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Disintossicazione da Internet, dal web e dalla tecnologia

Prima di esprimere le mie idee ho due anedotti da raccontare. Come accade sempre, ci formiamo un’idea ed adottiamo un modo di vivere anche in base a quello che vediamo ed osserviamo tutti i giorni. E questo è proprio il caso.

Casa mia, qualche mese fa, durante un cena in giardino
Quando mangiamo in giardino, non c’è tv, per cui ci perdiamo in chiacchere e discussioni varie. Quel giorno mia madre riporta una news secondo la quale un papà ha chiesto un ricovero di “disintossicazione da smartphone” per una delle loro figlie adolescente (presumibilmente un iPhone). La ragazzina, a quanto pare, sta sempre attaccata allo smartphone, ai social network, a qualche giochino, a questo o a quello.

Quando sento queste cose, vi chiedo scusa, ma mi arriva sempre il sangue al cervello. D’istinto, tra una risatina scettica e l’altra, ho ribattuto immediatamente: e se quella ragazzina, invece di uno smartphone, se ne stesse sempre chiusa in camera a leggere libri, la famiglia avrebbe comunque chiesto la disintossicazione? Non ho avuto alcuna risposta.

Qualche sabato sera fa, sui Navigli a Milano, ore 23:00
Io e qualche altra persona eravamo seduti al Banco, uno dei locali sui Navigli di Milano. Locale affollato, musica, cocktail, ragazze, risate, buonumore. Ad un certo punto, entra una ragazza, mora, carina, vestitino verde lungo, età approssimativa…25 anni. Ha in mano uno smartphone, non capisco il modello ma sarà presumibilmente un iPhone. Scorre, digita qualcosa, cambia app, testa bassa. Si siede al bancone, giusto il tempo di ordinare qualcosa, mentre continua ad usare lo smartphone senza staccare gli occhi dal display. Nel giro di venti minuti, la tipa beve e se ne va. Senza parlare con nessuno, senza staccare gli occhi dallo smartphone, eppure chissà con quante persone si è tenuta in contatto.

Fine degli aneddoti.
Insomma, questa storia della disintossicazione da Internet, dal web, dai pc comincia a starmi seriamente sulle scatole.

Il discorso alla fin fine è questo: se fare una certa azione è diventato semplice ed intuitivo, non c’è nulla di intossicante nel farla. Oggi usare uno smartphone, vedere un sito Web, dare uno sguardo a twitter, mantenere il proprio giro di amicizie, è diventato veloce, semplice ed intuitivo. Personalmente, ritengo che una cosa mi intossichi se alza il mio livello di stress: allora sì diventa una cosa da evitare.

E’ per questo motivo che non ci vedo nulla di male se ci si porta il pc in vacanza o se si usa uno smartphone in posti fino a qualche anno fa impensabili (non tanto perchè non fosse tecnicamente possibile, quanto perchè sennò si era inquadrati come marziani o nerd da evitare). L’importante è che l’utilizzo di tali strumenti avvenga in modo naturale, intuitivo, senza sbattimenti, per dirla alla buona. Vi posso assicurare che avrei da raccontarvi diversi altri episodi che illustrano come effettivamente pian piano questa visione della “tecnologia facile” si diffonda, ma c’è ancora molto da fare: in campeggio vedo sempre più notebook, tablet, smartphone e dispositivi di ogni tipo – compresi ragazzi e ragazze che discutono su quale OS sia il migliore (vi giuro che è così). Prima dell’anno scorso mai e poi mai mi sarei sognato di attaccare il mio notebook nel bar del villaggio turistico di un paesino del sud, per non fare la classica figura da nerd, adesso se lo faccio sono quasi l’eroe del paese perchè tutti vogliono vedere le foto che scatto, e mi chiedono questo e quello. Scenario impensabile, fino ad un paio di anni fa.

Perciò, concludendo, per favore: non chiedeteci alcuna disintossicazione, perchè non siamo intossicati. Noi viviamo bene, con la nostra tecnologia, esattamente come una massaia si trova a suo agio ai fornelli, un ciclista con la sua bici, un lettore con il suo libro, un appassionato di puzzle davanti alle sue tile, un enigmista con il suo cruciverba, e così via. Il fatto è che oggi la tecnologia permea ogni aspetto della nostra e della vostra vita, e quindi diventa sempre più naturale averla sempre a disposizione, anche e soprattutto al fatto che ormai ci sono device cool (fighi?) che rendono un oggetto gradevole alla vista, adatto ad un locale milanese il sabato sera. E per questo, grazie Apple.

Tecnologia è emozione e passione. E quindi vita.
Perchè privarsene, dunque?

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Igor Damiani

La sua passione per l'informatica nasce nella prima metà degli anni '80, quando suo padre acquistò un Texas Instruments TI-99. Da allora ha continuato a seguire l'evoluzione sia hardware che software avvenuta nel corso degli anni. E' un utente, un videogiocatore ed uno sviluppatore software a tempo pieno. Igor ha lavorato e lavora anche oggi con le più moderne tecnologie Microsoft per lo sviluppo di applicazioni: .NET Framework, XAML, Universal Windows Platform, su diverse piattaforme, tra cui spiccano Windows 10 piattaforme mobile. Numerose sono le app che Igor ha creato e pubblicato sul marketplace sotto il nome VivendoByte, suo personale marchio di fabbrica. Adora mantenere i contatti attraverso Twitter e soprattutto attraverso gli eventi delle community .NET.

Un pensiero su “Disintossicazione da Internet, dal web e dalla tecnologia

  • There are several things that stand evident to the popularity of
    some social networking accounts such as Twitter,
    Facebook and many others. Social media is the only way to direct message someone in
    get twitter followers Twitter is if that person is following you on Twitter.
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