L’Odissea per il ritorno a casa dopo il Basta! Italia
E così, la mia settimana romana si sta concludendo. Son partito lunedì 12 Aprile, volo EasyJet delle 17:30 con arrivo a Roma alle ore 18:45 circa. E’ stata una settimana intensa, ricca di incontri, di sessioni, di workshop e di molta teoria su .NET che mi ha fatto riflettere. Quando mi sono organizzato la trasferta, la prima cosa che avevo pensato era di fissare il ritorno sabato 17, così da poter passare una notte tranquilla al termine di Basta! Italia (che si è concluso venerdì). Così – mi dicevo – finisco il Basta! Italia, passo una sera in più per le vie di Roma e poi tranquillamente torno a casa il giorno dopo.
Chi andava ad immaginare che un vulcano islandese rovinasse non solo i miei piani, ma i piani di centinaia di migliaia di persone e di turisti in tutta Europa? Ecco in breve il riassunto dei miei problemi:
- fino a venerdì sera, il mio volo del giorno successivo era confermato: Malpensa era aperto, funzionava regolarmente. Monitoravo la situazione via Web, ed il volo era confermato e senza alcun problema
- mi sveglio sabato mattina (ieri) e patatrac: Malpensa aperto, ma volo annullato. Avviso subito l’hotel in cui alloggiavo, chiedendo di poter trascorrere una notte in più: c’è un problema – però – bisogna liberare la stanza, per cui mi spostano ad un hotel proprio dietro l’angolo. Vabbè, pazienza, ma per uno che non è abituato a viaggiare molto (almeno fino a poco tempo fa) il disagio c’è, anche se lo risolvo nel giro di un’oretta spostandomi dall’altra parte
- Nel frattempo, deciso di farmi spostare di volo al giorno successivo, domenica 18. Cioè oggi. Volo delle 16:20 da Fiumicino, con arrivo ovviamente a Malpensa. Già ieri sera però la storia la sappiamo tutti: Malpensa chiuso insieme a tutto il Nord Italia, e quindi volo annullato.
- Senza aspettare tempo, decido di abortire la possibilità del ritorno via aerea, e prenoto un biglietto Frecciarossa da Roma Termini a Milano Centrale. Treno delle ore 15, arrivo a Milano alle 18. Ed è esattamente il treno su cui sono seduto in questo momento.
- C’è ancora un piccolo problema: all’andata ho lasciato la mia auto presso il ParkingGo di Malpensa – pensando di tornare ovviamente in aereo – mentre adesso torno in treno. Quindi, Omar mi viene a prendere alla Stazione Centrale di Milano, poi insieme andiamo a Malpensa a ritirare la mia povera Astra. Insomma, anche quando sarò arrivato, la missione è ancora lungi dal finire.
Insomma, un po’ di casini: poi mi chiedono perchè non mi piace troppo viaggiare ed andarmene in giro per il mondo. Sapete qual’è la cosa buffa? Che in fase di organizzazione del viaggio, avevo addirittura preso in considerazione l’idea di andare proprio in auto, così sarei stato più libero ed indipendente. Avrei evitato tutti questi problemi e me ne sarei tranquillamente tornato per le autostrade. Un’altra cosa buffa? Che se fossi tornato venerdì sera, adesso sarei a casa e mi metterei le mani nei capelli pensando a tutta la gente bloccata: cioè dove sono io in questo momento. Vabbè.
A parte questi disguidi, comunque, i giorni di ferie che mi sono ritagliato sono stati bellissimi: chi mi ha seguito su Facebook e su Twitter lo sa benissimo, per cui non sto qui a ripetermi.
Beh, insomma, diciamo che non è ancora il momento di cantare vittoria: d’altronde il Frecciarossa è ancora qui fermo e tutto potrebbe succedere, ma stavolta sono fiducioso: forse torno davvero a casa. Mi manca la mia famiglia, il mio nuovo ufficio e forse mi manca anche la puzza di sterco dei campi lodigiani!