E’ troppo facile dire che certe persone fanno schifo
Chi mi conosce per i miei vecchi blog su UGIdotNET, o magari si è ritrovato a parlare con me di persona, sa che mi piace molto di più discutere di argomenti spinosi, e magari partire da una situazione in cui è chiaro che ho torto, facendo comunque di tutto per difendere la mia posizione e far valere le mie ragioni. Credo che se c’è un gruppo di persone che stanno parlando fra loro, e sono tutte d’accordo, nessuno impara nulla e c’è calma piatta. Non c’è crescita senza conflitto. Se invece in quel gruppo ce n’è almeno uno che dice: “Per me non è così!“, allora ecco che le cose si fanno interessanti, nasce una discussione che, se costruttiva e non ostile, può far imparare qualcosa a qualcuno. Con questo non voglio dire che tutte le volte che ho discusso ho fatto apposta a mettermi nella parte dell’avvocato del diavolo: mi viene naturale.
Questo ragionamento è scaturito da questo post, che sta facendo il giro dei blog italiani. E se non l’ha ancora fatto, voglio contribuire nel mio piccolo. E’ una triste storia di maleducazione, indifferenza ed ignoranza, che coinvolge persone caratterizzate dalla sensibilità pari a quella di un rinoceronte. Con tutto il rispetto per questi animali, che secondo me – se lasciati in pace – sono anche simpatici e ciccetti (cit.).
La storia coinvolge una mamma di nome Barbara, suo figlio autistico di 4 anni e la catena di ipermercati Carrefour. Mi ha fatto davvero incazzare. Leggetela.
Mi sono chiesto cosa avrei fatto io in quel frangente. Sarei stato anche io pecora, come tutti i presenti quel giorno, e me ne sarei stato in silenzio, oppure avrei fatto qualcosa? Anche se è banale dirlo, probabilmente mi sarei infuriato come una biscia, e lo dico con una certa cognizione di causa. O almeno, così mi piace pensare. Diavolo, che paese di balordi che siamo. Evviva la generalizzazione. Amen.
Altri links da leggere sul’l’accaduto:
http://feeds.feedburner.com/~r/maurolupi/~3/395657399/le-persone-sono.html
http://pr-blues.blogspot.com/2008/09/carrefour-considerazioni-freddo-crisis.html