Certe cose non cambiano mai
Da che mondo e mondo, sono sempre stato un grande distratto. Se faccio mente locale, mi rendo conto di aver perso molte cose nel mio passato. Senza andare troppo indietro nel tempo, probabilmente la prima cosa che ho perso è stato un cappellino dei San Francisco 49ers, di pelle nera, a Praga – quando ero in gita in 5° superiore (o era la 4°?). Poi ho perso diverse volte il portafoglio (una volta al mio distributore di benzina di fiducia, un’altra volta a Roma). Altre volte ho dimenticato il cellulare o il palmare in qualche locale, me ne sono accorto in tempo e sono tornato indietro a prendermeli.
Questa abitudine a perdere le cose non accenna a diminuire con il passare del tempo. Pensavo di essere migliorato, ma non è così. Durante la serata che ho passato con i colleghi ho lasciato il mio berretto di lana da rapper sull’Alfa 147 di un mio collega: me l’ha riportato il giorno dopo.
Venerdì sera, insieme a Lorenzo, Janky, Alessandro, Vincenzo, Michele e tanti altri, dopo aver bevuto qualche birra, ho lasciato lì la mia sciarpa. Me ne sono accorto questa mattina, ma fortunatamente quando sono arrivato in ufficio ho saputo che il buon collega Vincenzo me l’ha recuperata, e quindi me la sono ritrovata lì vicina alla mia postazione.
Domanda: dove avrò mai la testa, mannaggia la miseria?