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Videogame e ricompense

Mi è abbastanza piaciuto questo post di @87arya, alias Erika, che parla di videogame e “trucchi” che ci spingono a videogiocare. Io non li chiamerei trucchi, a dir la verità: la parola “trucco” io la associo a una mossa che viene messa in atto per prenderci in giro, per fregarci, per illuderci di una cosa quando in realtà quella cosa è tutt’altro. Un trucco è quello di un illusionista, è quello delle star televisive per migliorare il loro aspetto. Ma ho capito cosa intendesse dire lei, per cui non c’è problema. Trucco è solo una parola, l’importante è capirne il significato. Io avrei metto tecniche, o metodi, per esempio. Ma lasciamo perdere questo dettaglio.

Mi è piaciuto il paragrafo dedicato alla Ricompensa programmata. Cioè, in due parole: vogliamo continuare a giocare un videogioco perchè vogliamo migliorare il nostro personaggio, vogliamo vedere il livello successivo, vogliamo vedere cosa c’è dopo, quali sono le avventure che aspettano il nostro personaggio. Fino alla fine. Fino a sconfiggere il cattivone finale, fino a vincere l’ultima delle gare, fino a salvare la bella principessa uccidendo il drago, etc. etc.

Per quello che mi riguarda, la ricompensa che più apprezzo è la “sequenza cinematografica”. Ed ultimamente sono piuttosto carenti. Mi spiego meglio. Possiamo assimilare un videogioco ad un film interattivo. C’è un protagonista, c’è una storia che evolve, c’è un compito da portare a termine. In entrambi i casi è lo sceneggiatore/game designer che decide il tutto, ma nel caso del videogioco la storia non va da nessuna parte se non prendiamo noi in mano le redini del gioco. Se falliamo noi, fallisce il personaggio, la storia si pianta. Eppure. Eppure c’è un momento (o almeno, io la penso così) in cui io – videogiocatore – voglio fermarmi un attimo, incrociare le dita dietro la testa e godermi una scena di X secondi/minuti che mi aiuti ad entrare meglio nella storia. E questa scena deve essere cinematografica: una colonna sonora, inquadrature ben studiate, dialoghi efficaci ed emozionanti. Il campione in questo senso secondo me è Mafia. Gioco d’azione vasto, molto vario come gameplay, con una storia impressionante, e con sequenze cinematografiche da brividi (che ricordano Il Padrino). Sequenze di sparatorie, di riunioni, e di scene d’amore. Il gioco ad oggi è vecchiotto, quindi la grafica è quella che è, ma questo è quello che intendo. Se l’avete giocato, e finito, capite cosa intendo.

Ultimamente invece rimango piuttosto deluso. Finisco Skyrim, e non c’è una straccio di ricompensa, da questo punto di vista. Forse lo capisco: Skyrim è quasi un simulatore di una vita parallela. E nella vita vera non c’è colonna sonora, non ci sono scene particolari. Finisco DiRT3, completando decine, decine e decine di gara, con ogni tipo di veicolo in giro per il mondo, e non c’è un minimo di festeggiamento (ci sono fuochi d’artificio alla fine di ogni gara, sarebbe stato bello fare qualcosa di speciale per il finale totale globale). Domenica ho finito Dishonored: finale così così.

L’unico forse che si differenzia un attimo è Deus Ex Human Revolution: sia durante il gioco, sia alla fine dello stesso, ci sono sequenze molto molto belle (tra l’altro la voce maschile italiana mi piace tantissimo, altro che Luca Ward). Un altro gioco che ho apprezzato in questo caso è il recente XCOM: Enemy Unknown. Anche i Call Of Duty eccellono, ma francamente gli ultimi (due?) li ho evitati perchè mi hanno un po’ stancato: però è innegabile che le sequenze cinematografiche siano paurosamente belle, inserite spesso anche nel gioco (anzi, per come lo vedo io a volte sono troppo scriptate, diciamo). Promosso anche Dead Space (tutti e tre gli episodi), anche se qui i finali non li gradisco perchè solitamente sono negativi, come nei film horror.

Insomma, per chiudere. Io la penso così. Ci deve essere un momento in cui ti senti gratificato dal tuo personaggio, da ciò che hai fatto, e godertela un attimo, lasciando per un attimo i tasti WASD. Sono uno di quelli che pensa che il pugno finale al cattivo non devi farlo davvero tu, ma te lo devi solo godere. Il giocatore deve fare il 99,999999% del lavoro sporco, ma alla fine te lo devi godere. Punto e basta. Ah: sono anche uno di quelli a cui piacciono i titoli di coda, leggo tutti i nomi (quelli che riesco), ascolto le musiche. E così ho scoperto che Mavi Felli ha doppiato non-ricordo-che-personaggio in Dishonored (non credo sia un caso di omonimia).

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Igor Damiani

La sua passione per l'informatica nasce nella prima metà degli anni '80, quando suo padre acquistò un Texas Instruments TI-99. Da allora ha continuato a seguire l'evoluzione sia hardware che software avvenuta nel corso degli anni. E' un utente, un videogiocatore ed uno sviluppatore software a tempo pieno. Igor ha lavorato e lavora anche oggi con le più moderne tecnologie Microsoft per lo sviluppo di applicazioni: .NET Framework, XAML, Universal Windows Platform, su diverse piattaforme, tra cui spiccano Windows 10 piattaforme mobile. Numerose sono le app che Igor ha creato e pubblicato sul marketplace sotto il nome VivendoByte, suo personale marchio di fabbrica. Adora mantenere i contatti attraverso Twitter e soprattutto attraverso gli eventi delle community .NET.

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