Amsterdam, 25-28 Marzo 2010
Giovedì sera, ore 20:40, sono partito da Milano Malpensa per un weekend lungo con mio fratello Omar e con il mio amico di sempre Fabio. Temevamo per il maltempo – le previsioni davano pioggia – ma alla fine ci è andata bene, solo qualche acquazzone venerdì sera. Ho visitato ovviamente il quartiere a luci rosse, un vero mulino a vento ad Harleem, ho visto le centinaia di migliaia di biciclette che girano per la città . Ho bevuto un’Heinken media ed una Amstel media, più due birre piccole Bavaria.
Ho visitato il Museo della Scienza Nemo, e sono salito sull’Indiaman, ho fatto un giro su uno dei battelli turistici che percorrono i canali. Avrei voluto noleggiare una bicicletta, ma non ce l’ho fatta.
Ho macinato chilometri e chilometri a piedi, avrei voluto visitare qualche museo, ma fare tre ore di fila per il Van Gogh Museum non mi sembrava accettabile, e 21 euro e passa per il museo Madame Tussaud mi sembrava troppo. Ho mangiato in un ristorante argentino, e ho visto qualcuno mangiare un panino con l’aringa cruda alle quattro del pomeriggio.
Ho fatto una foto con Darth Vader…
…e sono rimasto troppo folgorante dalla bellezza femminile del posto: tutte bionde, occhi chiari e nessuna senza auricolari nelle orecchie. Sfido chiunque ad andare in giro per le città italiane a trovare una ragazza che non sia al cellulare, oppure che non stia ascoltando musica per i fatti suoi con qualche mp3 player ed auricolari infilati nelle orecchie.
Complimenti ad Amsterdam, soprattutto perchè nel quartiere a luci rosse non si respira un clima da pervertiti, maniaci o sesso-dipendenti, anzi. Volendo entri in un pub e bevi una birra, oppure vai a vedere uno spettacolo live, o qualche museo sul sesso o sulla marijuana e così via. C’è chi si interessa ad una cosa, c’è chi all’altra, in un clima tutto sommato allegro e tranquillo. Basta tenere gli occhi aperti.