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Windows Phone 7: da aprile ad oggi, come è andata?

La prima volta che ho sentito parlare di Windows Phone 7 (WP7) è stato ad Aprile 2010, durante il Basta! Italia. In quel frangente si disse, lo ricordo come fosse ieri, che chiunque sapesse sviluppare applicazioni con Silverlight, era già automaticamente in grado di sviluppare applicazioni per WP7. Appena sono uscite le beta dei Developer Tools, quindi, non ho resistito.

Ed effettivamente è proprio così. Se volete sviluppare apps per WP7, è sufficiente che conosciate Silverlight per produrre qualcosa di simpatico sui cellulari Microsoft che presto vedremo nei negozi. E questa – lasciatemelo dire – è una cosa eccezionale per tutti noi sviluppatori che arrivano dal mondo Microsoft, perchè per la prima volta possiamo produrre software per telefoni cellulari, tra l’altro di una qualità leggermente superiore a ciò a cui siamo abituati (almeno io parlo per me, possessore da praticamente sempre di telefoni Nokia).

L’altra cosa importante da tener presente è che tutti i software verranno venduti attraverso il MarketPlace di Microsoft. Tutti, tutti i software. Anche i nostri software. Per maggiori informazioni consultate il sito ufficiale. Questo vuol dire – in soldoni – che quando avete lo .xap della vostra applicazione bello pronto, lo inviate al MarketPlace; questo deve essere validato e se viene accettato, il vostro software viene pubblicato. Attivare un account sul MarketPlace costa 75 dollari all’anno (ci sono delle eccezioni, però), e vi dà diritto a pubblicare 5 applicazioni freeware, ed un numero infinito di applicazioni a pagamento.

Per questo motivo, mi sono dato subito da fare. Certo, magari non si diventerà ricchi, ma l’idea di poter scrivere e diffondere piccole applicazioni per WP7 mi ha interessato fin da subito. Lo devo ammettere, però: sono abbastanza fortunato, perchè da quest’anno ho cominciato a sviluppare con Silverlight, conoscevo già WPF, negli anni scorsi avevo già sviluppato per il mondo mobile, e quindi avevo tutti i presupposti per buttarmi subito in modo indolore nel mondo WP7.

Giovedì scorso ho partecipato ai lab in Microsoft dedicati a WP7, un piccolo evento durante il quale ho potuto testare su veri device le applicazioni che avevo preparato per l’occasione. Le applicazioni sono fondamentalmente due:

  • Keyzard, un porting del buon vecchio Keyzard che avevo sviluppato nel 2004 per il mondo desktop. Sono passati circa 6 anni da quei giorni, ma so per certo che Keyzard è scaricato ed utilizzato ancora oggi: ma sto andando OT, magari ne parlerò in un altro post
  • Prova del Cuoco, una simpatica applicazione – davvero molto semplice – che permette di consultare giorno per giorno i risultati della gara dell’omonima trasmissione su Rai Uno. Dal punto di vista tecnico, mi sono divertito a creare questa app, perchè lato server ho un piccolo db auto-gestito che contiene i risultati ed un servizio WCF che espone queste informazioni. Sul telefono sfrutto questo servizio WCF per visualizzare le informazioni. L’utente può usare gesture sul telefono per scorrere i giorni, semplicemente facendo scorrere il dito da sinistra a destra o viceversa per spostarsi di data

Se mi seguite su Twitter o Facebook, sapete bene che Keyzard è stata la ‘best app’ del giorno! Smile

Se cercate su Internet, troverete un sacco di informazioni su come sviluppare apps per WP7, dalle più semplici alle più complesse. Da quelle composte da una sola schermata, e quelle che utilizzano il tombstoning per memorizzare il proprio stato interno, per essere in grado di auto-ripristinarsi, etc. etc. Un piccolo consiglio? Scrivete app semplici semplici. La piattaforma WP7 è studiata per essere user-centrica, per essere utilizzata per utenti evoluti, per essere forse in concorrenza con iPhone. Insomma, per farla breve, niente applicazioni aziendali, di inserimento dati, etc. etc. Piuttosto applicazioni graficamente accattivanti, divertenti, di entertainment. Fate un giro sull’app store di iPhone per vedere il tipo di applicazioni più scaricate e vendute. Sfruttare il GPS interno, sfruttare l’accelerometro per fare qualcosa di divertente.

Questo fondamentalmente per due motivi: i progetti di cui ho parlato prima sono due piccoli progetti che ho realizzato a tempo perso, nel mio tempo libero. Quindi secondo me è fondamentalmente evitare in imbarcarsi in progetti di-chissà-quale-durata e complessità. Per questo, lo dico francamente, in un ambiente come WP7 aborro anche pattern complessi come MVVM, pattern che invece adotto da mesi nel progetto di cui mi occupo nel mio ruolo di programmatore di Brain-Sys. Perchè aborro? Aborro perchè MVVM è solo una complicazione, perchè quando si crea un’applicazione nell’arco di una serata, qualsiasi pattern è una complicazione. Smile Ricordiamoci che le “Windows Phone 7 Application Certification Requirements” dicono che la prima schermata della nostra app deve apparire entro 5 secondi da quando l’utente la “tappa” sullo schermo touch del WP7. Quindi, siate snelli e veloci e – se può valere un qualcosa quello che vi dico – scrivete applicazioni anche old-style, senza tirare in ballo framework & pattern che aggiungono solo sovra-ingegenerizzazione. Questa è la mia piccola opinione, tutto qua.

Datevi da fare, ragazzi, perchè Windows Phone 7 prima o poi arriverà. Fatevi trovare pronti!

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Igor Damiani

La sua passione per l'informatica nasce nella prima metà degli anni '80, quando suo padre acquistò un Texas Instruments TI-99. Da allora ha continuato a seguire l'evoluzione sia hardware che software avvenuta nel corso degli anni. E' un utente, un videogiocatore ed uno sviluppatore software a tempo pieno. Igor ha lavorato e lavora anche oggi con le più moderne tecnologie Microsoft per lo sviluppo di applicazioni: .NET Framework, XAML, Universal Windows Platform, su diverse piattaforme, tra cui spiccano Windows 10 piattaforme mobile. Numerose sono le app che Igor ha creato e pubblicato sul marketplace sotto il nome VivendoByte, suo personale marchio di fabbrica. Adora mantenere i contatti attraverso Twitter e soprattutto attraverso gli eventi delle community .NET.

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