del Venerdì (Reborn)

[OT] del Venerdì (22)

Mi chiedo perchè in Italia dobbiamo sempre fare la figura degli stupidi e degli ignoranti. Qualche mese fa Schifani si è svegliato la mattina, convinto di andare a dirgliene quattro al dirigente europeo di Facebook per bloccare i gruppi “pericolosi”, quelli che ad esempio hanno inneggiato positivamente al tizio che ha colpito Berlusconi in Piazza Duomo qua a Milano. Ma anche a tanti altri. Quel giorno è arrivato, Schifani è andato a scuola di informatica: ha capito dov’è il tasto Enter sulla tastiera, ha capito (spero!) che differenza c’è tra una comunicazione in real-time (chat) e la comunicazione asincrona (mail, messaggi su Facebook, etc. etc.), e ha capito (spero!) cos’è Facebook e perchè è virtualmente impossibile bloccare il nascere di gruppi dallo scopo idiota. Come l’ultimo di qualche giorno fa, che invitava a prendere in giro le persone affette da sindrome di Down: non-so-quante-migliaia-di-idioti a cui darei volentieri un pugno in faccia. Vabbè.

Comunque, quel giorno Schifani ha parlato con il tizio di Facebook e – non so se ci avete fatto caso – da quel giorno adesso il social network viene utilizzato durante il TG1 in ogni momento, visualizzando filmati e screenshots. Spesso VIOLANDO COSTANTEMENTE LA PRIVACY DI TANTISSIME PERSONE OGNI GIORNO. TUTTE LE VOLTE CHE FACEBOOK COMPARE IN TELEVISIONE VENGONO MOSTRATI IN CHIARO NOMI & COGNOMI DI PERSONE APPARTENENTI AL GRUPPO DI CUI SI STA PARLANDO.

Non mi si è bloccato il CapsLock: ho volutamente urlato. Quindi, prima di dire che Google viola la privacy – che per definizione è una cosa assurda – per favore: prima informatevi e poi ragionate. Mi chiedo come sia possibile che politici & giudici possano essere così ignoranti e condannare e prendere provvedimenti su argomenti che NON CONOSCONO. Queste cose mi mandano in bestia, e lo fanno ogni giorno di più. Di fronte a certe notizie rimango scioccato, perchè è evidente la stupidità e la leggerezza con cui vengono prese.

Voglio che un concetto passi chiaro e limpido: se Google deve diventare responsabile dei contenuti che possono essere trovati grazie al suo motore di ricerca, allora la diretta conseguenza è questa: tra il mio PC e Google ci sono di mezzo altre entità che dovrebbero essere punite (nel caso del video di cui si sta parlando in questi giorni, ovviamente parliamo di YouTube, ma – allargando un po’ il ragionamento – i vari provider di servizi che fisicamente hostano il contenuto incriminato, ma anche banalmente tutto ciò che mi permette di navigare: dai cavi di rete all’abbonamento Alice, dal monitor che visualizza il video a tutto il resto). Assurdo, roba da dementi che solo noi in Italia potevamo inventare.

Qualche domanda.

Se io qua un giorno mettessi un video pedo-pornografico, verrebbe condannato anche Google perchè rende fruibile il contenuto? Voglio far notare che OGNI VOLTA CHE SCRIVO SUL MIO BLOG – sconosciuto al mondo – Google lo indicizza nel giro di poche ore.

E se scrivessi una ricetta e al posto della parola “sale” mettessi la parola “arsenico” – e qualcuno di voi finisse all’ospedale, chi verrebbe condannato? C’entrerebbe anche Google?

Se io grazie a Google riuscissi a trovare informazioni per diventare un nuovo Unabomber (quindi…costruire un piccolo ordigno esplosivo), e qualcuno rimanesse ferito, sarebbe colpa anche del motore di ricerca?

Secondo me in tutti questi casi Google non è in alcun modo responsabile, e non deve esserlo. Se passa il concetto che Google deve controllare i contenuti che indicizza, voglio che sia chiaro che la Internet a cui siamo abituati sparirebbe immediatamente, perchè la velocità con cui vengono pubblicate nuove informazioni è di gran lunga maggiore rispetto alla velocità con cui sia possibile controllarle. E soprattutto: chi controlla i controllori? Chi decide cosa deve essere lecito oppure no?

Insomma, si aprono scenari inquietanti e pericolosi, che ci fanno fare una figura assurda agli occhi degli altri paesi del mondo. Ma poi – scusate – perchè sono stati condannati solo quei tre dirigenti di Google e non la società in sè? Mi son perso qualcosa?

Insomma, sono appena tornato da Barcellona per lavoro, ma per sentire queste sciocchezze avrei preferito di gran lunga rimanere là.

Send to Kindle

Igor Damiani

La sua passione per l'informatica nasce nella prima metà degli anni '80, quando suo padre acquistò un Texas Instruments TI-99. Da allora ha continuato a seguire l'evoluzione sia hardware che software avvenuta nel corso degli anni. E' un utente, un videogiocatore ed uno sviluppatore software a tempo pieno. Igor ha lavorato e lavora anche oggi con le più moderne tecnologie Microsoft per lo sviluppo di applicazioni: .NET Framework, XAML, Universal Windows Platform, su diverse piattaforme, tra cui spiccano Windows 10 piattaforme mobile. Numerose sono le app che Igor ha creato e pubblicato sul marketplace sotto il nome VivendoByte, suo personale marchio di fabbrica. Adora mantenere i contatti attraverso Twitter e soprattutto attraverso gli eventi delle community .NET.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.