L’aria frizzantina del mattino
Adoro svegliarmi in anticipo, e mettermi in strada per raggiungere la zona del cliente – chiunque sia – un po’ prima del dovuto. Svegliarmi, carburare lentamente, guidare rilassato evitando il traffico delle tangenziali milanesi, lasciarsi coccolare dall’aria frizzante del mattino, ascoltare le notizie su Radio 24, parcheggiare senza troppi traumi, bermi un caffè, sfogliare le notizie sui social. Badate bene: non sono quello che suona alle 8 se ho fissato un appuntamento alle 8:30; semplicemente arrivo un po’ prima in zona, così ho tutto il tempo di respirare e di rilassarmi prima di cominciare davvero. Ritengo sia un aspetto importante della mia professionalità. Mi piace l’idea di non arrivare trafelato dal cliente, anche quando si tratta di un cliente di lunga data, quindi per certi versi un amico, uno che ti conosce e che ti viene incontro nel momento in cui hai qualche difficoltà. L’idea di arrivare prima dell’inizio effettivo dei lavori mi permette di scrivere questi post, per esempio; mi permette di leggere o scrivere qualche mail. Lo scopo è quello di portare il cervello al giusto numero di giri in modo graduale; arrivare tardi significa cominciare male la giornata, cominciare a scrivere codice quando si è nervosi o non mentalmente predisposti. No, non potrei mai farcela. Ho sempre avuto questo modo di approcciare alla mia tipica giornata lavorativa, oggi a 40 anni così come 10 o 15 anni fa, quando ero più giovincello.
Capita a volta di non riuscirci, per tanti motivi. Un incidente da qualche parte (partire in anticipo certamente aiuta, ma non sempre ce la si fa), neve pesante, qualche inconveniente con la macchina (una volta mentre ero diretto in zona Malpensa ho squarciato una gomma), scioperi ATM, grossi eventi milanesi di portata internazionale, etc. etc. Ma io ce la metto sempre tutta: come dicevo prima, secondo me è uno dei punti di forza del mio modo di lavorare.
Ndr : questo è il mio primo post scritto con Open Live Writer.