L’autonomia dei notebook comincia a soddisfarmi
E questo da circa un anno. A giugno dell’anno scorso ho preso un Acer Timeline Aspire 5810T, un’ottima macchina con davvero un’autonomia che mi permette di definirlo davvero “portatileâ€. In una normale giornata di lavoro lo accendo alle 9 del mattino e dura tranquillamente fino a sera, specialmente se sono in trasferta e quindi magari mi tocca qualche telefonata, qualche riunione, una chiaccherata per chiarire questo o quel punto, etc. etc. Certo che se mi sedessi davanti e lo utilizzassi continuamente, compilando con Visual Studio o editando immagini, la batteria dura un pochino meno, e questo è ovvio.
Ma posso affermare che mi rimane acceso senza alcun problema per 7-8 ore.
Ecco: questa è il livello minimo che attendo da anni. Secondo me, un professionista serio deve poter avere un notebook utilizzabile per un’intera giornata, senza risparmiarsi troppo. Non è che devo star lì a chiudere il display per risparmiare energia, oppure impostare il profilo su Massimo risparmio energetico: un buon notebook deve essere utilizzabile per un’intera giornata senza particolari accorgimenti. Siamo ancora lontani dai livelli che – un po’ provocando – dicevo anni fa.
Eppure i margini di miglioramenti ci sono: fra un po’ sarà normale avere hard disk a stato solido (era ora, finalmente!!!), con evidenti risparmi in termini di energia e di calore (che genera a sua volta altri risparmi energetici per quanto riguarda ventole ed altri dissipatori).
Insomma, ci siamo. Forse i miei figli – semmai ne avrò – potranno caricare un notebook una sola volta alla settimana, magari potranno ricaricarlo con la luce solare mentre sono in giro, e via dicendo.
Leggevo qualche minuto fa sull’ultimo numero di PC World di un netbook – non ricordo bene la marca – che dichiarava quasi 15 ore di autonomia. All’atto pratico non si è rivelato troppo vera ‘sta cosa, comunque siamo sulla buona strada.
Efficienza energetica è un tema che penso debba essere preso sempre più in considerazione, perchè la Terra proprio non ce la fa più.