You need some insecurity if you’re…a programmer?
Da quando ho preso per la prima volta il Time (in questa occasione), quando ho potuto ne ho presi altri numeri. Trovo bello leggere un inglese che non sia il solito inglese tecnico al quale siamo tutti bene o male abituati. E poi si parla di attualità, di politica e di nuovi media. Questo mese tra le altre cose c’è un’intervista ad un certo Al Pacino (!!), al quale viene fatta una domanda un po’ particolare. La sua risposta mi ha colpito.
Question: After your lifetime-achievement award, do you feel more secure in the business than you did in, say, in 1977?
Answer: I’m secure in knowing things I would like to do [professionally]. But you need some insecurity if you’re an actor. It keeps the pot boiling. I haven’t yet started to think about retiring. I was shocked when I heard about Paul Newman retiring at age 82. Most actors just fade away like old soldiers.
Ho trascritto a mano dal cartaceo che ho qui davanti, perdonatemi eventuali errori di grammatica. Ho trovato giustissimo quello che dice: you need some insecurity if you’re an actor. It keeps the pot boiling. Credo che questa cosa valga anche per noi programmatori: non dobbiamo mai dire…ok, ho imparato tutto…anzi…dobbiamo sempre rimanere sul chi vive, sempre pronti ad assorbire nuove tecnologie, metterci sempre in gioco, perchè quello che oggi è un dato di fatto, magari un domani non lo sarà più. Dobbiamo sempre stare in guardia, insomma.
Ma forse sto solo dicendo sciocchezze. Mi sa che sono più stanco di quello che penso: vado a nanna.