Giuseppe Tallarita – Un sogno spezzato
Durante i primi giorni dello scorso giugno, mi trovavo quasi per caso presso il centro commerciale di fiducia – intendo: uno di quelli più vicini a casa mia. Stavo tranquillamente passeggiando per la galleria quando, passando davanti alla libreria, rifletto su quanto avessi voglia di leggere un libro diverso dal solito, ovvero nulla che fosse fantasy, sci-fi, tecnologia, e cose del genere. Mi succede spesso, d’estate.
Manco a farlo apposta, incontro Valerio Esposti, un amico/conoscente, che era lì a promuovere il suo ultimo lavoro, “Giuseppe Tallarita – Un sogno spezzato“. Tra una chiacchera e l’altra, ho deciso di acquistarlo, ovviamente chiedendo anche una dedica personalizzata.
Ho letto il libro qualche giorno fa, di volata, in un solo giorno. Non voglio rivelare troppo. Quella di Giuseppe Tallarita e della sua famiglia è una storia che non conoscevo e che sinceramente merita di essere vissuta e scoperta non qui, tramite un post su un blog, ma attraverso le pagine cartacee di un vero libro da tenere tra le mani. Giusto per farvi incuriosire: le vicende raccontano la storia vera di Giuseppe Tallarita, un uomo buono e giusto, un uomo che in gioventù ha avuto un’esistenza difficile, ma che non si è mai abbattuto, ha sempre trovato la determinazione e la forza di tirare avanti, per sé stesso e per la sua (all’epoca nascente) famiglia. Non parliamo quindi di un romanzo, ma di una storia autentica, vera e vissuta, in tutta la sua drammaticità. Storia ambientata in Sicilia, terra a cui era fortemente legato, partendo dalla prima metà del secolo scorso, quando Giuseppe Tallarita si ritrova suo malgrado alle prese con i disastri della guerra, fino a tempi più recenti, fino al 28 Settembre 1990. Giorno fatale, come scopriremo, per Giuseppe, e per tutta la sua famiglia. In quella data, infatti, Giuseppe Tallarita incontrerà in modo violento la mafia, la Stidda, e pagherà un duro prezzo. Il tutto tra l’altro per un futile motivo, un semplice “no” detto tempo prima, verso qualcuno che pretendeva di fare il bello e il brutto tempo in casa sua.
Da quel giorno, la famiglia Tallarita non può che subire un forte scossone, principalmente perché Giuseppe rappresentava un vero e proprio capofamiglia, amato da tutti, ma anche perché alla verità ed ai nomi e cognomi dei responsabili si arriverà molto tempo dopo, con le indagini e con i processi.
Mi è capitato in passato di essere rapito dalla lettura di un libro, e quello di Valerio Esposti cade in pieno in questa categoria. Scorrevole, semplice ed efficace, ti porta dentro la storia in un modo che trovo perfetto: raccontando fatti, ma allo stesso tempo facendoti vivere sapori e colori, sentimenti e sensazioni, gioie e dolori delle persone coinvolte. E’ una vicenda che ha molto da insegnare dal punto di vista umano, e che ci sbatte in faccia una dura realtà: seppur con modalità/finalità/modus operandi magari molto diversi fra loro, la criminalità può essere davvero ovunque, e può colpirci anche se noi crediamo di essere le persone più lontane da quel mondo. Purtroppo, questa volta lo apprendiamo tramite la sofferenza di una famiglia che non è la nostra, ma che potrebbe esserlo.
Se vi dovesse capitare questo libro fra le mani, non tirare dritto, dategli una possibilità!