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Community Days 2016, un evento davvero grandioso

Giovedì e Venerdì scorso si sono svolti i Community Days 2016. Forse voi conoscevate l’evento come Future Decoded, ma non me ne frega nulla: nel mio cuore essi sono e rimarranno sempre i Community Days. E’ stata un’edizione particolare, per diverse ragioni. Inutile dire che come al solito mi sono divertito, ho imparato cose nuove, ho incontrato gente, etc. etc. Faccio un elenco punto per punto giusto per recensire questa edizione e per evidenziare cosa mi è piaciuto e cosa no.

Location : Voto 7,5
Spettacolare la location, il Palazzo del Ghiaccio a Milano. Avrebbe potuto prendere un voto molto più alto (intorno al 9) se non fossi morto congelato (il primo giorno di più, il secondo un po’ meno, ma solo perchè mi sono coperto più io). Location raggiungibilissima con i mezzi (treno o auto), senza particolari problemi. Procedure di registrazione perfette (ok, le ragazze non trovavano mai il mio nome: una mattina ero solo “Igor”, il giorno dopo ero “Liborio Igor”, non oso immaginare se ci fosse stato un terzo giorno, o un quarto – LOL).

Cuffiette e radioline : Voto 9,5
La struttura con i 6 teatri aperti, senza pareti delimitatorie fra di loro, mi aveva lasciato un po’ così così. Non sono un amante delle cuffiette, per cui l’idea di sentire gli speaker attraverso di esse, isolandomi dal mondo, mi faceva storcere il naso. Opinione totalmente cambiata dopo averle provate. Qualità dell’audio più che sufficiente. La possibilità di cambiare canale, e quindi la possibilità di switchare per un attimo su un altro teatro (per capire se la sessione fosse già cominciata, per esempio), poter seguire la sessione anche allontanandosi dal proprio posto (per sgranchirsi le gambe, per rispondere al telefono, etc.). Bellissimo, comodissimo, geniale, da ripetere.

Evento troppo markettaro : Falso
Parliamoci chiaro. Se i Community Days si fossero svolti come da tradizione in sede Microsoft, ci sarebbero state solo aule piene di tecnici. Qua no: banchetti dagli sponsor, device esposti, un gran via vai di gente (tecnici, commerciali, signorine, etc.). Troppo comodo e sempliciotto definire markettaro un evento del genere. A me è piaciuto così. E’ giusto ogni tanto uscire dalle proprie corde, uscire dalla solita gente che si incontra nei soliti eventi. Se volessi una cosa solo ed esclusivamente per nerd, andrei altrove.

Keynote del primo giorno : Voto 6
La vera nota dolente dell’evento. Nulla da togliere ai vari amici della community e di Microsoft che si sono succeduti sul palco (non faccio nomi per non dimenticare nessuno), ma veramente scarsi gli altri partecipanti. Compito della keynote – per me che sono un tecnico – è quello di dare una visione, di entusiasmare, di farti venir voglia di giocare con tutto ciò che è Microsoft. Purtroppo sul palco sono intervenuti anche personaggi dal mio punto di vista poco carismatici, ed onestamente ne ho risentito. Ritengo più che giusto che siano intervenuti – mi rendo conto che gli sponsor hanno permesso di pagare la baracca e quindi pretendono il loro spazio – ma sarebbe stato opportuno trovare speaker più accattivanti per la platea.

Keynote del secondo giorno : Voto 10
Potrei scrivere: Scott Guthrie, e potrei tranquillamente fermarmi qui. Personaggio incredibile, ha cominciato a parlare in un inglese comprensibilissimo, e per quasi 3 ore ha tenuto banco con tutte le incredibili feature di Azure. Mi sono sinceramente commosso – non so perchè – con il filmato dei datacenter di Azure. Boh, vai tu a capirlo. Senza nulla togliere a Carlo Purassanta, AD di Microsoft Italia, con il suo discorso veramente ad ampio respiro (tecnologia, Pil italiano, industria, digitalizzazione del paese, etc.).

Schermi : Voto 9,5
Avete presente i mega-schermi della sede Microsoft? Beh, molto meglio quelli che c’erano al Palazzo del Ghiaccio. Innanzitutto non sono un mosaico di tanti schermi piccolini, ma erano schermi giganti. Molto più leggibili, molto più luminosi. Una goduria. Spesso stavo lontano dal teatro della sessione vera e propria, tanto leggevo ugualmente e con le cuffiette non ero costretto a stare vicino.

Amici, community : Voto 9
Grazie a tutti gli amici con cui ho chiaccherato, parlato di cose serie e di cose divertenti. Grazie per le risate durante la cena. Grazie per le tante cose nuove che ho imparato. Grazie a chi mi ha parlato di XAML, di Xamarin Forms, di Desktop Bridge, di SQL Server. Grazie a Nazareno per il video su Forza Horizon 3 (poi ho scoperto che andavo puntualmente in testacoda perchè il primo pedale a sinistra era il freno a mano). Grazie ad Alessandro, Erica e Matteo per la collaborazione/realizzazione nei video DevInPills. Grazie a tutti, insomma. Grazie ai capi per avermi permesso di partecipare. Grazie ad Andrea per avermi concesso in extremis la registrazione. E scusate se non sono riuscito a partecipare alla seconda cena, quella più “soft” e rapida, ma altri impegni mi hanno trattenuto.

Alla prossima, ragazzi, è un onore conoscervi e partecipare ad eventi del genere!!!!!

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Igor Damiani

La sua passione per l'informatica nasce nella prima metà degli anni '80, quando suo padre acquistò un Texas Instruments TI-99. Da allora ha continuato a seguire l'evoluzione sia hardware che software avvenuta nel corso degli anni. E' un utente, un videogiocatore ed uno sviluppatore software a tempo pieno. Igor ha lavorato e lavora anche oggi con le più moderne tecnologie Microsoft per lo sviluppo di applicazioni: .NET Framework, XAML, Universal Windows Platform, su diverse piattaforme, tra cui spiccano Windows 10 piattaforme mobile. Numerose sono le app che Igor ha creato e pubblicato sul marketplace sotto il nome VivendoByte, suo personale marchio di fabbrica. Adora mantenere i contatti attraverso Twitter e soprattutto attraverso gli eventi delle community .NET.

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